Disfunzione erettile, prostatite, ipertono anale
Salve,
da circa 4 anni soffro di una prostatite, in principio continua e batterica e successivamente a tempi alterni e riconosciuta come abatterica dagli specialisti del S. Giovanni di Roma (equipe D'Elia). In inziio ho fatto terapie antibiotiche (dopo spermiocolture e urinocolture) che però non facevano sempre effetto. Da due anni i risultati delle spermiocolture sono sempre negativi e pertanto all'occorrenza ho usato del Topster per alleviare gli stati di infiammazione ma ad oggi tendo a ricorrervi soltanto nei periodi in cui lo stress riaccende l'infiammazione in maniera più acuta. Ad ecografia prostatica dall'addome, la prostata è sembrata sempre regolare o leggermente più grande della norma (specialmente nei momenti di infiammazione).
Parallelamente alla prostatite, dal momento della prima comparsa, ho via via accusato un deficit erettile sempre maggiore. Ad oggi, non raggiungo MAI una erezione totale con durezza tale da garantire la penetrazione. Allo stesso tempo, riconosco di avere un ipertono anale considerevole (dovuto probabilmente a stress lavorativi); ipertono che in ogni caso NON incide sulla regolarità (vado in bagno regolarmente tutti i giorni con feci normali). Infine, se può rilevare ho un frenulo corto (che però non incide sulla capacità di scoprire il glande anche in fase di erezione, per quanto tiri un po').
Ho appena fatto una visita andrologica presso il Policlinico di Roma e sono stato visitato da una specializzanda giovanissima (purtroppo il medico non c'era), la quale prima ancora di visitarmi, e dopo un lungo colloquio, mi ha prescritto una marea di esami diagnostici:
ecodoppler prostatico transrettale
ecocolordoppler testicolare
ecocolordoppler dinamica penineo
analisi del sangue (testosterone totale, FSH, LH, prolattina, colesterolo totale, HDL, TSH).
Le mie domande sono:
– gli esami che devo fare sono tutti effettivamente necessari?
– sebbene tutti gli specialisti mi abbiano detto di no, è possibile che l'ipertono generi la disfunzione erettile? (a me sembra che quando c'è meno ipertono vada meglio, sebbene non sia mai totale)
– è possibile che vi sia una prostatite batterica non rilevabile nell'urinocoltura/spermiocoltura? (nel caso un tampone uretrale è soltanto una tortura inutile?)
Ho imparato a convivere con la prostatite (sono astemio, non fumo, non bevo caffè ed evito cibo piccante), tuttavia non ho intenzione di convivere con la disfunzione erettile, data l'età!
Si ringrazia
da circa 4 anni soffro di una prostatite, in principio continua e batterica e successivamente a tempi alterni e riconosciuta come abatterica dagli specialisti del S. Giovanni di Roma (equipe D'Elia). In inziio ho fatto terapie antibiotiche (dopo spermiocolture e urinocolture) che però non facevano sempre effetto. Da due anni i risultati delle spermiocolture sono sempre negativi e pertanto all'occorrenza ho usato del Topster per alleviare gli stati di infiammazione ma ad oggi tendo a ricorrervi soltanto nei periodi in cui lo stress riaccende l'infiammazione in maniera più acuta. Ad ecografia prostatica dall'addome, la prostata è sembrata sempre regolare o leggermente più grande della norma (specialmente nei momenti di infiammazione).
Parallelamente alla prostatite, dal momento della prima comparsa, ho via via accusato un deficit erettile sempre maggiore. Ad oggi, non raggiungo MAI una erezione totale con durezza tale da garantire la penetrazione. Allo stesso tempo, riconosco di avere un ipertono anale considerevole (dovuto probabilmente a stress lavorativi); ipertono che in ogni caso NON incide sulla regolarità (vado in bagno regolarmente tutti i giorni con feci normali). Infine, se può rilevare ho un frenulo corto (che però non incide sulla capacità di scoprire il glande anche in fase di erezione, per quanto tiri un po').
