Forte sensibilità glande

Qualche anno fa ho avuto una uretrite ed ancora ad oggi mi porto dietro una elevata sensibilità del glande ed in alcuni casi se lo tocco anche un po' di dolore. Fatto presente a diverso medici, ma la cosa non è stata mai presa seriamente . A chi mi devo rivolgere? Come posso risolveee questo problema che a volte mi comporta eiaculazione precoce? Pure la punta come la tocco provoca dolore.
Grazie.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore il suo problema può essere infiammazione o psicologico. Non sempre è facile trovare bravi colleghi. Provi al dipartimento Ulrico bracci di urologia dell Umberto I di Roma
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Sinceramente ho un po' mollato l'idea di girare per medici in quanto sto meglio però ogni tanto arrivano queste ricadute...purtroppo il fatto che nessuno mi ha risolto definitivamente il problema mi ha fatto perdere un po' le speranze. Poi non so bene a chi rivolgermi di più. Andrologo oppure dermatologo venereologo? Quale è più indicato? Feci diversi controlli ma non risultarono infezioni nonostante ho avuto negli anni passati una uretrite con conseguente prostatite. Ho fatto diverse cure di antibiotici. Qualche volta il glande si fa rosso... vorrei riprovarci ma dopo diverso tempo si risolverà?
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Una domanda importante: lei è circonciso ho ha tutto il prepuzio e se sì, questo copre tutto il glande? Ove ciò sia è possibile che lo stato infiammatorio locale derivi dalla persistente copertura e forse dall'eccesso di uso di detergenti. Poi l'ipersensibilità del glande può derivare come effetto riflesso, dalla congestione infiammatoria pelvico-prostatica e considerato il suo pregresso, ciò è possibile. Occorre che un andrologo svolga i dovuti accertamenti con gli esami necessari e con contestualità. Solo così potrà avere le utili risposte.
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Non sono circonciso. Comunque il glande si scopre tutto ma la pelle non scorre fino dietro. Si ma le infiammazioni sono iniziate solo in seguito a quellevento. Brucia il glande, il testicolo, alcune volte la parte dx del linguine è leggermente dietro l'ano. Il problema è che non vorrei perdere altro tempo per sentirmi dire non hai niente. Il glande presenta tipo puntini rossi( ambra il sangue forse dovuto allinfiammzazione). In questi gg mi sta dando particolarmente fastidio. Credetemi che quando il problema non si risolve poi è dura continuare a credere che ci sia una cura definitiva. Grazie.
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Non voglio essere pessimista ma noto che chi ha questi problemi alla fine non riesce mai a risolverli o quasi....
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Per quanto descrive anche ora, è presente uno stato infiammatorio del glande che può essere legato al prepuzio, per quanto lei lo possa retrarre (non completamente pare di comprendere e quindi con possibili ristagni sotto il glande stesso). A ciò è possibile l'associazione, come detto, della congestione infiammatoria pelvico-prostatica che probabilmente fu la causa prima (non l'uretrite) della sequela dei suoi problemi. Ribadisco che la soluzione definitiva può arrivare solo da una rivalutazione molto attenta del quadro locale e complessivo e da una adeguata terapia integrata che potrebbe anche prevedere la circoncisione. Affronti per bene tutta la questione con un buon andrologo.
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Ok la ringrazio. Le faccio una domanda: si può risolvere dopo diverso tempo? Possono dei virus causare tutto ciò è tramite tampone ed esami urine e spermatici non essere individuati? I vari esami quali tampone, culturali ... etc etc sono attendibili? Potrebbero risultare negativi anche se ci fossero dei batteri presenti? Scusate ma ho una grande confusione... non so più cosa pensare...
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Certamente is può risolvere anche dopo diverso tempo, per quanto possa essere necessario un tempo più lungo, ma bisogna affrontare i differenti aspetti e non cercare di tamponare solo il sintomo. Una coltura ben eseguita rileva la presenza batterica, mentre per quella virale occorrono esami più sofisticati tipo la PCR. Ovviamente dipende poi se si raccoglie il campione utile. Una buona parte dei processi infiammatori non sono generati dalla presenza batterica o virale, ma da squilibri di altro genere quali quello metabolico, ossidativo, endrocrino, immunitario... a volte senza tralasciare gli stati di forte stress che quelli indeboliscono.
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Grz di tutto per le risposte . Proverò con un andrologo sperando di trovare la persona in grado di risolvermi il problema. Grz ancora.
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Lei ha scritto: "vviamente dipende poi se si raccoglie il campione utile. " quindi potrebbe verificarsi che non sempre vengano rilevati batteri se pur ci sono?
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Ci sono due aspetti. Il primo è che il campione sia raccolto in modo adeguato. Il secondo che si esegua la coltura utile, ovvero l'urina per la via urinaria, lo sperma per la via spermatica completa, il secreto prostatico per la prostata, il tampone uretrale per l'uretra, ecc. Ove si vogliano eseguire tutti, nella sequenza corretta ad evitare il più possibile sovrapposizioni. Infine per ciascun tipo di campione ci sono dei livelli standard di significatività della presenza batterica che rendono la coltura positiva o negativa o dubbia: starà all'andrologo o urologo chiedere che vengano comunque segnalati anche se sotto tale livello, ove lo ritenga necessario.
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Era da diverso tempo che non accusavo dolori così forti... bisognerebbe capire cosa li ha scatenati. Ma io non riesco a capire se è più indicato un andrologo oppure un dermatologo/venereologo.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Certamente un andrologo che riprenda in mano la sua situazione ed esegua le necessarie e utili valutazioni, come già detto.
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Dopo diversi anni che ho questo problema è mai risolto la paura di non risolvere c'è. Oltretutto c'è sempre paura di avere una infezione... o comunque è peostatite come mi fu diagnosticata tempo indietro... per diverso tempo sono stato abbastanza bene... ed ora di nuovo come prima .
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Comprendo bene i suoi timori, ma non esiste altra strada che riprendere in mano la situazione, rivedere la storia e quanto è stato fatto o non fatto per la definizione del problema e come percorsi terapeutici, eseguire quanto necessario come già detto e infine definire un utile percorso terapeutico. La probabilità che alla base di tutta la vicenda ci sia una responsabilità prostatica e una prepuziale è discreta... che poi sussistano altre questioni è da vedere. Forse non sarà né semplice né di breve periodo, ma si può fare.
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La cosa strana che me lo fa per qualche gg e poi si calma. Già oggi va meglio e poi rimangono solo dei lievi disturbi.... infezioni che si riaccendono ma poi il corpo reagisce? Infiammazioni improvvise? Non so...
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Questi alti e bassi possono dipendere da diversi fattori, diversi dei quali sono valutabili con gli opportuni esami. Proprio per questo è meglio che segua le indicazioni già date.
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Certo, sicuro fossero una visita. Ma quali potrebbero essere o fattori?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Se legge il mio primo post lo vede.
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Penserei più infiammatorio vista la precedente uretrite con prostatite. Però non sono il medico... ma la cosa strana è che se viene risolta non dovrebbe più ripresentarsi il problema, invece si ripresenta... seppure meno forte. Buona giornata. Scusate la continua insistenza nel chiedere...
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Tutto si riassume nella mia prima risposta veda lei quello che vuole fare