Pene e norma

Buongiorno dottori, devo decidere se procedere ad una chirurgia per almeno provare ad affrontare una condizione di iposviluppo penieno.
Ho letto i vari articoli che proponete in questo sito.

Vorrei chiedervi se è corretto parlare di ipoplasia peniena su un pene inferiore ai 13 cm e se effettivamente tale misura (13 cm ) è la linea di confine tra una situazione di norma ed una di patologia. Lunghezza visibile sul dorso del pene dalla giuzione penopubica.

"In the absence of universally acceptable parameters, penile hypoplasia is defined as a condition in
which the erect penis is shorter than 13 cm in length (measured from the suprapubic skin to the
apex of the glans) and less than 2.5 cm in diameter, such values obviously being correlated with the
dimensions of the patient’s corpora cavernosa (Schonfeld & Beebe, 1942; Wessells et id., 1996)."

Tratto da:
ANDROLOGIA 31 (Suppl. l), 45-51 (1999)
Penile elongation and thickening-a myth?
Is there a cosmetic or medical indication?
E. Austoni, A. Guarneri and G. Gatti

Questa è la posizione scientifica del chirurgo che mi ha visitato e stando a lui è quella generalmente accettata nel mondo urologico e andrologico.
Se tale posizione/definizione è corretta nel mio caso c'è una indicazione medica...
Spero possiate rispondermi.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

come può essere intuito anche da lei, no.

Detto questo, se desidera comunque avere più informazioni dettagliate su questo particolare tema andrologico, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/202-le-misure-del-pene-le-pene-del-pene-cioe-quando-il-pene-e-piccolo.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile dottore ho letto il suo articolo.

Il mio intuito ( già di base limitato) è messo a dura prova da una pubblicazione su una rivista ufficiale e dalle parole di altri suoi colleghi, che propendono verso quei dati ( che sopra ho riportato).

Poi il trovarsi in una determinata condizione di disagio probabilmente fa il resto completando "l'opera".
Certo è che il dato oggettivo rimane.

Per ulteriore curiosità ho richiesto le due pubblicazioni (Schonfeld & Beebe, 1942; Wessells et id., 1996) utilizzate da Austoni Guarnieri Gatti per stabilire quei parametri. Vedrò.

Il chirurgo urologo che mi ha valutato segue tali parametri, ma se fossi patologico l'operazione non dovrebbe/potrebbe essere a carico del SSN?

Grazie e saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
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