Ho appena fatto una visita andrologica presso il Policlinico di Roma e sono stato visitato da una specializzanda giovanissima (purtroppo il medico non c'era), la quale prima ancora di visitarmi, e dopo un lungo colloquio, mi ha prescritto una marea di esami diagnostici:
ecodoppler prostatico transrettale
ecocolordoppler testicolare
ecocolordoppler dinamica penineo
analisi del sangue (testosterone totale, FSH, LH, prolattina, colesterolo totale, HDL, TSH).
Le mie domande sono:
– gli esami che devo fare sono tutti effettivamente necessari?
– sebbene tutti gli specialisti mi abbiano detto di no, è possibile che l'ipertono generi la disfunzione erettile? (a me sembra che quando c'è meno ipertono vada meglio, sebbene non sia mai totale)
– è possibile che vi sia una prostatite batterica non rilevabile nell'urinocoltura/spermiocoltura? (nel caso un tampone uretrale è soltanto una tortura inutile?)
Ho imparato a convivere con la prostatite (sono astemio, non fumo, non bevo caffè ed evito cibo piccante), tuttavia non ho intenzione di convivere con la disfunzione erettile, data l'età!
Si ringrazia
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
A 27 anni la congestione infiammatoria pelvico prostatica può e deve essere risolta stabilmente ad evitare sia i problemi di disfunzione erettile sia i problemi di disfertilità. Probabilmente i suoi stati stressogeni hanno un ruolo significativo in tutta la vicenda (compreso il suo ipertono anale), ma la questione deve essere attentamente valutata. Gli esami prescritti sono corretti e non sono tutti quelli utili (mancano alcuni ormoni e nel quadro da lei descritto probabilmente sarà utile valutare lo stato metabolico-ossidativo e la funzione spermatica). La coltura utile per la presenza batterica prostatica è quella svolta sul secreto estratto al meato uretrale con specifico massaggio da parte dell'andrologo, per quanto poi il problema principale non sia la presenza batterica, ma lo stato disfunzionale infiammatorio. La questione fondamentale è che gli esami siano eseguiti con la massima contestualità possibile. L'andrologo potrà così avere un adeguato profilo della sua situazione e quindi svolgere la corretta valutazione.
[#2]
Ex utente
Gentile Dr. Rando,
La ringrazio per la risposta.
Mi perdoni, alcune cose non mi sono chiare:
– una congestione pelvico-prostatica è una semplice infiammazione prostatica o qualcosa di più/di diverso?
– la coltura su secreto estratto dal meato uretrale sarebbe la coltura del tampone uretrale fatta dopo un massaggio prostatico?
– infine, per quanto riguarda l'ecodopler penieno e testicolare, quanto è importante la preparazione del medico che lo esegue? Le spiego, in una struttura come il policlinico non è raro che ad eseguire queste operazioni siano specializzandi in assenza del medico. Vorrei capire se è un esame oggettivo o se è preferibile spendere qualcosa in più e recarsi in una struttura privata.
La ringrazio
La ringrazio per la risposta.
Mi perdoni, alcune cose non mi sono chiare:
– una congestione pelvico-prostatica è una semplice infiammazione prostatica o qualcosa di più/di diverso?
– la coltura su secreto estratto dal meato uretrale sarebbe la coltura del tampone uretrale fatta dopo un massaggio prostatico?
– infine, per quanto riguarda l'ecodopler penieno e testicolare, quanto è importante la preparazione del medico che lo esegue? Le spiego, in una struttura come il policlinico non è raro che ad eseguire queste operazioni siano specializzandi in assenza del medico. Vorrei capire se è un esame oggettivo o se è preferibile spendere qualcosa in più e recarsi in una struttura privata.
