Emospermia e spermiogramma "piatto"
Gentili Dottori,
non mi dilungherò molto su quella che è la mia storia clinica caratterizzata, come da titolo, essenzialmente da manifestazioni di emospermia (colore giallo-bruno dello sperma) e una sensazione di "pesantezza" al testicolo dx non ancora risolte nonostante le cure, ma ci tengo comunque ad aprire questo ennesimo consulto in quanto, almeno a livello diagnostico, il quadro dovrebbe essere adesso un po più chiaro rispetto a prima.
E' importante comunque dire che, non avendo risolto il problemi sopra citati, ho deciso di rivolgermi ad un altro specialista che mi ha ordinato di eseguire alcuni degli esami che mancavano all' appello e che riporto di seguito partendo da quelli meno recenti (risalenti a circa 1 anno fa):
Ecografia scrotale: negativa
Ecografia canali inguinali: Accenno di ernia inguinale bilaterale distinguibile durante la manovra di Valsalva. Presenza di linfonodi reattivi di diametro massimo di 15mm
Eco-color doppler dei vasi spermatici:negativa (solo una piccola cisti sull' epididimo sx)
Esami del sangue comprensivi di diversi marker tumorali: sempre stati negativi
Urine: negative
Quello che mancava all' appello erano dunque la spermicultura e lo spermiogramma in primis. L'ecofrafia trans-rettale della prostata non ha ritenuto utile, almeno in questa fare, farmela eseguire evidentemente avendo tratto le proprie conclusioni con l'esame obiettivo (prostata un po ingrossata ma gli altri parametri nella norma). Ha inoltre rimandato a dopo anchel'eventuale dosaggio ormonale.
Ritorniamo quindi alla spermicultura e allo spermiogramma che ho eseguito entrambe ben due volte (prima e dopo il primo step di cura che riporterò piu avanti). Le spermiculture (la seconda fatta a largo spettro) sono risultate entrambe negative, ma gli spermiogrammi non hanno dato risultati incoraggianti: sul primo campione non è stato possibile eseguire l'esame per via della scarsa quantità (ma è stato un mio problema "logistico" dovendo fare quel giorno anche le urine) mentre il secondo non ha dato i risultati sperati, non tanto per il numero totale degli spermatozoi (al limite minimo) o la morfologia (credo discreta), ma sulla motilità che è risultata completamente ASSENTE in tutte le sue componenti.
Gli step di cura sono stati i seguenti:
1) Ciproxin 1g per 15 giorni; Topster supposte 15 giorni; integratori per la funzionalità prostatica
2)Integratorri per 60gg per il supporto alla fertilità
Con lo specialista siamo rimasti che ci vediamo a conclusione del secondo step di cura per valutare se ci sono stati miglioramenti sullo spermiogramma ma rimango preoccupato per quei valori completamente piatti sulla motilità degli spermatozoi.
Alcuni consigli aggiuntivi saranno ben accetti.
Grazie
non mi dilungherò molto su quella che è la mia storia clinica caratterizzata, come da titolo, essenzialmente da manifestazioni di emospermia (colore giallo-bruno dello sperma) e una sensazione di "pesantezza" al testicolo dx non ancora risolte nonostante le cure, ma ci tengo comunque ad aprire questo ennesimo consulto in quanto, almeno a livello diagnostico, il quadro dovrebbe essere adesso un po più chiaro rispetto a prima.
E' importante comunque dire che, non avendo risolto il problemi sopra citati, ho deciso di rivolgermi ad un altro specialista che mi ha ordinato di eseguire alcuni degli esami che mancavano all' appello e che riporto di seguito partendo da quelli meno recenti (risalenti a circa 1 anno fa):
Ecografia scrotale: negativa
Ecografia canali inguinali: Accenno di ernia inguinale bilaterale distinguibile durante la manovra di Valsalva. Presenza di linfonodi reattivi di diametro massimo di 15mm
Eco-color doppler dei vasi spermatici:negativa (solo una piccola cisti sull' epididimo sx)
Esami del sangue comprensivi di diversi marker tumorali: sempre stati negativi
Urine: negative
Quello che mancava all' appello erano dunque la spermicultura e lo spermiogramma in primis. L'ecofrafia trans-rettale della prostata non ha ritenuto utile, almeno in questa fare, farmela eseguire evidentemente avendo tratto le proprie conclusioni con l'esame obiettivo (prostata un po ingrossata ma gli altri parametri nella norma). Ha inoltre rimandato a dopo anchel'eventuale dosaggio ormonale.
