Cisti peniena causa punti nesbit corporoplastica peniena
Buongiornoo a tutti
Circa due anni fa sono stato operato di corporoplastica secondo Nesbit con una buona risoluzione della curvatura. Quest'ultima era di tipo ventrale di circa 55/60 gradi. In questo momento il pene è dritto quindi mi riterrei soddisfatto se non fosse a causa dei ounti interni che sono rimasti invece sui corpi cavernosi del pene. questo mi causa spesso dei dolori tipo punture quando ci passo con le mani sopra impedendomi la masturbazione, figuriamoci la penetrazione durante il sesso. L'ultima volta che mi sono fatto male è successo invece l'irreperabile. Si è formato un granuloma delle dimensioni di una nocciola che non si è piu tolto. È durissimo al tatto e si è formato proprio in corrispondenza di uno dei punti che purtroppo ho ancora tuttora a distanza di due anni dall'intervento. Andando a controllo circa un mese fa dal chirurgo, ha detto che i punti non possono essere tolti perchè sono non riassorbibili. Per il granuloma, o cisti anche come l'ha chiamato lui, mi ha prenotato un intervento che andró a svolgere tra esattamente tre giorni. Purtroppo non mi ha dato molte informazioni, quindi mi rivolgo a voi sperando di avere delle risposte:
1) come mai i punti non possono essere rimossi?
2) l'anestesia in locale come avverre? Perchè il chirurgo ha detto che puo essere fatto anche in anestasia locale
3) nel caso riuscissero ad arrivare ai punti per togliere la cisti, potrebbero anche fare qualcosa sui punti? Non so, anche toglierli se possibile?
4) quanto potrebbe durare l'intervento piu o meno?
Grazie in anticipo per le risposte
Circa due anni fa sono stato operato di corporoplastica secondo Nesbit con una buona risoluzione della curvatura. Quest'ultima era di tipo ventrale di circa 55/60 gradi. In questo momento il pene è dritto quindi mi riterrei soddisfatto se non fosse a causa dei ounti interni che sono rimasti invece sui corpi cavernosi del pene. questo mi causa spesso dei dolori tipo punture quando ci passo con le mani sopra impedendomi la masturbazione, figuriamoci la penetrazione durante il sesso. L'ultima volta che mi sono fatto male è successo invece l'irreperabile. Si è formato un granuloma delle dimensioni di una nocciola che non si è piu tolto. È durissimo al tatto e si è formato proprio in corrispondenza di uno dei punti che purtroppo ho ancora tuttora a distanza di due anni dall'intervento. Andando a controllo circa un mese fa dal chirurgo, ha detto che i punti non possono essere tolti perchè sono non riassorbibili. Per il granuloma, o cisti anche come l'ha chiamato lui, mi ha prenotato un intervento che andró a svolgere tra esattamente tre giorni. Purtroppo non mi ha dato molte informazioni, quindi mi rivolgo a voi sperando di avere delle risposte:
1) come mai i punti non possono essere rimossi?
2) l'anestesia in locale come avverre? Perchè il chirurgo ha detto che puo essere fatto anche in anestasia locale
3) nel caso riuscissero ad arrivare ai punti per togliere la cisti, potrebbero anche fare qualcosa sui punti? Non so, anche toglierli se possibile?
4) quanto potrebbe durare l'intervento piu o meno?
Grazie in anticipo per le risposte
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
I punti interni sono quelli che tengono la la correzione della curvatura e quindi sono di tipo permanente. Se uno o più di essi hanno generato un problema come quello descritto sarà il chirurgo che deciderà in sede di correzione se sostituirli o se rimuovere solo la fibrosi e/o la ciste formatasi: è una situazione che non può essere decisa prima. L'anestetico locale viene iniettato o alla base del pene o nell'area da trattare o in entrambe: il chirurgo potrebbe decidere per una sedazione o meno da associare. Se ha proposto di agire con la sola anestesia locale, evidentemente ritiene che la correzione da effettuare sia di modesto grado e gestibile in tale modo. La durata dipenderà da come trova la situazione. Come vede sono tutte risposte che avrebbe dovuto ottenere dal chirurgo che l'ha visitata e che ha deciso nel merito e a lui deve chiedere tutte le precisazioni prima dell'intervento.
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per le risposte fornitemi. Le volevo chiedere ulteriormente una cosa. Dato che l'intervento che mi è stato effettuato due anni fa è di tipo Nesbit, sbaglio o quei punti che adesso sono rimasti lì, non hanno più senso di esistere? Perché documentandomi sull'intervento, Nesbit prevede il taglio dell'albuginea. Quindi i punti che sono rimasti dovrebbero essere quelli messi temporaneamente per mantenere le ferite chiuse tra i punti stessi. Dato che sono passati due anni, non crede che quei punti non mantengano più nulla ormai? Io credo che servivano solamente a tenere chiuse le ferite per i mesi successivi. Tutto questo poi trova conferma anche nel fatto che circa due settimane dopo l'intervento, uno di questi punti saltò. Provai infatti un dolore abbastanza forte momentaneamente, ma la curvatura non è assolutamente ritornata. Al momento infatti non sento più quel punto sotto le dita. Per questo credo che ormai quei punti possano essere tolti tranquillamente perché non hanno più uno scopo.