La ringrazio
[#3]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
La congestione infiammatoria pelvico-prostatica riguarda la condizione complessiva dell'area che non è mai caratterizzata dalle sole condizioni prostatiche, ma che è sempre integrata in diverse condizioni di squilibrio, tanto da non essere così importante la presenza batterica se è tale in limiti modesti. LA coltura del secreto si esegue sulle poche gocce del secreto che escono dal meato tramite massaggio prostatico. I due esami ecografici per avere un buon esito devono essere svolti con particolare attenzione e capacità di rilevare le modificazioni strutturali e lo stato vascolare con la fase doppler... non è detto che una struttura privata sia meglio... dipende prevalentemente dalla sensibilità del medico (meglio che sia un buon andrologo) che esegue l'esame.
[#4]
Ex utente
Salve,
ho fatto l'ecografia prostatica transrettale e il tampone successivamente a massaggio, che è risultato negativo (del resto, nonostante un profondo massaggio non è uscito liquido prostatico dal glande).
Vi chiederei cosa ne pensate dell'ecografia, che potete vedere qui (sono stati tolti riferimenti a dati personali):
http://docdro.id/BMnpxAi
Grazie
ho fatto l'ecografia prostatica transrettale e il tampone successivamente a massaggio, che è risultato negativo (del resto, nonostante un profondo massaggio non è uscito liquido prostatico dal glande).
Vi chiederei cosa ne pensate dell'ecografia, che potete vedere qui (sono stati tolti riferimenti a dati personali):
http://docdro.id/BMnpxAi
Grazie
[#5]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Per quanto le immagini non siano ben definite (sono sottoesposte o un poco sfuocate) e manchi la fase doppler, la ghiandola presenta diverse aree di disomogeneità che sono riferibili allo stato congestizio-infiammatorio e, vista la negatività della coltura, non è una condizione su base batterica . Ovviamente il dato va inquadrato nel contesto degli altri esami che sono necessari e della valutazione clinica e che ho citato nella prima risposta. Tutto ciò è compito dell'andrologo che la segue.
[#6]
Ex utente
Salve,
riporto gli esiti di ECOCOLORDOPPLER TESTICOLARE ed ECOGRAFIA PENIENA DINAMICA CON COLOR-DOPPLER.
Sapreste darmi delle indicazioni utili?
Ci possono essere interrelazioni con la prostatite?
Sconsigliereste l'assunzione di finasteride (MAI assunta finora).
Vista l'età (26 anni), è qualcosa di recuperabile?
ECOCOLORDOPPLER TESTICOLARE
***********************************
Nulla da segnalare di patologico a carico delle tuniche scrotali. Falda liquida nei limiti in entrambi gli emiscroti.
Testicolo DX:
Dimensioni 46mm x 27 mm x 21 mm (volume stimato: 11.5 ml);
Didimo in sede, ecostruttura omogenea, normoecogeno. Non evidenzia lesioni occupanti spazio.
Epididino in sede, ecostruttura finemente disomogenea come per esiti flogistici, dimensioni nei limiti della norma, a carico della testa minuta formazione cistica del diametro di 0.46 mm.
Testicolo SX:
Dimensioni 43 mm x 30 mm x 17 mm (volume stimato: 11.5 ml); Didimo in sede, ecostruttura omogenea, normoecogeno. Non evidenzia lesioni occupanti spazio.
Epididimo in sede, ecostruttura finemente disomogenea come per esiti flogistici, dimensioni nei limiti della norma.
A livello dell'albuginea in sede superiore si visualizza minuta calcificazione di 1.5 mm.
Ecocolor Doppler:
Vascolarizzazione intratesticolare nella norma bilateralmente.
A carico del plesso venoso pampiniforme sinistro, a livello peritesticolarescrotale, si visualizzano alcune ectasie di piccolo calibro che presentano breve reflusso durante la manovra di Valsava.
