Disfunzione erettile, ecodoppler penieno e farmaci...
Buongiorno,
il mio andrologo mi ha prescritto una serie di esami per escludere cause organiche che potessero spiegare le difficoltà che ho riscontrato più volte negli ultimi anni.
L'ecodoppler penieno dinamico non ha evidenziato particolari problemi, anche se a mio avviso l'ecografia è iniziata un pò troppo presto, appena 5 minuti dopo l'iniezione (10mg), quando l'erezione era ancora al 50-60%.Confesso di essere rimasto molto perplesso da questo esame; premetto che il medico era molto scettico sull'opportunità di eseguirlo, visto che a suo avviso la maggior parte delle disfunzioni erettili nei giovani sono di natura psicogena; ho notato tra l'altro che l'iniezione di caverjet provoca l'irrigidimento dei corpi cavernosi, ma non di quello spongioso centrale, e che il glande rimaneva sgonfio, per cui avevo un'erezione stranissima.
Aggiungo che a esame concluso (circa 20 minuti dopo l'iniezione), la turgidità è andata via via aumentando, con un fastidio crescente che si dopo circa un'ora, forse anche per i jeans diventava dolore; una volta arrivato a casa, stanco di quella dolorosa erezione mi sono masturbato, sperando che passasse, ma nulla; soltanto dopo 4 ore (!!!) è finalmente cessata.
Mi chiedo se è normale provare dolore dopo appena un'ora di erezione; è un dolore che riscontro ogni tanto anche la notte, quando mi accorgo di rimanere in erezione per diverse ore; a volte, di notte o al mattino presto, sento il pene così duro da provare dolore, non è per niente piacevole. Ero addirittura arrivato a pensare alla sindrome di La Peyronie, ma la curvatura del mio pene è normale, e l'ecografia non ha evidenziato eventi fibrotici (anni fa durante un rapporto un po violento avevo sentito un rumore sordo che però non aveva dato dolore o gonfiore).A breve dovrò eseguire le analisi del sangue (FSH, LH, PRL 2 PRELIEVI (0’, 40’), DHEAS,17BETA ESTRADIOLO,Androstenedione,Testosterone totale, SHGB,OMOCISTEINEMIA) e portare il tutto dal mio medico.
1) Vorrei avere gentilmente un'opinione sulle mie perplessità in merito all'ecodoppler e in particolare sul dolore dovuto a erezioni prolungate.
2) Chiedo poi se qualora anche gli esami del sangue risultassero negativi sia possibile a questo punto parlare di DE psicogeno, o se ci sono altre indagini da fare.
3) Qualora il problema fosse solo l'ansia, che si innesta su una situazione di scarsa autostima, stress lavorativo, e preoccupazioni varie, mi chiedo se un approccio farmacologico possa essere utile e in qualche modo "terapeutico", se non altro come "paracadute" da usare per affrontare i primi approcci in una situazione di intimità agli esordi.
Riguardo a me, recentemente ho avuto un primo approccio intimo in cui ho avuto un'erezione parziale, che poi è scemata (quando invece al pensiero di quella persona ho avuto diverse volte erezioni forti e prolungate). Sono angosciato, inizio a temere l'incontro, e temo di compromettere ogni possibile relazione futura, in particolare questa che sta nascendo
il mio andrologo mi ha prescritto una serie di esami per escludere cause organiche che potessero spiegare le difficoltà che ho riscontrato più volte negli ultimi anni.
L'ecodoppler penieno dinamico non ha evidenziato particolari problemi, anche se a mio avviso l'ecografia è iniziata un pò troppo presto, appena 5 minuti dopo l'iniezione (10mg), quando l'erezione era ancora al 50-60%.Confesso di essere rimasto molto perplesso da questo esame; premetto che il medico era molto scettico sull'opportunità di eseguirlo, visto che a suo avviso la maggior parte delle disfunzioni erettili nei giovani sono di natura psicogena; ho notato tra l'altro che l'iniezione di caverjet provoca l'irrigidimento dei corpi cavernosi, ma non di quello spongioso centrale, e che il glande rimaneva sgonfio, per cui avevo un'erezione stranissima.
Aggiungo che a esame concluso (circa 20 minuti dopo l'iniezione), la turgidità è andata via via aumentando, con un fastidio crescente che si dopo circa un'ora, forse anche per i jeans diventava dolore; una volta arrivato a casa, stanco di quella dolorosa erezione mi sono masturbato, sperando che passasse, ma nulla; soltanto dopo 4 ore (!!!) è finalmente cessata.
Mi chiedo se è normale provare dolore dopo appena un'ora di erezione; è un dolore che riscontro ogni tanto anche la notte, quando mi accorgo di rimanere in erezione per diverse ore; a volte, di notte o al mattino presto, sento il pene così duro da provare dolore, non è per niente piacevole. Ero addirittura arrivato a pensare alla sindrome di La Peyronie, ma la curvatura del mio pene è normale, e l'ecografia non ha evidenziato eventi fibrotici (anni fa durante un rapporto un po violento avevo sentito un rumore sordo che però non aveva dato dolore o gonfiore).A breve dovrò eseguire le analisi del sangue (FSH, LH, PRL 2 PRELIEVI (0’, 40’), DHEAS,17BETA ESTRADIOLO,Androstenedione,Testosterone totale, SHGB,OMOCISTEINEMIA) e portare il tutto dal mio medico.
