Forti e continui dolori al testicolo destro

Gentili medici, vi scrivo la mia esperienza affinchè possa essere utile a qualche lettore (non solo ai pazienti...).

Premetto che sono stato operato di ernia dx da bambino, di varicocele a sx qualche anno fa, quindi conosco molto bene i sintomi.

dopo qualche giorno di dolori forti mi sono recato presso il Policlinico Gemelli di Roma, al pronto soccorso, con dolori molto forti. Era il 9 ott quando il Dott Gulino Gaetano mi ha rimandato a casa con la prescrizione di un antidolorifico per "Dolore testicolare da sub-torsione risolta spontaneamente". Non mi ha fatto fare alcuna analisi, mi ha detto che in pochi giorni il dolore sarebbe passato.

Per qualche giorno l'antidolorifico fa il suo effetto, ma il problema rimane e anche il dolore, quindi il 19 ottobre in preda a dolori fortissimi torno al pronto soccorso del Gemelli, questa volta mi visita il Dott Papa Valerio. Mi fa fare un esame delle urine, un eco doppler al testicolo. Diagnosi: "Dolore scrotale destro". Mi cambia antidolorifico e mi aggiunge Ciporoxin 500 mg compresse. Consiglia visita dall'urologo. "Normale morfologia e dimensioni dei testicoli, senza significative differenze tra i lati. Struttura parenchimale omogenea, esente da alterazioni focali. Epididimi normali per morfologia e dimensioni, piccole cisti della testa dell'epididimo a dx. Non ispessimento delle borse scrotali. Modesto idrocele, maggiore a sx. Modesto varicolcele sx, da rivalutare in elezione. Regolare la vascolarizzazione testicolare bilateralmente, con normale rappresentazione dei segnali arteriosi e venosi. Nuovo controllo, al persistere della sintomatologia".

Nei giorni a seguire i dolori aumentano e diminuiscono, senza mai sparire. Ho problemi a muovermi in macchina, non posso camminare velocemente o fare uno scalino senza sentire dolore. L'urologo mi dice che non ho nessun problema (non ricordo il nome, erano passati circa altri 10 giorni) e dice che devo fare delle lastre alla schiena perchè secondo lui ho una ERNIA SULLE VERTEBRE LOMBARI. Non mi prescrive nulla per i dolori, dice di "vedere come va".

l' 11 nov in preda a forti dolori lascio il lavoro e vado al S. Carlo di Nancy, al pronto soccorso per via dei dolori insopportabili. La dott.sa Grieco Gabriella mi diagnostica "dolore inguinoscrotale Dx". mi prescrive flaminase e nimesulide per 5gg e riposo a letto. Ipotizza una pubalgia e mi prescrive la visita dall'ortopedico, emacroma e eco scrotale.

Emacroma: Solo 1 osservazione: modesta anisocitosi con lieve riduzione del volume delle emazie.

EC. Inguinale: nella regione inguinale DX si rinviene, ma solo occasionalmente, eseguendo sforzi di torchio addominale, la presenza di una piccolissima erniazione profonda di ansa intestinale, all'incirca all'altezza del terzo medio del canale inguinale, con hiatus di circa 4-6mm. Contiguo alla zona ove è rilevata la sacca erniaria si evidenzia un linfonodo aumentato di volume, a centro denso, di cm 1.2 (post-reattivo). Il didimo e òl'epididimo dx sono ecograficamente in ordine. Non si è ottenuta erniazione di ansie intestinali all'interno del sacco scrotale, neanche dopo ripetuti sforzi muscolari.

All'Ospedale San Carlo di Sora ,l'ortopedico mi diagnostica una sicura pubalgia inguinale, e mi prescrive delle fisioterapie (laser e radio ... non ricordo bene non ho il foglio...) riposo assoluto da attività sportive e kinesifisioterapia (10 sedute = 200€).

In questo momento non ho più dolori ai testicoli, avverto però molto bene l'ernia inguinale e una spece di "sassolino" -passatemi il termine- nell'addome. L'adduttore destro mi brucia se faccio passi laterali ripetutamente.

Non ho mai avuto febbre e difficoltà o bruciori nell'urinare.

Tra qualche giorno dovrò rifare le'cografia e poi vediamo come va ...

In conclusione ho un'ernia, un linfonodo ingrossato e una pubalgia.

Scrivo tutto questo perchè ho letto di post con casi simili che sono andati avanti MESI a fare sempre le stesse analisi senza risolvere il problema (o comunque una soluzione non è stata postata).

Concludo ringraziando chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui e dico ai medici: Capisco che il vostro lavoro è difficile. Capisco quanto ardua sia una diagnosi, con un caso di una minuscola ernia che esce solo sporadicamente e ... voglio capire tutto quello che volete, però in tutta questa storia voglio sottileare che sono stato un mese con dei dolori fortissimi, ho vissuto come un disabile, sono arrivato a dire "non ce la faccio più fate qualcosa, per favore qualunque cosa". Se un paziente viene da voi con dei forti dolori, per favore, non liquidatelo dicendo che NON HA NULLA, come hanno fatto i primi due signori del Gemelli (grazie!) perchè chiamare "nulla" dei dolori come quelli che ho avuto io è qualcosa che lascia presumere una scarsa umanità, ed è un grande peccato perchè tra l'altro medici bravi e attenti ai problemi dei pazienti in Italia ne abbiamo eccome... peccato...

