A chi rivolgersi per prostatite cronica?
Buonasera, sono qui per chiedervi un consiglio. Ho una prostatite cronica batterica (enterococcus faecalis) da quasi un anno e mezzo, e nonostante le numerose cure prescritte da urologi e infettivologi vari della mia provincia , il batterio è ancora lì e con esso l'infezione...finora sono stato visitato solo da urologi e non da andrologi, e poiché il problema si è dimostrato alquanto difficile da risolvere, vorrei chiedervi: un andrologo potrebbe darmi una mano in più?
Inoltre sto pensando di spostarmi verso Napoli/Roma (sono di salerno) sperando che gli urologi/andrologi di queste grandi città possano aver visto più casi simili al mio...credete sia una scelta opportuna?
Inoltre sto pensando di spostarmi verso Napoli/Roma (sono di salerno) sperando che gli urologi/andrologi di queste grandi città possano aver visto più casi simili al mio...credete sia una scelta opportuna?
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Caro utente,
è molto importante che lei prenda un solo riferimento. Queste condizioni croniche (lo dice il nome), non guariscono dall'oggi al domani. Inoltre, non necessariamente la presenza di batteri rende necessaria una terapia antibiotica, che se eccessiva, può portare ad altri problemi.
La cosa più importante è la clinica, il "come sta", piuttosto che l'esito degli esami eseguiti.
Detto questo, non credo sia necessario emigrare (dal punto di vista sanitario). La problematica di cui è affetto è un grattacapo per qualsiasi urologo (e paziente) della terra.
Importante è il corretto inquadramento clinico.
Cordialità
è molto importante che lei prenda un solo riferimento. Queste condizioni croniche (lo dice il nome), non guariscono dall'oggi al domani. Inoltre, non necessariamente la presenza di batteri rende necessaria una terapia antibiotica, che se eccessiva, può portare ad altri problemi.
La cosa più importante è la clinica, il "come sta", piuttosto che l'esito degli esami eseguiti.
Detto questo, non credo sia necessario emigrare (dal punto di vista sanitario). La problematica di cui è affetto è un grattacapo per qualsiasi urologo (e paziente) della terra.
Importante è il corretto inquadramento clinico.
Cordialità
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
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Utente
Grazie per la risposta innanzitutto dottore , ma purtoroppo ho dovuto cambiare riferimenti proprio per quello che ha detto lei....pensi che a luglio ho seguito una terapia di un mese con siringhe (60 in tutto) e flebo, cosa che mi ha portato vertigini continue per i 2 mesi successivi, poi altre 2 terapie antibiotiche nei mesi seguenti senza risultati..così all' ultima visita, quando mi è stata riproposta l'ennesima terapia antibiotica intramuscolo, ho pensato di rivolgermi altove... Per quanto riguarda le mie condizioni, sto bene, l'unico sintomo è uno stimolo urinario che compare prima del previsto (anche se non mi da' urgenza di urinare) che però sto cercando di correggere sotto consiglio dell'urologo. Dunque c'è anche la possibilità di non dover trattare l'infezione con antibiotici e di convivere con il batterio?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3k visite dal 01/03/2017.
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