Varicocele e sterilità

Buonasera, scrivo per avere qualche informazione circa le mie condizioni nell'attesa di vedere un urologo. Settimana scorsa, dopo mesi di fastidi e pesantezza testicolare ho effettuato un ecografia scrotale durante la quale mi è stato diagnosticato un varicocele bilaterale rispettivamente di II° e III°. Il medico mi ha quindi invitato ad eseguire uno spermiogramma ed una visita urologica. La mattina del 22 Dicembre scorso ho fatto l'esame prescritto ed i risultati sono stati terribili. L'esito è di sterilità con un indice di fertilità dello 0.7%, mobilità dopo due ore dello 0%, nemaspermi 1 Migl/ml. La visita urologica è prevista per il 28 Dicembre. Cosa devo aspettarmi? Sicuramente si dovrà intervenire chirurgicamente, ma ho qualche possibilità di ripresa? C'è qualche speranza? Il varicocele solamente può essere così determinante nella fertilità di un uomo o i risultati possono essere dovuti ad altro? Quale potrebbe essere la via da seguire? Vi ringrazio in anticipo per le risposte che vorrete darmi.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Il varicocele bilaterale ha certamente un ruolo importante nella costituzione di una disfertilità anche grave per sofferenza dei testicoli, come sembra essere la sua, per quanto per darle un adeguato parere è necessario vedere tutti i dati, compreso il tempo di astinenza in ore e la sede della raccolta dello sperma. Il varicocele genera anche un consistente stato ossidativo che è quello che danneggia gli spermatozoi e soprattutto il loro DNA. Non è detto tuttavia che sia il solo responsabile del suo quadro. Potrebbero concorrere condizioni infiammatorio-congestizie pelvico-prostatiche, metaboliche, endocrine, immunitarie. Tutti aspetti da valutare con cura e con i dovuti esami eseguiti con la massima contestualità al fine di programmare sia l'intervento bilaterale (non ha senso correggere un solo lato) che il percorso terapeutico ricostitutivo che richiederà non meno di un anno dalla guarigione chirurgica. I controlli sulla evoluzione andranno svolti ogni 6 mesi e mai con intervalli minori che non avrebbero senso in quanto la nuova generazione di spermatozoi compare nello sperma non prima di 90 giorni. Meglio che si rivolga ad un andrologo che è meglio in grado di valutare e gestire l'insieme delle questioni.
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Utente
Utente
Grazie mille dott. Rando mi permetto di farle qualche altra domanda. Quando dice "percorso terapeutico ricostitutivo" intende dire che i valori del mio spermiogramma hanno una reale possibilità di migliorare? L'intervento bilaterale è effettuato in anestesia generale?
Per quanto riguarda l'esame non so indicarle con precisione le ore di astinenza ma sicurmanete non meno di 5 giorni. Per quanto riguarda la sede dell'esame diciamo che sono stato in un laboratorio "anonimo" e confrontando il mio referto con quelli che si trovano sul web, il mio sembra piuttosto carente (se vuole riporto i risultati completi), questo però non toglie che il risultato sia abbastanza netto quindi non so quanto vale la pena sperare in un errore...
L'urologo al quale mi sto rivolgendo è specializzato in andrologia.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Per giudicare lo spermiogramma, per quanto disastroso sia, devo vedere i valori: comunque oltre i 5 giorni è un tempo molto lungo che, per quanto magari non cambi molto, sicuramente peggiora i dati e non mette in condizioni di fare valutazioni corrette. Il tempo corretto deve essere tra le 48 e le 72 ore (servono le ore esatte) e la raccolta deve avvenire con almeno 10 minuti di stimolo e presso il laboratorio che deve avere cura di tenere lo sperma a 37°C per la liquefazione. Dopodiché la lettura deve essere fatta tra i 30 e i 60 minuti dall'ejaculazione. Quindi in ogni caso è da rifare, sia per la non corretta astinenza sia per avere una conferma del quadro. Quando l'andrologo avrà in mano tutti i dati relativi agli esami citati nella precedente risposta (ripeto che tutti gli esami devono essere eseguiti con la massima contestualità altrimenti non si riesce a definire nulla), allora si potrà decidere nel merito di un possibile recupero con una adeguata terapia che evidentemente dovrà vedere anche la correzione chirurgica bilaterale del varicocele. In linea di massima l'intervento viene eseguito in anestesia generale, ma dipende dalle scelte del chirurgo.
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Utente
Utente
L'addetta del laboratorio mi ha raccomandato un'astinenza di "almeno 5 giorni", questo mi fa capire che non sono stato in un buon laboratorio... Riporto di seguito i valori dello spermiogramma:
CARATTERI CHIMICO-FISICI
Aspetto: Omogeneo (lattiginoso)
Colore: Incolore (biancastro)
Reazione: Alcalina (alcalina)
Odore: Sui generis (sui generis)
Viscosità: Normale (normale)
Volume: 3ml (2-10)
Nemaspermi: 1,00* Migl/ml (50-200)
Emazie: Assenti n/c.m. (0-2)
Leucociti: 4-6 per c.m. n/c.m. (0-4)
Cellule epitaliali: 1-2 in qualche c.m. n/c.m. (0-6)
MOBILITA' DOPO 2 ORE
Elementi mobili: 0* % (50-80)
Elementi immobili: 100* % (0-40)
CONFORMAZIONE NEMASPERMI
Forme normali: 80 % (80-90)
Forme anomale: 20% (0-20)
Indice di fertilità: 0.7* % (50-80)
Giudizio: Sterile (fertile)