Ritorniamo quindi alla spermicultura e allo spermiogramma che ho eseguito entrambe ben due volte (prima e dopo il primo step di cura che riporterò piu avanti). Le spermiculture (la seconda fatta a largo spettro) sono risultate entrambe negative, ma gli spermiogrammi non hanno dato risultati incoraggianti: sul primo campione non è stato possibile eseguire l'esame per via della scarsa quantità (ma è stato un mio problema "logistico" dovendo fare quel giorno anche le urine) mentre il secondo non ha dato i risultati sperati, non tanto per il numero totale degli spermatozoi (al limite minimo) o la morfologia (credo discreta), ma sulla motilità che è risultata completamente ASSENTE in tutte le sue componenti.
Gli step di cura sono stati i seguenti:
1) Ciproxin 1g per 15 giorni; Topster supposte 15 giorni; integratori per la funzionalità prostatica
2)Integratorri per 60gg per il supporto alla fertilità
Con lo specialista siamo rimasti che ci vediamo a conclusione del secondo step di cura per valutare se ci sono stati miglioramenti sullo spermiogramma ma rimango preoccupato per quei valori completamente piatti sulla motilità degli spermatozoi.
Alcuni consigli aggiuntivi saranno ben accetti.
Grazie
[#1]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Non è chiara la logica della prescrizione dell'antibiotico in assenza di batteri (coltura negativa) e del cortisone per una prostata forse infiammata e congesta ma in forma moderata. Gli esami ecografici di un anno prima funzionano sul piano storico ma non hanno significato per impostare una terapia attuale e la valutazione ecografica prostatica era ed è invece fondamentale, magari eseguita in prima istanza per via sovrapubica. La qualità dello sperma che descrive, sia per quanto da lei osservato sia per quanto riportato dall'analisi, è indice di una importante congestione infiammatoria pelvico-prostatatica estesa agli epididimi e forse responsabile anche della bassa capacità produttiva spermatica.... mancano i valori e quindi nulla possiamo dire di più nel merito. Penso che una più attenta e completa valutazione con i dovuti esami prima di attivare percorsi terapeutici sia fondamentale per evitare di perdere tempo, che è già abbondantemente trascorso anche per sua responsabilità, e per attivare percorsi realmente utili, che comunque non saranno di breve periodo.
[#2]
Utente
Gentile dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta. Riguardo l'ecografia sovrapubica della prostata avevo dimenticato di dirlo che c'è stata anche quella (recente) e che non ha rilevato niente.
Detto questo ci tengo sottolineare che il discorso relativo alla fertilità mi sta più a cuore, anche se con la mia compagna comunque non abbiamo in mente di avere dei figli nel breve periodo.
Detto questo approfitto per chiederle, oltre l'ecografia trans rettale e il fatto che, evidentemente, dovrei riconfrontarmi nuovamente con lo specialista, cosa mi può consigliare da attuare nel breve periodo, magari qualche altro esame da fare e da "suggerire" al medico che mi segue. Grazie
Detto questo ci tengo sottolineare che il discorso relativo alla fertilità mi sta più a cuore, anche se con la mia compagna comunque non abbiamo in mente di avere dei figli nel breve periodo.
Detto questo approfitto per chiederle, oltre l'ecografia trans rettale e il fatto che, evidentemente, dovrei riconfrontarmi nuovamente con lo specialista, cosa mi può consigliare da attuare nel breve periodo, magari qualche altro esame da fare e da "suggerire" al medico che mi segue. Grazie
[#3]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Il suo quadro clinico permette di dubitare fortemente sul fatto che l'ecografia per via sovrapubica non abbia evidenziato nulla... è invece possibile che siano stati sottovalutati degli aspetti, soprattutto se non è stata fatta la valutazione doppler. Peraltro anche per tale via si possono ben osservare le vescicole seminali, quindi una migliore e più attenta valutazione (anche per via transrettale) è d'obbligo. Lo sperma è stato raccolto in laboratorio o a casa (sbalzi termici immobilizzano gli spermatozoi)? L'astinenza è stata di 48-72 ore (tempi più lunghi in uno sperma alterato, alterano gli spermatozoi)?Analogamente si deve dire per le altre valutazioni tipo quelle del quadro metabolico-ossidativo e endocrino. Ribadisco che nel suo quadro clinico prima si deve definire la situazione e le sue ragioni e poi si può attivare la utile terapia.
