Difficoltà di erezione e calo del desiderio
Buonasera, mi piacerebbe poter avere un vostro parere riguardo il mio problema. Premetto che so già che dovrei fare una visita specialistica. Sono solo curioso di avere un primo parere, seppur superficiale.
Semplicemente con il passare degli anni, ho notato una mia desensibilizzazione all'erotismo, con difficoltà di eccitazione mentale e conseguentemente fisica. Ciò che 3 anni fa mi portava a sentirmi eccitato, ora è molto più difficile che mi faccia effetto. Nel quotidiano è molto difficile che io abbia erezioni spontanee, e se ci sono, sono spesso intermittenti. Ho un erezione, è facile che la perdo subito, e così via. Basta una minima distrazione. Non ho mai erezioni mattutine, ma questo probabilmente da molti anni perché non ricordo quando ebbi l'ultima.
Se ricorro all'autoerotismo mantengo l'erezione fin quando c'è stimolazione fisica. Non appena essa viene interrotta, perdo l'erezione. Non ho problemi nell'orgasmo o dolori particolari.
Ho più o meno sempre avuto questo problema. In passato però, sia in presenza di una donna o per conto mio, capitavano situazioni in cui mi sentivo molto eccitato e mantenevo l'erezione. Allo stato attuale non ricordo quando è stata la mia ultima erezione spontanea duratura. Qualche giorno fa forse ne ho avuta una per un minuto. Tempo fa ricordo di essermi svegliato e di aver notato erezioni notturne, e non nego che la mia mente ormai si focalizza su di esse.
In presenza di una ragazza è indubbiamente presente una forte componente ansiosa. Sono sempre stata una persona molto ansiosa. Però rimane il fatto che mi sento desensibilizzato e non riesco più a raggiungere quello stato mentale tale da permettermi di mantenere una forte erezione (a differenza che in passato, nonostante l'ansia). Può esserci all'inizio, se ho fortuna, un po intermittente, ma quando si va all'atto pratico, che sia per l'ansia o per altri motivi, è quasi impossibile che io abbia un erezione tale da permettere un rapporto.
Mi sto documentando parecchio per avere un indizio su quale potrebbe essere il mio problema, organico, psicologico od un mix dei due. Ne ho parlato con il medico di base che mi ha semplicemente fatto controllare il testosterone totale (valore nella norma) e valori tiroidei (nella norma). Per il resto mi ha consigliato di risolvere i miei problemi di ansia.
Il dettaglio più importante è questo. Per anni e anni non ho avuto rapporti. Ho ricorso sempre (e talvolta forse troppo) all'autoerotismo. Penso però di aver sviluppato una cattiva abitudine. Spesso o sempre lo facevo per noia o per necessità mentale, non quando avevo un erezione e quindi un bisogno fisico. Questa cattiva abitudine potrebbe avermi portato ad essere dipendente da questa "situazione". Ho letto il discorso del cervello che si desensibilizza alla dopamina, e sto sperimentando l'astinenza da masturbazione/porno per vedere se in 30/60 giorni la situazione migliora.
Mi piacerebbe avere un vostro parere sincero, anche superficiale, sulla questione.
Semplicemente con il passare degli anni, ho notato una mia desensibilizzazione all'erotismo, con difficoltà di eccitazione mentale e conseguentemente fisica. Ciò che 3 anni fa mi portava a sentirmi eccitato, ora è molto più difficile che mi faccia effetto. Nel quotidiano è molto difficile che io abbia erezioni spontanee, e se ci sono, sono spesso intermittenti. Ho un erezione, è facile che la perdo subito, e così via. Basta una minima distrazione. Non ho mai erezioni mattutine, ma questo probabilmente da molti anni perché non ricordo quando ebbi l'ultima.
Se ricorro all'autoerotismo mantengo l'erezione fin quando c'è stimolazione fisica. Non appena essa viene interrotta, perdo l'erezione. Non ho problemi nell'orgasmo o dolori particolari.
Ho più o meno sempre avuto questo problema. In passato però, sia in presenza di una donna o per conto mio, capitavano situazioni in cui mi sentivo molto eccitato e mantenevo l'erezione. Allo stato attuale non ricordo quando è stata la mia ultima erezione spontanea duratura. Qualche giorno fa forse ne ho avuta una per un minuto. Tempo fa ricordo di essermi svegliato e di aver notato erezioni notturne, e non nego che la mia mente ormai si focalizza su di esse.
In presenza di una ragazza è indubbiamente presente una forte componente ansiosa. Sono sempre stata una persona molto ansiosa. Però rimane il fatto che mi sento desensibilizzato e non riesco più a raggiungere quello stato mentale tale da permettermi di mantenere una forte erezione (a differenza che in passato, nonostante l'ansia). Può esserci all'inizio, se ho fortuna, un po intermittente, ma quando si va all'atto pratico, che sia per l'ansia o per altri motivi, è quasi impossibile che io abbia un erezione tale da permettere un rapporto.
Mi sto documentando parecchio per avere un indizio su quale potrebbe essere il mio problema, organico, psicologico od un mix dei due. Ne ho parlato con il medico di base che mi ha semplicemente fatto controllare il testosterone totale (valore nella norma) e valori tiroidei (nella norma). Per il resto mi ha consigliato di risolvere i miei problemi di ansia.
Il dettaglio più importante è questo. Per anni e anni non ho avuto rapporti. Ho ricorso sempre (e talvolta forse troppo) all'autoerotismo. Penso però di aver sviluppato una cattiva abitudine. Spesso o sempre lo facevo per noia o per necessità mentale, non quando avevo un erezione e quindi un bisogno fisico. Questa cattiva abitudine potrebbe avermi portato ad essere dipendente da questa "situazione". Ho letto il discorso del cervello che si desensibilizza alla dopamina, e sto sperimentando l'astinenza da masturbazione/porno per vedere se in 30/60 giorni la situazione migliora.
Mi piacerebbe avere un vostro parere sincero, anche superficiale, sulla questione.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
E' possibile che nella sua gestione della sessualità ci siano dei problemi e che questi vadano definiti e risolti con uno psicologo: ci sono certamente aspetti legate a scelte e percezioni che in questa sede diventa notevolmente difficile se non impossibile discutere anche solo superficialmente. Tuttavia non si possono escludere questioni di tipo funzionale e strutturale sia a livello genitale che a livello delle regolazioni generali. Quindi un buon andrologo dovrà, dopo una attenta valutazione clinica, effettuare gli esami necessari a definire sia il quadro genitale che quello coinvolto in sede regolativa (asse ipotalamo-ipofisi-testicoli, stato metabolico-ossidativo, equilibrio immunitario). L'attento esame dei dati che emergeranno dagli esami e la valutazione dello psicologo consentiranno di definire un utile percorso terapeutico che la riporti ad un efficace equilibrio di gestione della sessualità sia in termini di funzioni che in termini di piacere.
[#2]
Utente
Buonasera, la ringrazio della risposta. Ecco volevo solo sapere una cosa. Se con stimolazione riesco ad avere un erezione, mi viene da pensare che non ci sia un problema organico. Però, se ho capito bene, una volta ottenuta l'erezione questa dovrebbe teoricamente mantenersi per una questione meccanica/psicologica. Se manca la componente psicologica (come credo manchi nel mio caso), si perde l'erezione. E' giusto come ragionamento? Anche perché le patologie organiche sono patologie prettamente legate ad età o a cattive abitudini. Io sono giovane e non fumo e non bevo, quindi a livello arterioso/venoso non dovrei avere problemi.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 08/03/2017.
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