Postumi prostatite?
Buongiorno, circa un anno fa ho avvertito uno strano stato di malessere, causato da una infiammazione alle vie urinarie, ho fatto una visita dal mio medico curante e successivamente mi ha consigliato di andare da un urologo, il quale dopo una visita urologica, ed ecografia alla vescica e alla prostata, mi ha prescritto di fare l'urinocoltura e spermeocultura con antibiogramma ed esame del PSA. Gli esami hanno evidenziato il PSA nella norma, la spermeocultura negativa e l'urinocoltura ha evidenziato un infezione di Klebsiella, quindi mi ha prescritto un trattamento antibiotico mirato (LEVOXICINA) per 15 gg, supposte Topster, e degli integratori per la prostata. Alla fine del periodo di cura ripetendo l'urinocoltura è risultata negativa e la situaziine generale si era quasi normalizzata, l'unica cosa, che ancora a tutt'oggi persiste, è che durante la prima fase della prostatite, non so per quale causa, ne cronologicamente quanto imputarla, mi è comparso un arrossamento allo scroto (senza prurito ne particolari fastidio o dolori) fatto presente all'orologio la situazione è dopo una visita generale ai testicoli, secondo lui la problematica era di tipo dermatologico.Quindi mi rivolgo al dermatologo che mi prescrive una cura a base di pomata e delle pillole antimicotiche, ma dopo circa 20 30 gg di cura la situazione risulta invariata. Contatto quindi un altro dermatologo che mi prescrive un'altra cura con delle pillole (Efracea) una pomata auto uso topico e un integratore, ma dopo circa un mese di cura la situazione rimane la stessa, anzi con il passare del tempo l'arrossamento compare a tratti anche nel pene (sulla pelle del pene interno ed esterno) e da un po di tempo avverto tutta un altra serie di sintomi che non riesco a capire se sono correlati o meno, tipo:
certe volte un fastidio zona tra pene e ano, soprattutto da seduto;
Sensazione di non svuotamento della vescica, soprattutto dopo aver defecato e a volte difficoltà ad urinarie quando ho anche lo stimolo a defecare; (di rado)
Senzazione di brucire lungo il canale del pene dopo aver eiaculato e arrossamento rosario del glande, che dura per un po di tempo e poi piano piano svanisce;
Credo che le due cose, arrossamento dello scroto e del glande ( e pene a volte) e gli altri sintomi non siano correlati, ma dopo ormai un'antologia dalla comparsa e assunzione di farmaci di vario genere non ne sono venuto a capo e la cosa sta diventando sempre più fastidiosa sia nei rapporti sessuali sia nella quotidianità, c'è qualcuno che possa aiutarmi a capire e a risolvere il problema? Grazie 1000
certe volte un fastidio zona tra pene e ano, soprattutto da seduto;
Sensazione di non svuotamento della vescica, soprattutto dopo aver defecato e a volte difficoltà ad urinarie quando ho anche lo stimolo a defecare; (di rado)
Senzazione di brucire lungo il canale del pene dopo aver eiaculato e arrossamento rosario del glande, che dura per un po di tempo e poi piano piano svanisce;
Credo che le due cose, arrossamento dello scroto e del glande ( e pene a volte) e gli altri sintomi non siano correlati, ma dopo ormai un'antologia dalla comparsa e assunzione di farmaci di vario genere non ne sono venuto a capo e la cosa sta diventando sempre più fastidiosa sia nei rapporti sessuali sia nella quotidianità, c'è qualcuno che possa aiutarmi a capire e a risolvere il problema? Grazie 1000
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Il quadro di fondo può essere connesso ad una discreta congestione infiammatoria pelvico-prostatica (anche l'arrossamento perineo-scroto-penieno a questa potrebbe essere connesso quale manifestazione esterna, soprattutto visto che la terapia antimicotica non ha prodotto alcun risultato utile). Tale quadro non necessariamente è dettato dalla presenza batterica che spesso è assente e non ha comunque alcun ruolo. Vista l'età e il sovrappeso penso che la questione debba essere valutata dall'andrologo con più ampio respiro sul fronte metabolico-ossidativo e completando le valutazioni funzionali delle componenti genitali.
