Peso sul pube e ai testicoli
Buongiorno, tutti i miei disturbi sono cominciati un anno e mezzo fa, quando ho contratto una semplice candida, curata con antibiotici e pomate. Da quel momento ho cominciato ad avvertire disturbi mai avvertiti prima. In pratica da quel momento non ho quasi piu' un'eiaculazione normale a spruzzo, ma a goccia, quasi dopo "spremitura". Mentre prima potevo stare diverse settimane in astinenza (senza eiaculazione), da quel momento, anche solo dopo pochissimi giorni, sento un peso sul pube e un grosso fastidio ai testicoli e come un bisogno di sfogarmi ad ogni costo, il che è molto sgradevole e condizionante. E anche per quanto riguarda le eiaculazioni notturne faccio molta fatica, infatti a differenza di prima non riesco mai a liberarmi, o mi sveglio prima o avverto un'eiaculazione misera senza fuoriuscita di sperma o quasi. Insomma da profano mi pare che il problema del peso e dolore ai testicoli sia dovuto al fatto che non riesco piu' ad avere un'eiaculazione realmente liberatoria e soddisfacente, quasi che ci sia qualcosa che lo impedisce, non so se a livello di spinta o per ostruzione. L'urologo/andrologo dice che puo' essere causato da una prostatite acuta non batterica (ora non ci sono piu' batteri), in un primo momento mi ha assicurato che sarei tornato come prima, poi ha minimizzato la cosa e mi ha dato soltanto una cura a base di Ferprost forte per un mese e poi Permixon, che pero' a distanza di diversi mesi non mi ha dato nessun beneficio. Gli esami fatti nel corso di quest'anno hanno dato esito negativo, spermocultura, urinocultura, PSA, uroflussometria ed ecografia apparato urinario. Non so piu' come venirne a capo. Oltretutto ultimamente sento anche dolori al testicolo sinistro, non so se per l stessa causa. La cosa per me è realmente fastidiosa e la vorrei risolvere. Grazie
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
La sua descrizione coincide con una congestione infiammatoria pelvico-prostatica, magari estesa ad una epididimite, e mi sembra che ci siano state molto minimizzazioni. Le ragioni di tale quadro possono essere di tipo metabolico-ossidativo, endocrino, immunitario, stressogeno, genitale specifico e tutte vanno adeguatamente valutate con i dovuti esami di cui quelli eseguiti sono solo alcuni. L'andrologo dovrà verificare le diverse ragioni, magari non ultimo lo stile di vita, e con quanto potrà rilevare potrà attivare l'utile percorso terapeutico.
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Utente
La ringrazio moltissimo e seguiro' senz'altro il suo consiglio. Solo 2 brevi domande 1) dal momento che prima stavo bene, lei pensa che quella candida sia stato l'effetto scatenante di tutti i disturbi ? 2) il disturbo per la sua esperienza tende a peggiorare o tende o puo' essere agevolmente risolto? Grazie ancora e tanti auguri di buon fine e inizio anno
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Non credo che la candida, ammesso che tale fosse e che sia stata rilevata con specifica coltura, sia stata la causa scatenante dei problemi attuali. La soluzione del problema non passa attraverso l'attenuazione del sintomo, ma attraverso la soluzione stabile delle ragioni del problema; la soluzione deriva dal riequilibrio funzionale e può richiedere diversi mesi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 29/12/2016.
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