[#4]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio nuovamente della risposta. Quindi ricapitolando: nell' immediato mi consiglia di fare l'ecografia trans-rettale e un nuovo eco-color doppler dei vasi spermatici? Posso aggiungere qualche altro esame diagnostico per avere un quadro della situazione più completo?
Le volevo chiedere se, secondo la sua esperienza, la "fonte" di questa congestione che interessa pube-inguine ed evidentemente grossa parte del testicolo e delle vie seminali possa essere l'accenno di ernia inguinale che mi è stata riscontrata, o qualche nevralgia "profonda" magari procurata durante gli anni in cui facevo sport ormai cronicizzata e se secondo lei è necessario avere anche il parere di un chirurgo (per l'ernia) e/o di un neurologo/ortopedico (per l'eventuale nevralgia).
Inoltre mi piacerebbe sapere se, fermo restando le corrette abitudini di vita e alimentari (sopratutto evitare cibi o bevande che alimentino l'infiammazione) se può essere di aiuto avere delle eiaculazioni frequenti (magari ogni 2/3 giorni).
Grazie
P.S. I Campioni di sperma effettivamente sono stati presi a casa e portati al laboratorio dopo circa 20 minuti. Durante il tragitto il campione non ha subito grossi sbalzi di temperatura...probabilmente solo "movimentato" in quanto il trasporto è avvenuto per mezzo di un ciclomotore. Riguardo la raccolta del secondo campione, credo che siano passate più di 72 ore dall' ultima eiaculazione.
Le volevo chiedere se, secondo la sua esperienza, la "fonte" di questa congestione che interessa pube-inguine ed evidentemente grossa parte del testicolo e delle vie seminali possa essere l'accenno di ernia inguinale che mi è stata riscontrata, o qualche nevralgia "profonda" magari procurata durante gli anni in cui facevo sport ormai cronicizzata e se secondo lei è necessario avere anche il parere di un chirurgo (per l'ernia) e/o di un neurologo/ortopedico (per l'eventuale nevralgia).
Inoltre mi piacerebbe sapere se, fermo restando le corrette abitudini di vita e alimentari (sopratutto evitare cibi o bevande che alimentino l'infiammazione) se può essere di aiuto avere delle eiaculazioni frequenti (magari ogni 2/3 giorni).
Grazie
P.S. I Campioni di sperma effettivamente sono stati presi a casa e portati al laboratorio dopo circa 20 minuti. Durante il tragitto il campione non ha subito grossi sbalzi di temperatura...probabilmente solo "movimentato" in quanto il trasporto è avvenuto per mezzo di un ciclomotore. Riguardo la raccolta del secondo campione, credo che siano passate più di 72 ore dall' ultima eiaculazione.
[#5]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Cominciamo dal campione di sperma: il viaggio in ciclomotore per quanto protetto non ha certamente mantenuto i 37 °C necessari e quindi il dato della mobilità è alterato anche profondamente. I campioni per lo spermiogramma vanno sempre e solo raccolti presso il laboratorio, sperando che lo stesso abbia uno spazio almeno un poco confortevole. Più aumenta il tempo di intervallo e più è facile che si generino alterazioni spermatiche sia morfologiche che di mobilità. Quindi prima di ogni cosa va rifatto uno spermiogramma con le dovute condizioni. Per quanto concerne gli altri esami (ecografie, coltura, analisi metabolico-ossidativa e endocrina, analisi biochimico-ormonale dello sperma) deve essere l'andrologo a cui si affida che decide nel merito avendola valutata sul fronte clinico, quindi è con lui che ne deve parlare. Un'ernia inguinale può dare dolori e fastidi ma difficilmente incide sulla funzione e struttura genitale. Le lesioni dei nervi devono essere molto importanti per avere effetti negativi e darebbero pertanto quadri sintomatologici altrettanto consistenti. Infine una frequenza ejaculatoria svolta con piacere di un paio di volte a settimana può solo fare bene alle componenti genitali e a quelle emozionali.