Volevo sapere quindi lei cosa ne pensava e se nella sua carriera le sono capitati casi del genere. Se sì, come è intervenuto?
Grazie mille
Volevo sapere quindi lei cosa ne pensava e se nella sua carriera le sono capitati casi del genere. Se sì, come è intervenuto?
Grazie mille
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
In realtà i punti non sulla albuginea non hanno solo lo scopo di favorire la chiusura della ferita, ma quello più fondamentale di tenere la trazione ed è per questo che sono punti permanenti. Infatti l'insuccesso chirurgico deriva proprio dal fatto che i punti non tengano: finché è uno può non accadere nulla di particolare, se fossero saltati tutti l'intervento doveva essere rifatto. Personalmente non ho eseguito tali interventi, ma ho seguito pazienti operati da altri e che non hanno avuto una problematica analoga alla sua, essendo nel tempo guariti perfettamente. Non credo che il problema abbia una importante consistenza (è nell'ordine delle cose che possa accadere) e credo che il chirurgo agirà nel miglior modo possibile per risolvere il nuovo problema ed evitare che possa ancora accadere.
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Utente
Ancora grazie mille per le risposte.
Quindi non esistono punti riassorbibili per la "trazione", perchè ovviamente se dovranno tenere la trazione, dovranno mantenerla per sempre, giusto?
Purtroppo dottore, le faccio tutte queste domande per capire meglio cosa potrà succedere. Mi accingo a questo nuovo intervento con un senso di sconsolatezza. Ho 24 anni e dopo aver risolto il problema congenito che avevo riguardo la curvatura e quindi l'impossibilità di penetrare, mi ritrovo a dovermi operare di nuovo per un banalissimo problema ai punti? Mi sembra tutto alquanto surreale.
Tra l'altro non si è parlato col dottore di nuovo di corporoplastica come la volta scorsa, ma semplicemente di rimozione della cisti...ho paura che mi venga tolta la cisti e che non mi venga risolto questo dannato problema dei punti. E tra due mesi sto di nuvo lì a fare un altro intervento...e io mi sono stancato. Questa è il terzo intervento che efettuo in due anni. Mi dica lei se è possibile una cosa del genere!
Secondo lei è possibile in fase di rimozione della cisti magari agire anche sui punti in qualche modo? Perchè comunque a differenza della corporoplastica questa volta si agisce dall'esterno senza fare il degloving...in anestesia locale probabilmente e senza catetere credo.
Grazie ancora
Quindi non esistono punti riassorbibili per la "trazione", perchè ovviamente se dovranno tenere la trazione, dovranno mantenerla per sempre, giusto?
Purtroppo dottore, le faccio tutte queste domande per capire meglio cosa potrà succedere. Mi accingo a questo nuovo intervento con un senso di sconsolatezza. Ho 24 anni e dopo aver risolto il problema congenito che avevo riguardo la curvatura e quindi l'impossibilità di penetrare, mi ritrovo a dovermi operare di nuovo per un banalissimo problema ai punti? Mi sembra tutto alquanto surreale.
Tra l'altro non si è parlato col dottore di nuovo di corporoplastica come la volta scorsa, ma semplicemente di rimozione della cisti...ho paura che mi venga tolta la cisti e che non mi venga risolto questo dannato problema dei punti. E tra due mesi sto di nuvo lì a fare un altro intervento...e io mi sono stancato. Questa è il terzo intervento che efettuo in due anni. Mi dica lei se è possibile una cosa del genere!
Secondo lei è possibile in fase di rimozione della cisti magari agire anche sui punti in qualche modo? Perchè comunque a differenza della corporoplastica questa volta si agisce dall'esterno senza fare il degloving...in anestesia locale probabilmente e senza catetere credo.
Grazie ancora
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Giusto... spiace sempre quando qualcosa non va per il verso giusto, ma l'importante è che possa essere posto rimedio. Poiché qui lei ha parlato di corpoplastica e dell'attuale rimozione del granuloma o ciste che sia... il terzo intervento riguarda sempre l'area genitale? Non posso dirle come agirà il chirurgo che peraltro sinché non vedrà in diretta la situazione non potrà prendere una decisione definitiva: evidentemente ritiene che basti un piccolo intervento di rimozione del granuloma, ma se fosse necessario altro lo potrà sapere solo in sede di intervento. Penso che un po' di cautela post-revisione chirurgica sarà indispensabile.