Conclusioni: didimi regolari, esiti di flogosi epididiamria, Varicocele sinistro di II/III grado.
---------------------------
ECOGRAFIA PENIENA DINAMICA (CON FARMACO)
**************************************************
L'esame ecografico del pene eseguito in condizioni di base, con pene flaccido, non dimostra alterazioni focali e i due corpi cavernosi appaiono simmetrici.
L'iniezione intracavernosa di 10mcg di prostalglandine (PGE1) dimostra dopo 10 minuti una risposta erettile di tipo 2 con distensione di entrambi i corpi cavernosi in maniera simmetrica.
Colo-Doppler:
Arteria cavernosa destra (Psv: 35.5 cm/sec. (vn>35cm/sec): arteria DOPPIA di calibro ridotta rispetto alla controlaterale, rettilinea, elicine emergenti ad angolo acuto.
Volumo telediastolico (EDV: 10.0 cm/sec. (vn<5cm/sec): persisistenza della fase diastolica.
Arteria cavernosa sinistra (Psv: 45.0 cm/sec. (vn>35cm/sec): arteria DOPPIA di calibro regolare, rettilinea, elicine emergenti ad angolo acuto.
Volume telediastolico (EDV: 13.0 cm/sec. (vn<5cm/sec): persisitenza della fase diastolica.
Conclusioni: ipoafflusso arterioso relativo destro in fase di buon persistenza diastolica.
riporto gli esiti di ECOCOLORDOPPLER TESTICOLARE ed ECOGRAFIA PENIENA DINAMICA CON COLOR-DOPPLER.
Sapreste darmi delle indicazioni utili?
Ci possono essere interrelazioni con la prostatite?
Sconsigliereste l'assunzione di finasteride (MAI assunta finora).
Vista l'età (26 anni), è qualcosa di recuperabile?
ECOCOLORDOPPLER TESTICOLARE
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Nulla da segnalare di patologico a carico delle tuniche scrotali. Falda liquida nei limiti in entrambi gli emiscroti.
Testicolo DX:
Dimensioni 46mm x 27 mm x 21 mm (volume stimato: 11.5 ml);
Didimo in sede, ecostruttura omogenea, normoecogeno. Non evidenzia lesioni occupanti spazio.
Epididino in sede, ecostruttura finemente disomogenea come per esiti flogistici, dimensioni nei limiti della norma, a carico della testa minuta formazione cistica del diametro di 0.46 mm.
Testicolo SX:
Dimensioni 43 mm x 30 mm x 17 mm (volume stimato: 11.5 ml); Didimo in sede, ecostruttura omogenea, normoecogeno. Non evidenzia lesioni occupanti spazio.
Epididimo in sede, ecostruttura finemente disomogenea come per esiti flogistici, dimensioni nei limiti della norma.
A livello dell'albuginea in sede superiore si visualizza minuta calcificazione di 1.5 mm.
Ecocolor Doppler:
Vascolarizzazione intratesticolare nella norma bilateralmente.
A carico del plesso venoso pampiniforme sinistro, a livello peritesticolarescrotale, si visualizzano alcune ectasie di piccolo calibro che presentano breve reflusso durante la manovra di Valsava.
Conclusioni: didimi regolari, esiti di flogosi epididiamria, Varicocele sinistro di II/III grado.
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ECOGRAFIA PENIENA DINAMICA (CON FARMACO)
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L'esame ecografico del pene eseguito in condizioni di base, con pene flaccido, non dimostra alterazioni focali e i due corpi cavernosi appaiono simmetrici.
L'iniezione intracavernosa di 10mcg di prostalglandine (PGE1) dimostra dopo 10 minuti una risposta erettile di tipo 2 con distensione di entrambi i corpi cavernosi in maniera simmetrica.
Colo-Doppler:
Arteria cavernosa destra (Psv: 35.5 cm/sec. (vn>35cm/sec): arteria DOPPIA di calibro ridotta rispetto alla controlaterale, rettilinea, elicine emergenti ad angolo acuto.