[#6]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio ancora di nuovo per la risposta. La terrò eventualmente aggiornata in questo stesso consulto su quello che sarà il decorso. Approfitto comunque per riportare gli altri valori (seppur evidentemente alterati dalle circostanze), dello spermiogramma:
Caratteri macroscopici
volume 4.8
colore giallo-bruno
fluidificazione incompleta
pH 8.3
Caratteri microscopici
Numero 8100000
numero totale 38800000
Morfologia
forme tipiche 76%
forme immature 8%
forme ipermature 10%
forme degenerative 6%
Altri elementi
leucociti 10-12 xcm
Emazie 2-3
cellule spermatogene 8-10 xcm
aggregati spermatozoari 1-2 xcm
La ringrazio nuovamente.
Caratteri macroscopici
volume 4.8
colore giallo-bruno
fluidificazione incompleta
pH 8.3
Caratteri microscopici
Numero 8100000
numero totale 38800000
Morfologia
forme tipiche 76%
forme immature 8%
forme ipermature 10%
forme degenerative 6%
Altri elementi
leucociti 10-12 xcm
Emazie 2-3
cellule spermatogene 8-10 xcm
aggregati spermatozoari 1-2 xcm
La ringrazio nuovamente.
[#7]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Decisamente poco attendibile nel dato delle forme tipiche la cui percentuale è altissima (76%) e poco congruente sia con la modesta produzione (8.1 mil/ml) che con la motilità da lei riferita assente. Ciò conferma che è uno spermiogramma da rifare completamente con i dovuti criteri già riportati.
[#9]
Utente
Gentile Dr. Rando, gentili Dottori.
Se mi è consentito, desidero riprendere il consulto per aggiornarvi sul mio caso. Ho ripreso il secondo step di esami diagnostici, alcuni già eseguiti, altri in corso, e altri che devo ancora eseguire, ma andiamo con ordine:
Esami del sangue per il dosaggio ormonale e Spermiogramma: Del primo sto aspettando i risultati, mentre per il secondo desidero avere il vostro consiglio su quando ripeterlo.
La nuova ecografia che ho fatto, invece, ha evidenziato purtroppo delle novità di cui riporto il referto:
Organi indagati: Vescica, prostata per via sovrapubica e Vescicole seminali - Scroto
Vescica: ben distesa, simmetrica, esente da alterazioni parietali e senza calcoli endoluminali
Prostata: di volume nei limiti della norma con normale morfologia e senza significative alterazioni dell' ecostruttura, se si eccettua qualche minuta calcificazione in sede periuretrale
Vescicole seminali: di dimensioni e struttura nei limiti
L'esame dello scroto non ha fatto rilevare significative alterazioni morfo-volumetriche e strutturali a carico di didimi.
Gli epididimi appaiono aumentati di volume e disomogenei, sopratutto in regione corpo-coda e si presenta VARICOCELE DI GRADO III con vasi dilatati sia in sere peritesticolare che lungo il funicolo già in condizione di base; essi appaiono ulteriormente dilatabili con le manovre funzionali e sono meglio evidenziabili al color- Doppler. Nella norma la borsa scrotale.
Si è evidenziato dunque questo varicocele di III livello e sto aspettando la consulenza di un chirurgo per valutare il da farsi.
Il mio dottore sostiene che questo varicocele spiega il senso di "pesantezza" al testicolo, ma non l'emospermia o comunque l'alterazione di colore dello sperma, anche se in queste stesse pagine, in altri consulti simili, ho letto che il varicocele di questa entità spesso è accompagnata ad una dilatazione del plesso venoso periprostatico di Santorini, che spiegherebbe l'emospermia, ma entrambi i medici a cui mi sono rivolto non ritengono di dover eseguire anche l'ecografia trans-rettale per ulteriori indagini.
Come ripeto, in attesa di consulto chirurgico, vi chiedo a questo punto come è meglio muoversi alla luce di questo nuovo elemento, nello specifico:
1) Insistere per l'ecografia trans-rettale?
2) Qualora ci fosse questa dilatazione del plesso venoso periprostatico di Santorini cosa dovrei fare? esiste una terapia farmacologica o chirurgica?
3) Lo spermiogramma tra quanto lo dovrei ripetere?
Grazie nuovamente.