[#6]
Utente
innanzitutto grazie per l'interessamento del mio caso. Già solo parlarne con qualcuno che comunque capisce il problema è un sollievo per me. Visto che le interssa, le dico di più sulla mia storia chirurgica. Ho parlato di terzo intervento perchè la corporoplastica mi è stata praticata due volte...la prima volta aprirono con un degloving e invece di effettuare la corporoplastica nesbit (che poi hanno effettuato nel secondo intervento) hanno semplicemente effettuato una "lisi di aderenze periuretrali"...il chirurgo disse che era fermamente convinto che in erezione, senza queste aderenze il pene era dritto...inutile dirle che quando andai a verificare con i miei occhi nei messi a venire non avevano risolto assolutamente niente...un intervento di corporoplastica totalmente inutile. Il pene aveva la stessa identica curvatura di prima. Quindi praticamente con un intervento invasivo come quello, tra bruciore del catetere, tre giorni in ospedale, dolori di ogni tipo, non avevo risolto un ben niente...l'unica cosa che avevano risolto era il frenulo corto...ma non era neanche grazie a loro, ma grazie all'intervento in se perchè come sa per fare il degloving, il frenulo viene tagliato...
Due mesi dopo prenotai di nuovo l'intervento e questa volta prima di intervenire il chirurgo mi fece fare una prova in erezione con la prostaglandine per vedere con i suoi occhi la curvatura, perchè insisteva col fatto che la curvatura poteva essere dovuta ad una non completa erzione...cosa assolutamente non vera. Quindi ripeto tutto il casino della corporoplastica e questa volta finalmente mi risolvono oltre la curvatura anche la fimosi non serrata che avevo annessa. E su questo hanno fatto un bel lavoro e non posso lamentarmi. Peró ora inizia un altro problema, quello de punti. Capisce che ormai sono quasi tre anni che ci sto appresso e mi sono stancato sinceramente! Spero che come dice lei in fase di intervento il chirurgo non si limiti a togliere il granuloma ma cerchi di risolvere anche questo problema, che è poi stato la causa di tutto.
Poi una curiosità mia...ma come si decide quale anestesia scegliere? Per durata dell'intervento? Per complessità? Per età del paziente? Cioe non capisco quale è il motivo che fa preferire magari quella locale invece che quella spinale che magari quella generale.
Grazie ancora
Due mesi dopo prenotai di nuovo l'intervento e questa volta prima di intervenire il chirurgo mi fece fare una prova in erezione con la prostaglandine per vedere con i suoi occhi la curvatura, perchè insisteva col fatto che la curvatura poteva essere dovuta ad una non completa erzione...cosa assolutamente non vera. Quindi ripeto tutto il casino della corporoplastica e questa volta finalmente mi risolvono oltre la curvatura anche la fimosi non serrata che avevo annessa. E su questo hanno fatto un bel lavoro e non posso lamentarmi. Peró ora inizia un altro problema, quello de punti. Capisce che ormai sono quasi tre anni che ci sto appresso e mi sono stancato sinceramente! Spero che come dice lei in fase di intervento il chirurgo non si limiti a togliere il granuloma ma cerchi di risolvere anche questo problema, che è poi stato la causa di tutto.
Poi una curiosità mia...ma come si decide quale anestesia scegliere? Per durata dell'intervento? Per complessità? Per età del paziente? Cioe non capisco quale è il motivo che fa preferire magari quella locale invece che quella spinale che magari quella generale.
Grazie ancora
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Decisamente ha vissuto una situazione spiacevole e mi auguro che possa essere definitivamente risolta. La scelta tra anestesia locale e spinale o generale dipende dalla complessità dell'intervento e dallo stato emozionale del paziente. Anche di questo aspetto, se ha timori di reazioni emozionali inopportune, è bene che parli con il chirurgo. Per ora i mie migliori auguri.
[#8]
Utente
Grazie ancora per tutto. Comunque per l'anestesia ne ho parlato con l'anestesista che ha compilato la scheda. Le ho detto infatti che nei due interventi precedenti, con la spinale, mi hanno dovuto somministrare un sedativo perchè sono stato abbastanza agitato. Il fatto di non sentirmi le gambe mi ha messo ansia. Poi comunque stare fermo immobile in un lettino operatorio per quasi due ore senza poter muovere le gambe non è stato semplice. Appena ho sentito che per questo intervento c'è anche la possibilità di farlo in locale, non ci ho pensato due volte a scegliere quest'ultima opzione. Pero come ha detto anche lei purtroppo ci si regola al momento da quanto ho capito. Speriamo bene e che sia l'ultima volta che entro in quel reparto che ormai conosco a memoria...
Grazie ancora di tutto
Grazie ancora di tutto
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.2k visite dal 13/01/2017.
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