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta,
quindi mi sembra di capire che il problema non è tanto di natura dermatologica, (anche perché come detto prima dopo l'abbondante e svariato uso di farmaci non ho mai visto neanche un bagliore di miglioramento), ma bensì di natura infiammatoria pelvico - prostatica., e credo che possa essere possibile, in quanto nei periodi in cui non avverto o non ho avvertito alcuni dei problemi specificati prima, l'arrossamento è più attenuato anche se non scomparso completamente. Relativamente al sovrappeso, in realtà io non sono poi così in sovrappeso, in quanto sono di corporatura robusta e pratico costantemente sport, quindi non penso questo possa influire.
Quindi quando lei dice che la situazione dovrà essere analizzata dall'andrologo con più ampio respiro sul fronte metabolico-ossidativo e completando le valutazioni funzionali delle componenti genitali, cosa intende di preciso? su cosa dobbiamo andare ad indagare più approfonditamente? ( 'infiammazione prostatica e pelvica?) se si quali esami mi consiglierebbe? (no per non avere fiducia al mio urologo, ma l'ultima volta lui mi ha rimandato al dermatologo, e non vorrei continuare a fare avanti e indietro fra i due specialisti e re- imbottirmi di farmaci senza concludere nulla).
Considerato che dovrei ritornare dal dermatologo per la visita di controllo (in questo caso negativa), cosa mi consiglia lei di posticipare un pò il controllo e prima consultare l'Urologo?
Grazie 1000.
quindi mi sembra di capire che il problema non è tanto di natura dermatologica, (anche perché come detto prima dopo l'abbondante e svariato uso di farmaci non ho mai visto neanche un bagliore di miglioramento), ma bensì di natura infiammatoria pelvico - prostatica., e credo che possa essere possibile, in quanto nei periodi in cui non avverto o non ho avvertito alcuni dei problemi specificati prima, l'arrossamento è più attenuato anche se non scomparso completamente. Relativamente al sovrappeso, in realtà io non sono poi così in sovrappeso, in quanto sono di corporatura robusta e pratico costantemente sport, quindi non penso questo possa influire.
Quindi quando lei dice che la situazione dovrà essere analizzata dall'andrologo con più ampio respiro sul fronte metabolico-ossidativo e completando le valutazioni funzionali delle componenti genitali, cosa intende di preciso? su cosa dobbiamo andare ad indagare più approfonditamente? ( 'infiammazione prostatica e pelvica?) se si quali esami mi consiglierebbe? (no per non avere fiducia al mio urologo, ma l'ultima volta lui mi ha rimandato al dermatologo, e non vorrei continuare a fare avanti e indietro fra i due specialisti e re- imbottirmi di farmaci senza concludere nulla).
Considerato che dovrei ritornare dal dermatologo per la visita di controllo (in questo caso negativa), cosa mi consiglia lei di posticipare un pò il controllo e prima consultare l'Urologo?
Grazie 1000.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
L'andrologo che sceglierà (non è più questione di tipo dermatologico o urologico) potrà definire le indagini necessarie sul quadro metabolico-ossidativo (profilo lipidico base e degli acidi grassi, rapporto glucosio/insulina, radicali liberi e riserva antiossidante, ecc.) e genitale (ecografie con fase doppler, spermiogramma e analisi spermatica, coltura del secreto prostatico, eventuale profilo ormonale). Fatte con contestualità le valutazioni potrà essere in grado di definire le ragioni e quindi attivare una utile terapia ricostitutiva.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Non sono la stessa cosa: l'andrologo dovrebbe avere competenze integrate tra le componenti genitali e gli aspetti metabolici, ossidativi, immunitari, endocrini comportamentali in modo da poter gestire la complessità delle disfunzioni spesso solo apparentemente confinate nelle componenti genitali stesse.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 11/01/2017.
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