Se mi è consentito, desidero riprendere il consulto per aggiornarvi sul mio caso. Ho ripreso il secondo step di esami diagnostici, alcuni già eseguiti, altri in corso, e altri che devo ancora eseguire, ma andiamo con ordine:
Esami del sangue per il dosaggio ormonale e Spermiogramma: Del primo sto aspettando i risultati, mentre per il secondo desidero avere il vostro consiglio su quando ripeterlo.
La nuova ecografia che ho fatto, invece, ha evidenziato purtroppo delle novità di cui riporto il referto:
Organi indagati: Vescica, prostata per via sovrapubica e Vescicole seminali - Scroto
Vescica: ben distesa, simmetrica, esente da alterazioni parietali e senza calcoli endoluminali
Prostata: di volume nei limiti della norma con normale morfologia e senza significative alterazioni dell' ecostruttura, se si eccettua qualche minuta calcificazione in sede periuretrale
Vescicole seminali: di dimensioni e struttura nei limiti
L'esame dello scroto non ha fatto rilevare significative alterazioni morfo-volumetriche e strutturali a carico di didimi.
Gli epididimi appaiono aumentati di volume e disomogenei, sopratutto in regione corpo-coda e si presenta VARICOCELE DI GRADO III con vasi dilatati sia in sere peritesticolare che lungo il funicolo già in condizione di base; essi appaiono ulteriormente dilatabili con le manovre funzionali e sono meglio evidenziabili al color- Doppler. Nella norma la borsa scrotale.
Si è evidenziato dunque questo varicocele di III livello e sto aspettando la consulenza di un chirurgo per valutare il da farsi.
Il mio dottore sostiene che questo varicocele spiega il senso di "pesantezza" al testicolo, ma non l'emospermia o comunque l'alterazione di colore dello sperma, anche se in queste stesse pagine, in altri consulti simili, ho letto che il varicocele di questa entità spesso è accompagnata ad una dilatazione del plesso venoso periprostatico di Santorini, che spiegherebbe l'emospermia, ma entrambi i medici a cui mi sono rivolto non ritengono di dover eseguire anche l'ecografia trans-rettale per ulteriori indagini.
Come ripeto, in attesa di consulto chirurgico, vi chiedo a questo punto come è meglio muoversi alla luce di questo nuovo elemento, nello specifico:
1) Insistere per l'ecografia trans-rettale?
2) Qualora ci fosse questa dilatazione del plesso venoso periprostatico di Santorini cosa dovrei fare? esiste una terapia farmacologica o chirurgica?
3) Lo spermiogramma tra quanto lo dovrei ripetere?
Grazie nuovamente.
[#10]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Poiché un varicocele di 3^ grado non si forma all'improvviso, qualche problema nella prima ecografia evidente c'era. La stasi circolatoria da varicocele mette in sofferenza tutto il sistema che ovviamente sviluppa problemi che possono essere alla base dell'emospermia.... ma tutto rimane da valutare adeugatamente nelle sue ragioni. In ogni caso non si può valutare un quadro articolato come il suo a pezzi e senza averla visitata e non è questa la sede per fare diagnosi o programmi diagnostici. I suggerimenti che diamo sono sempre e solo di massima ed è pertanto fondamentale, come detto e ripetuto, che lei cerchi un buon andrologo che prenda in mano tutta la situazione, gestisca gli esami da svolgere con contestualità e completezza, decida discutendolo con lei il piano terapeutico con i relativi controlli e che comunque coprirà un tempo abbastanza lungo (probabilmente un paio di anni).
[#11]
Utente
La ringrazio ancora nuovamente per le indicazioni.
Le chiedo a questo punto solamente se, i 14 giorni di antibiotico (ciproxin) possono aver contribuito ad alterare ulteriormente il quadro, e sapere solitamente dopo quanto tempo andrebbe ripetuto lo spermiogramma in seguito all' assunzione dell' antibiotico. Grazie
Le chiedo a questo punto solamente se, i 14 giorni di antibiotico (ciproxin) possono aver contribuito ad alterare ulteriormente il quadro, e sapere solitamente dopo quanto tempo andrebbe ripetuto lo spermiogramma in seguito all' assunzione dell' antibiotico. Grazie
[#12]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
I 14 giorni possono aver influito negativamente sulla qualità spermatica e quindi deve passare un congruo periodo di tempo... in generale almeno un mese, ovviamente in assenza di ogni tipo di farmaco. Se farmaci devono essere assunti, allora chi interpreta lo spermiogramma deve tenerne conto ad evitare conclusioni inadeguate.
