Prostatite cronica e ragadi

Buongiorno,
circa 5 anni fa sono caduto nell'incubo prostatite, precisamente una vescicole-uretro-prostatite. Dopo vari urologi, antibiotici, soldi spesi in spermiocolture e tante sofferenze i sintomi sono calati di molto seppure mai passati totalmente (piccoli fastidi ce li ho sempre avuti).
Assieme a questa "malattia" ho avuto sempre bruciori anali probabilmente ragade?!? in cui avevo anche sanguinamenti durante la defecazione e bruciori, tanto che non riuscivo nemmeno a stare seduto; il mio medico curante mi ha detto che sarebbero piccole ragadi ed ho preso ANONET e dopo un po di tempo non ho avuto piu disturbi.
Da qualche settimana sono ricomparsi i sintomi tipici della Prostatite (bruciori, senso di gonfiore, brividi di febbre) uniti sempre a bruciori anali dovuti anche alla stitichezza.
Volevo sapere cosa dovrei fare visto che nessun medico finora mi ha indicato una strategia su come comportarmi, non vorrei tornare a prendere antibiotici, girare medici e continuare a soffrire.
Le mie domande sono semplici:
1-Ragadi e Prostatite sono connessi? o sono indipendenti? Possono essere le ragadi la causa della prostatite?
2-Come procedere? da quale medico andare? Per ora ho prenotato una visita proctologica!
3-quali esami fare prima? faccio una spermiocoltura prima di ritornare dall'ennesimo urologo?
4-avendo cambiato città non posso piu ritornare dal vecchio.
5- il medico mi disse che la prostata essendo poco vascolarizzata è immune agli antibiotici e quindi i batteri rimarranno li per sempre.. a sto punto mi chiedo se si puo asportare visto che gli antibiotici (presi per circa 2 anni) non hanno fatto nulla.

Nel frattempo ho ricomprato ANONET e vorrei prendere permixon che mi veniva prescritto nell'anno in cui avevo l'infezione.
Grazie mille per i consigli.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
In assenza di una valutazione diretta non è un possibile dare consigli terapeutici specifici che potrà ottenere dal suo specialista di riferimento. Spesso comunque disturbi proctologici possono acuire i problemi di natura prostatica ,pertanto la risoluzione dei problemi rettali può contribuire ad attenuare i suoi sintomi. In attesa della visita proctologica ,vale il consiglio generale di mantenere l'alvo regolato , assumere fermenti probiotici e seguire una alimentazione equilibrata evitando alcolici , cibi piccanti ecc.

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
Utente
Sono stato dall urologo e mi ha detto che ho la prostata ingrossata di 2-2.5, varicocele di 2 grado e nessuna emorroide forse ragadi interne che nn riesce a vedere bene.
Mi.ha prescritto ciproxin,permixon e topster e varie analisi come urinocultura, psa, spermiocoltura, spermiogramma uroflussiometria, ecografia vescica e prostata..
Da una ecografia che mi ha fatto ho una calcificazione.
Dopo aver preso ciproxin. Topster e permixon ho ancora bruciori al bAsso ventre sulla sinistra (puo essere dovuto al varicocele?), scroto e punta.
Io non ho visto miglioramenti è normale? Mi ha detto chiaramente che non passa la prostatite allora perché che fare tutti questi esami, visite ecc..?dovrò stare col bruciore per tutta la vita?
Si possono togliere le calcificazioni?
Grazie
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Le calcificazioni non possono essere rimosse e sono degli esiti di precedenti episodi flogistici. Molti soggetti hanno calcificazioni prostatiche senza avere alcun sintomo. La prostatite è una entità clinica difficile da curare con alti e bassi nella sua manifestazione clinica e per mia esperienza non sempre la terapia antibiotica porta a una riduzione dei sintomi. Cordiali saluti
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Utente
Utente
ma io non capisco.. se ci stanno i batteri che infiammano la zona e gli antibiotici non servono, come pensate che possano morire i batteri?
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