Volumo telediastolico (EDV: 10.0 cm/sec. (vn<5cm/sec): persisistenza della fase diastolica.
Arteria cavernosa sinistra (Psv: 45.0 cm/sec. (vn>35cm/sec): arteria DOPPIA di calibro regolare, rettilinea, elicine emergenti ad angolo acuto.
Volume telediastolico (EDV: 13.0 cm/sec. (vn<5cm/sec): persisitenza della fase diastolica.
Conclusioni: ipoafflusso arterioso relativo destro in fase di buon persistenza diastolica.
[#7]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Il quadro testicolare ecografico dimostra uno stato infiammatorio di medio-lungo periodo degli epididimi, condizione coerente con la presenza di una analoga congestione infiammatoria pelvico-prostatica, oltre al varicocele che tuttavia dalla descrizione sembra minore di quanto poi concluso. Il quadro penieno in fatto dimostra uno stato di normalità vascolare nelle due fasi con modificazioni compatibili con una condizione stressogena o di base o durante l'esame. Non va assunto nessun anti-androgeno che avrebbe solo effetti negativi sulla sua funzione genitale. Ora non resta che completare con i dovuti esami la situazione complessiva come già suggerito nella prima risposta. Poi con tutti i dati necessari sarà possibile attivare il corretto e utile percorso terapeutico che porterà a soluzione il problema.
[#8]
Ex utente
La ringrazio. Al momento mi mancano soltanto le analisi del sangue. Mi perdoni, avrei delle domande:
1. il fatto che vi sia una biforcazione dei vasi su entrambi i lati non è compromettente (la norma dovrebbe essere un vaso unico per lato mi diceva il medico che mi ha visitato)?
2. l'andrologo mi ha prescritto del cialis per due mesi, 1 giorno sì e uno no, per fare "palestra" ed "elacistizzare" i vasi. Sostiene che non ho molte chances finché avrò prostatite, che però non pensa possa passare dopo anni di cronicizzazione. Lei concorderebbe con tale opinione e soprattutto terapia? A me sembra un po' presto per iniziare col cialis alla mia età.
3. Infine, l'ipertono anale quanto può incidere sulla erezione? Nel caso, il mio medico di famiglia pensava a delle iniezioni di tossina botulinica in sede. Lei cosa ne pensa?
La ringrazio.
PS: Lei effettua visite solo a Milano? Grazie
1. il fatto che vi sia una biforcazione dei vasi su entrambi i lati non è compromettente (la norma dovrebbe essere un vaso unico per lato mi diceva il medico che mi ha visitato)?
2. l'andrologo mi ha prescritto del cialis per due mesi, 1 giorno sì e uno no, per fare "palestra" ed "elacistizzare" i vasi. Sostiene che non ho molte chances finché avrò prostatite, che però non pensa possa passare dopo anni di cronicizzazione. Lei concorderebbe con tale opinione e soprattutto terapia? A me sembra un po' presto per iniziare col cialis alla mia età.
3. Infine, l'ipertono anale quanto può incidere sulla erezione? Nel caso, il mio medico di famiglia pensava a delle iniezioni di tossina botulinica in sede. Lei cosa ne pensa?
La ringrazio.
PS: Lei effettua visite solo a Milano? Grazie
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Una biforcazione vascolare, purché ben funzionante non genera problemi ed è una possibile variante anatomica. Non concordo con la terapia a base di vasodilatatori, soprattutto alla sua età e in carenza di una adeguata analisi delle ragioni della congestione infiammatoria pelvico-prostatica che va definita nelle sue ragioni e risolta stabilmente. L'ipertono è con alta probabilità un effetto della congestione infiammatoria e si risolverà risolvendo questa... lasci perdere il botulino. Io visito solo a Milano.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5.6k visite dal 05/02/2017.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?