[#14]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Non mi risulta che esista un database. Tuttavia è bene precisare che i criteri WHO non sono nulla di misterioso (li può verificare anche nei miei blog sul tema) e ritengo che ad oggi i laboratori li applichino tutti. Poi si può discutere sul grado di rigorosità, soprattutto nella valutazione delle forme normali. Non è utile applicare un eccesso di rigorosità che porta a ridurre le forme normali a livelli bassi (criterio forse utile per la fecondazione assistita ma non per la fecondazione normale), così come non è utile essere troppo lassisti e far passare per normali forme che non lo sono (il che fa aumentare troppo le forme normali)... si finisce per avere forti incongruenza tra spermatozoi con mobilità rettilinea e forme normali. E' errato far raccogliere lo sperma a casa e non tenerlo a 37 °C poiché fa ridurre le percentuali di mobilità progressiva. In ogni caso basta associare allo spermiogramma base almeno i test DFI e HBA così da avere una controprova dell'efficacia degli spermatozoi... aumentano il costo dell'esame, ma almeno la valutazione è più utile.
[#15]
Utente
Gentile dottor Rando, grazie ancora della disponibilità.
Anche tutti gli ormoni sono risultati assolutamente nella norma, per cui il mio medico mi ha ribadito il fatto che il problema è locale. Nelle prossime settimane mi rivolgero ad una struttura dove sono specializzati in questo tipo di problematiche e rifarò tutto da 0, eseguendo quasi sicuramente l'operazione di varicocele se la stessa struttura lo riteerrà necessario dopo aver eseguito gli esami. Riguardo al campione, la mia perplessità rimane in quanto mi sono rivolto ad un altro laboratorio di analisi e mi hanno ribadito che se il campione è prelevato a casa e tenuto "a temperatura" (mi hanno detto che basta tenere il bicchiere all' interno di una tasca della giacca) e portato il labboratorio entro 30 minuti, il campione stesso non viene alterato, che ne pensa? Grazie nuovamente
Anche tutti gli ormoni sono risultati assolutamente nella norma, per cui il mio medico mi ha ribadito il fatto che il problema è locale. Nelle prossime settimane mi rivolgero ad una struttura dove sono specializzati in questo tipo di problematiche e rifarò tutto da 0, eseguendo quasi sicuramente l'operazione di varicocele se la stessa struttura lo riteerrà necessario dopo aver eseguito gli esami. Riguardo al campione, la mia perplessità rimane in quanto mi sono rivolto ad un altro laboratorio di analisi e mi hanno ribadito che se il campione è prelevato a casa e tenuto "a temperatura" (mi hanno detto che basta tenere il bicchiere all' interno di una tasca della giacca) e portato il labboratorio entro 30 minuti, il campione stesso non viene alterato, che ne pensa? Grazie nuovamente
[#16]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Attenzione che i valori assoluti degli ormoni possono essere negli intervalli di normalità (poi si tratta di verificare se tali intervalli siano attuali, essendo oggetto di continua modifica in senso restrittivo), ma non è detto che lo siano i rapporti che vanno opportunamente calcolati da parte dell'andrologo. Il laboratorio in questione forse non si rende conto che la tasca della giacca non è a 37 °C e non può mantenere tale temperatura, così come qualsiasi oggetto (per esempio una sciarpa) che avvolga il bicchierino di plastica. Questo per sua natura non mantiene la temperatura e tende a disperderla in un ambiente freddo come quello di questi mesi... magari in estate la dispersione è minore. Esistono in commercio dei bicchierini termici che una volta riscaldati opportunamente, garantiscono per un limitato arco di tempo il mantenimento della corretta temperatura. Se questa non viene mantenuta ogni valutazione sulla mobilità lascerà sempre importanti dubbi.
