Dolore dopo eiaculazione
spettabili dottori di medicitalia
ho 43 anni e ultimamente, da circa un anno, riscontro che dopo il rapporto sessuale avverto una senzazione di dolore e pesantezza e uno stimolo come se volessi evacuare le feci. la senzazione di dolore e fastidio e' localizzata verso il perineo e a volte verso il testicolo sinistro che scompare dopo circa una decina di minuti dopo l'eiaculazione.
durante il rapporto non avverto nessun dolore.
tale dolore non lo avverto sempre, quindi non so a cosa collegarlo, pero' succede spesso e la sensazione e' come se non mi fossi svuotato.
non ho rapporti sessuali regolari, in media uno ogni mese, a causa di stress e stanchezza eccessiva per il mio lavoro che mi distoglie da questi pensieri.
non ho problemi urinari di minzione, nel senso che vado regolarmente e non ho alcun problema a trattenerla nel caso non posso andare in bagno.
la notte mi capita raramente di andare in bagno e se mi capita vado una volta sola verso le tre.
certo di un vostro cortese riscontro porgo distinti saluti
ho 43 anni e ultimamente, da circa un anno, riscontro che dopo il rapporto sessuale avverto una senzazione di dolore e pesantezza e uno stimolo come se volessi evacuare le feci. la senzazione di dolore e fastidio e' localizzata verso il perineo e a volte verso il testicolo sinistro che scompare dopo circa una decina di minuti dopo l'eiaculazione.
durante il rapporto non avverto nessun dolore.
tale dolore non lo avverto sempre, quindi non so a cosa collegarlo, pero' succede spesso e la sensazione e' come se non mi fossi svuotato.
non ho rapporti sessuali regolari, in media uno ogni mese, a causa di stress e stanchezza eccessiva per il mio lavoro che mi distoglie da questi pensieri.
non ho problemi urinari di minzione, nel senso che vado regolarmente e non ho alcun problema a trattenerla nel caso non posso andare in bagno.
la notte mi capita raramente di andare in bagno e se mi capita vado una volta sola verso le tre.
certo di un vostro cortese riscontro porgo distinti saluti
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Il sintomo è connesso ad una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che merita di essere accuratamente valutata da un andrologo con i dovuti esami e, al minimo, con una ecografia doppler pelvico-prostatica e scroto-testicolare, con uno spermiogramma ed eventualmente una coltura del secreto prostatico. Sulla base dei risultati di questi esami l'andrologo poi deciderà come agire in termini di ulteriori passi diagnostici o di terapia.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
No, almeno in prima battuta. Non è detto che siano in gioco dei batteri e che comunque siano a livello tale da richiedere un antibiotico. La qualità dello sperma che descrive è compatibile con la congestione infiammatoria pelvico-prostatica. Come detto, prima le valutazioni adeguate e poi la terapia.
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Una contrazione del volume dell eiaculato non è diagnostico tenga presente che le ho detto che c entrano a volte problemi ansiosi quindi intanto faccia una diagnosi, basta la clinica le ecografia e gli esami sempre in seconda battuta. Personalmente ho sempre tanti dubbi sulla ubiquità delle infiammazioni spesso più presenti quando gli esami sono a pagamento. Ita dixit
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Come ha sottolineato il Dr. Cavallini, prima di tutto occorre una diagnosi da parte dell'andrologo che definisca per bene clinicamente il problema e che decida nel merito sugli esami di prima battuta. Solo su queste basi poi l'andrologo potrà decidere, discutendone con lei.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.2k visite dal 29/12/2016.
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