Il periodo refrattario si riduce sensibilmente, talvolta non verificandosi neanche la perida
Salve. Sono un paziente maschio di 24 anni e vorrei un chiarimento circa la mia problematica di EP.
Ho sempre sofferto di questo disturbo, dall'inizio della mia attività sessuale, anche se il problema pare star peggiorando con il tempo.
I rapporti sessuali sono spesso poco piacevoli per me, con dolore alla penetrazione (credo di avere un po' di fimosi, visto che per me è doloroso scoprire il glande a pene completamente eretto) , tendono a durare poco tempo e il periodo di refrattarietà è di circa 15-20 minuti
Noto frequentemente secchezza del glande.
Ho provato ad usare vari tipi di lubrificanti, principalmente quello durex in gel e l'olio johnson.
Nel primo caso il rapporto è meno spiacevole, ma comunque di breve durata e con un lungo periodo refrattario
Nel secondo caso i rapporti diventano sensibilmente più duraturi, e il periodo refrattario si riduce sensibilmente, talvolta non verificandosi neanche la perida dell'erezione dopo l'eiaculazione. In questi casi un secondo rapporto può durare anche più di un'ora, con sensibili difficoltà nel raggiungere l'orgasmo.
Sono un po' imbarazzato all'idea di fare un controllo andrologico, che non credo di potermi permettere, e molto spaventato all'idea di dover procedere con l'intervento di rimozione del prepuzio, avendo letto da esperienze di altri pazienti che può portare ad un aumento della problematica dell' EP.
Il problema è consistente anche durante la masturbazione: se non lubrifico il glande è un'esperienza di breve durata, se lo lubrifico eccessivamente diventa scocciante raggiungere l'orgasmo.
Superando la problematica della visita andrologica, che è un'esperienza che prima o poi dovrò comunque affrontare, volevo sapere se a qualcuno era capitato di trovarsi con un pz. con caratteristiche simili (difficoltà nel trattenere l'orgasmo in assenza di lubrificazione del glande e difficoltà nel raggiungimento dello stesso in caso di eccessiva lubrificazione).
Aggiungo che il fare questa domanda mi mette anche molto in imbarazzo essendo uno studente del IV anno di medicina... (e che quindi dovrei essere anche io in grado, magari, di dare risposta a domande simili)
Grazie in anticipo per le risposte.
Ho sempre sofferto di questo disturbo, dall'inizio della mia attività sessuale, anche se il problema pare star peggiorando con il tempo.
I rapporti sessuali sono spesso poco piacevoli per me, con dolore alla penetrazione (credo di avere un po' di fimosi, visto che per me è doloroso scoprire il glande a pene completamente eretto) , tendono a durare poco tempo e il periodo di refrattarietà è di circa 15-20 minuti
Noto frequentemente secchezza del glande.
Ho provato ad usare vari tipi di lubrificanti, principalmente quello durex in gel e l'olio johnson.
Nel primo caso il rapporto è meno spiacevole, ma comunque di breve durata e con un lungo periodo refrattario
Nel secondo caso i rapporti diventano sensibilmente più duraturi, e il periodo refrattario si riduce sensibilmente, talvolta non verificandosi neanche la perida dell'erezione dopo l'eiaculazione. In questi casi un secondo rapporto può durare anche più di un'ora, con sensibili difficoltà nel raggiungere l'orgasmo.
Sono un po' imbarazzato all'idea di fare un controllo andrologico, che non credo di potermi permettere, e molto spaventato all'idea di dover procedere con l'intervento di rimozione del prepuzio, avendo letto da esperienze di altri pazienti che può portare ad un aumento della problematica dell' EP.
Il problema è consistente anche durante la masturbazione: se non lubrifico il glande è un'esperienza di breve durata, se lo lubrifico eccessivamente diventa scocciante raggiungere l'orgasmo.
Superando la problematica della visita andrologica, che è un'esperienza che prima o poi dovrò comunque affrontare, volevo sapere se a qualcuno era capitato di trovarsi con un pz. con caratteristiche simili (difficoltà nel trattenere l'orgasmo in assenza di lubrificazione del glande e difficoltà nel raggiungimento dello stesso in caso di eccessiva lubrificazione).
Aggiungo che il fare questa domanda mi mette anche molto in imbarazzo essendo uno studente del IV anno di medicina... (e che quindi dovrei essere anche io in grado, magari, di dare risposta a domande simili)
Grazie in anticipo per le risposte.
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Caro Utente,l'essere studente in medicina non significa darsi una risposta circa un problema che,ancorchè potenzialmente legato a condizioni patologiche (vedi probabile fimosi relativa),resta impregnato da una forte componente psicologica che si rafforza nel tempo, penalizzando il vissuto sessuale.Si faccia coraggio e consulti uno specialista nella Università che frequenta.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 13/02/2017.
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