[#17]
Utente
Gentile Dott. Rando,<br />
se mi è consentito desidero aggiornare sulla mia situazione.<br />
<br />
Come avevo già forse accennato, ho deciso di rivolgermi ad un centro di urologia e andrologia specializzato nel trattamento delle infertilità. Allo stato attuale, sono stato sottoposto a visita medica, ad ecodoppler scrotale, e a spermiogramma, questa volta però eseguito "in tempo reale" e con relativa indagine al microscopio.<br />
<br />
La visita medica comprensivo di ecodoppler scrotale ha, solo in parte, confermato quello emerso dal precedente esame, e cioè un Varicocele di II-III grado ma unilaterale non bilaterale, tra l'altro evidenziabile solo durante la manovra di Valsalva. Riguardo la dolenzia al testicolo dx mi è stato detto che è in realtà una pubalgia che irradia il fastidio anche nella zona sottostante e vi è la presenza di una modesta epididimite al testicolo sempre dx.<br />
<br />
Dallo spermiogramma non è emerso niente di diverso da quelli precedenti, e cioè un ridottissimo numero di spermatozoi, tra l'altro anormali, e con assenza completa di mobilità. Il nuovo dato che è emerso è che, già ad occhio, il liquido seminale è giallastro e ha un alto numero di batteri e granulociti (questi ultimi superiori addirittura agli spermatozoi) il che è indice di un infezione.<br />
<br />
Mi è stato detto di fare il test Meares Stamey per capire il tipo di infezione e quale zona essa interessa e aspettare intanto il referto. Sono stato comunque tranquillizzato sul fatto che la cosa è risolvibile, anche se ho difficoltà comunque a capire come un infezione, per quanto importante possa essere, possa provocare uno spermiogramma così terribile.<br />
<br />
Riguardo al varicocele sono in attesa di avere un quadro più completo, in modo che poi gli esperti valutino l'operazione o meno.<br />
<br />
Mi è stato detto di far fare alcuni esami anche alla mia partner, ma con quest' ultima, alla luce di queste problematiche, non ho avuto rapporti sessuali, neanche coperti, per cui mi sembra improbabile che lei possa avermi trasferito qualcosa o viceversa.<br />
<br />
Desidero comunque chiederle se, secondo lei, mi sto muovendo nella giusta direzione. Grazie
se mi è consentito desidero aggiornare sulla mia situazione.<br />
<br />
Come avevo già forse accennato, ho deciso di rivolgermi ad un centro di urologia e andrologia specializzato nel trattamento delle infertilità. Allo stato attuale, sono stato sottoposto a visita medica, ad ecodoppler scrotale, e a spermiogramma, questa volta però eseguito "in tempo reale" e con relativa indagine al microscopio.<br />
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La visita medica comprensivo di ecodoppler scrotale ha, solo in parte, confermato quello emerso dal precedente esame, e cioè un Varicocele di II-III grado ma unilaterale non bilaterale, tra l'altro evidenziabile solo durante la manovra di Valsalva. Riguardo la dolenzia al testicolo dx mi è stato detto che è in realtà una pubalgia che irradia il fastidio anche nella zona sottostante e vi è la presenza di una modesta epididimite al testicolo sempre dx.<br />
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Dallo spermiogramma non è emerso niente di diverso da quelli precedenti, e cioè un ridottissimo numero di spermatozoi, tra l'altro anormali, e con assenza completa di mobilità. Il nuovo dato che è emerso è che, già ad occhio, il liquido seminale è giallastro e ha un alto numero di batteri e granulociti (questi ultimi superiori addirittura agli spermatozoi) il che è indice di un infezione.<br />
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Mi è stato detto di fare il test Meares Stamey per capire il tipo di infezione e quale zona essa interessa e aspettare intanto il referto. Sono stato comunque tranquillizzato sul fatto che la cosa è risolvibile, anche se ho difficoltà comunque a capire come un infezione, per quanto importante possa essere, possa provocare uno spermiogramma così terribile.<br />
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Riguardo al varicocele sono in attesa di avere un quadro più completo, in modo che poi gli esperti valutino l'operazione o meno.<br />
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Mi è stato detto di far fare alcuni esami anche alla mia partner, ma con quest' ultima, alla luce di queste problematiche, non ho avuto rapporti sessuali, neanche coperti, per cui mi sembra improbabile che lei possa avermi trasferito qualcosa o viceversa.<br />
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Desidero comunque chiederle se, secondo lei, mi sto muovendo nella giusta direzione. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 3.7k visite dal 12/02/2017.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.