Nella speranza che possa essere utile a qualcuno
Cordiali saluti
Bernardino
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro utente,prendo atto della definitiva diagnosi e,speriamo,della pronta guarigione.trovo di cattivo gusto l'aver indicato nomi di professionisti che,tralaltro,conosco e,so essere scrupolosi ed attenti.cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Egregio signore,
la colpa dei colleghi è di avere avuto a che fare con un diagnosi difficle, e non mi va ne per dritto ne per rovescio vedere nomi e cognomi come volgari malfattori.
Un paio li conosco personalmente ed a loro va tutta la mia immutata stima.
[#3]
Utente
Utente
Salve,
Innanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte e per gli auguri di pronta guarigione, che sono sempre graditi.

Non ci trovo nulla di male a fare nomi e cognomi, io mi assumo le responsabilità del mio lavoro quotidianamente e mi aspetto che chiunque faccia lo stesso, indipendentemente dalla professione esercitata.

Ho riportato fatti e diagnosi in buona fede cercando di essere preciso nelle descrizioni; il mio intento è quello di riportare un'esperienza che spero possa essere utile a qualcuno, non ho terzi fini di nessun genere.

Probabilmente i medici citati hanno centinaia di loro pazienti soddisfatti e sono medici di prim'ordine, io sono un caso isoltato e potrei essere uno su migliaia e sfortunatamente essere l'unico che scrive su questo forum.

Chiarisco anche che le mie sono solo sensazioni e quindi impressioni del tutto soggettive (per giuste o sbagliate che siano) ma la mia idea è che, per via di una sorta di routine ospedaliera, io sia stato liquidato senza che si sia tenuto minimanmente conto della reale entità della mia sofferenza, nonchè del mio disagio quotidiano.

Insisto: l'Italia é piena di ottimi medici, ne sono assolutamente convinto, ma a volte quel minimo di umanità è quello che potrebbe mancare ad un brillante medico per essere un po' più scrupoloso ed essere indicato con affetto e stima anche dai pazienti, oltre che dai colleghi.

Cordiali saluti
Bernardino
[#4]
Utente
Utente
Salve, dopo tanto tempo eccomi di nuovo...

Sono stato operato di ernia inguinale bilaterale presso l'ospedale S. Carlo di Nancy, a Roma. Intervento open eseguito con successo. Complicazioni post operatorie: nessuna. I tagli sono già quasi scomparsi, non ho più nessuno dei sintomi di ernia inginale.

Nonostante a Roma abbiamo subito la chiusura di 4 ospedali (vi lascio immaginare cosa è successo in quei giorni) il S. Carlo di Nancy ha funzionato ugualmente e ha mantenuto un ottimo livello di servizio, sia dei medici che degli infermieri (senza ombra di dubbio è un ospedale meno rinomato di altri ma è molto efficiente dal punto di vista qualitativo del personale).

Tuttavia la pubalgia, che c'è o non c'è a seconda di chi mi visita, è rimasta... o comunque:

- quando faccio un minimo di attività fisica sento rigidità e calore agli adduttori.
- in prossimità del taglio sinistro, poco più in basso sulla zona pubica, avverto un forte calore (c'era da prima dell'intervento).
- lato sinistro avverto ancora, a volte, dei bruciori e delle fitte di dolore, soprattutto quando guido la macchina e uso spesso la frizione (a Roma significa praticamente sempre, visto il traffico...)
- Avverto dei bruciori, a sinistra, per fortuna non molto forti, che mi ricordano molto quelli del varicocele, di cui fui operato qualche anno fa.

Il Dott Lupo, ortopedico e medico sportivo che mi ha visitato, mi ha consigliato 10 sedute di ipertermia, di cui 5 sono state già fatte con ottimi risultati, direi addirittura che una sola seduta di ipertermia mi ha dato risultati migliori di ben 10 applicazioni di laserterapia e ionoforesi!.

Il punto dove ho dolore, ancora, è all'altezza dell'inserzione delle gambe, zona pubica a livello muscolare. E' come se ci fosse un punto duro, quasi come un corpo estraneo. Da ecografie e risonza magnetica fatte a suo tempo non risulta nulla.

Ho ottenuto dei benefici da una visita dal Dott. Morandini (Personal Trainer - Riabilitazione funzionale) che è riuscito a sciogliere con dei massaggi questa specie di nodo duro e per un breve periodo di poche ore non si è sentito, ma poi tutto è tornato come prima.
Giovedi ho il secondo appuntamento...

Insomma a quanto pare la situazione è molto migliorata, ho ripreso ad andare a lavoro e quasi tutte le mie attività fisiche (con la dovuta calma) ma ancora non è finita.

Intanto ho aggiornato il mio vecchio post per un doveroso ringraziamento all'ospedale S. Carlo di Nancy a Roma, al Dott. Lupo pr la grande professionalità e scrupolosità dimostrata e al Dott. Pastore, uno dei pochi medici a Roma che gestisce un centro di ipertermia (che stranamente non mi pare sia una terapia medica conosciuta e praticata, nonostante nel mio caso abbia dato ottimi risultati nella cura delle infiammazioni che mi portavo dietro da ormai 6 mesi).

Se avete informazioni/suggerimenti sono qui, tanto ormai di visite ne ho fatte tante, una più una meno... e con l'occasione ringrazio anche tutti i medici che collaborano con questo sito, che considero un bene prezioso per tutti, pazienti e non.