1) Vorrei avere gentilmente un'opinione sulle mie perplessità in merito all'ecodoppler e in particolare sul dolore dovuto a erezioni prolungate.
2) Chiedo poi se qualora anche gli esami del sangue risultassero negativi sia possibile a questo punto parlare di DE psicogeno, o se ci sono altre indagini da fare.
3) Qualora il problema fosse solo l'ansia, che si innesta su una situazione di scarsa autostima, stress lavorativo, e preoccupazioni varie, mi chiedo se un approccio farmacologico possa essere utile e in qualche modo "terapeutico", se non altro come "paracadute" da usare per affrontare i primi approcci in una situazione di intimità agli esordi.
Riguardo a me, recentemente ho avuto un primo approccio intimo in cui ho avuto un'erezione parziale, che poi è scemata (quando invece al pensiero di quella persona ho avuto diverse volte erezioni forti e prolungate). Sono angosciato, inizio a temere l'incontro, e temo di compromettere ogni possibile relazione futura, in particolare questa che sta nascendo
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Utente
Grazie dottore,
secondo lei in caso di esami ormonali negativi l'utilizzo di Cialis o Levitra potrebbe essere un aiuto valido? Come scegliere tra uno e l'altro?
Come potrei valutare l'efficacia degli stessi senza dover attendere l'"occasione"?
Mi chiedo poi: questi farmaci agiscono solo in presenza di eccitazione; può essere che l'ansia sia tale da ostacolare anche l'eccitazione e quindi inficiare l'uso del farmaco?
Grazie
secondo lei in caso di esami ormonali negativi l'utilizzo di Cialis o Levitra potrebbe essere un aiuto valido? Come scegliere tra uno e l'altro?
Come potrei valutare l'efficacia degli stessi senza dover attendere l'"occasione"?
Mi chiedo poi: questi farmaci agiscono solo in presenza di eccitazione; può essere che l'ansia sia tale da ostacolare anche l'eccitazione e quindi inficiare l'uso del farmaco?
Grazie
[#4]
Utente
Voglio iniziare un percorso di psicoterapia visto che la paura di fallire non è limitata all'aspetto sessuale,ma riguarda diversi aspetti della mia vita.
Non cerco nei farmaci una scorciatoia, ma un paracadute, almeno finché non riacquisterò fiducia in me stesso.
Ma se all'ansia di non farcela subentra l'ansia che il farmaco possa non fare effetto, a quel punto vorrebbe dire compromettere l'intimità e quindi l'inizio di ogni relazione, dal momento che una persona "nuova" , per quanto comprensiva, difficilmente può comprendere la mancanza di eccitazione che dovrebbe invece essere al massimo nei primi tempi.
Spero che il farmaco, quale che sia, riesca a vincere la mia ansia; in passato ho preso antidepressivi e ansiolitici, ma ho letto che un ansiolitico è sconsigliabile perché ha un effetto negativo sull'eccitazione.
Non cerco nei farmaci una scorciatoia, ma un paracadute, almeno finché non riacquisterò fiducia in me stesso.
Ma se all'ansia di non farcela subentra l'ansia che il farmaco possa non fare effetto, a quel punto vorrebbe dire compromettere l'intimità e quindi l'inizio di ogni relazione, dal momento che una persona "nuova" , per quanto comprensiva, difficilmente può comprendere la mancanza di eccitazione che dovrebbe invece essere al massimo nei primi tempi.
Spero che il farmaco, quale che sia, riesca a vincere la mia ansia; in passato ho preso antidepressivi e ansiolitici, ma ho letto che un ansiolitico è sconsigliabile perché ha un effetto negativo sull'eccitazione.
[#5]
I farmaci sono paracaduti e lei deve imparare a cadere e quindi sono di principio contrario alla loro prescrizione in sede di terapia psicologica. Le eccezioni ci sono ma serve colloquio con bravo collega per capire che fare senza compromettere nulla
[#8]
Utente
Mi creda dottore, anche io eviterei volentieri i farmaci, sui quali peraltro non ho grandissima fiducia. Ma i tempi e i risultati di una psicoterapia non credo siano proprio immediati; conscio del fatto che il farmaco non è la soluzione vorrei se non altro avere un supporto, spero non a vita, per questa prima fase, in modo da poter proseguire poi con le mie gambe, e poter fare a meno del farmaco, sempre che questo funzioni.
Certo, se neanche il farmaco funzionasse, sarei veramente giù, perché significherebbe compromettere una relazione sul nascere.
Certo, se neanche il farmaco funzionasse, sarei veramente giù, perché significherebbe compromettere una relazione sul nascere.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.5k visite dal 20/03/2017.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?