La ringrazio ancora per la disponibilità
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Al di là della concentrazione che non si capisce se è 1 milione /ml (o 1000 per microlitro che è la stessa cosa) o se è 1000/ml che è come non averne, non è determinato il pH (reazione alcanina significa poco o nulla, visto che lo sperma è sempre alcalino, poi dipende da quanto), c'è una determinazione delle forme normali che non è attendibile (80% è un valore molto alto che si registra solo in condizioni di ottima funzionalità testicolare... e questo non sembra il caso) anche perché non è compatibile con la totale immobilità degli spermatozoi (il solo fatto che siano immobili al 100% avrebbe dovuto fornire una altissima percentuale di alterazione morfologica). Come vede di motivi per rifare l'esame prima di qualsiasi altra decisione ce ne sono molti.
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Utente
Utente
La ringrazio di vero cuore per la disponibilità dott. Rando. Spero di avere presto un quadro più chiaro della mia situazione dopo un ulteriore spermiogramma e la visita dallo specialista.
Le auguro buone feste.
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Utente
Utente
Torno a scrivere dopo aver fatto la visita andrologica.
Il medico dove avermi visitato e fatto un'ecografia ed un ecodoppler testicolare mi ha diagnosticato un varicocele tra II e III grado al testicolo sinistro (che dovrò operare con scleroembolizzazione) e un varicocele tra I e II grado al testicolo destro (non clinicamente rilevante).
Dopo aver visto lo spermiogramma, che dovrò rifare poichè non attendibile, mi ha detto che un po' se lo aspettava...
Sospetta infatti che io sia affetto da ipogonadismo (dimensioni testicolari lievemente al di sotto della media) e mi ha prescritto dosaggi ormonali e spermiogramma presso centro specializzato. Sostiene inoltre che il dolore che lamentavo fosse solamente una infiammazione del nervo genito-femorale.
Riporto di seguito i risultati delle analisi ematografiche.
FSH: 7.06 mUl/mL (1.5-12.4)
LH: 4.97 mlU/mL (1.7-8.6)
Prolattina: 17.74 ng/mL (4.04-15.20)
Testosterone: 2.89 ng/mL (2.80-8.00)

Potresti aiutarmi a capire cosa significa questo quadro clinico? L'andrologo mi ha detto che da queste analisi avrebbe capito se si può intervenire con terapia ormonale o se fosse il caso di congelare gli spermatozoi, da cosa dipende? Si tratta di un problema testicolare o dell'ipofisi?

Tornerò dal medico dopo aver fatto lo spermiogramma prenotato per la prossima settimana.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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In un quadro di disfertilità, il varicocele bilaterale va risolto da entrambe le parti (per quello a dx potrebbe realmente bastare la sclero-embolizzazione per quello a sx non ne sono così sicuro). Vedo che anche l'andrologo a cui si è rivolto ha confermato la non attendibilità del primo spermiogramma e quindi bisognerà attendere il secondo, sperando che sia eseguito per bene (raccolta in laboratorio dopo 48-72 ore di astinenza altrimenti si rischia di doverlo rifare un'altra volta). Il profilo ormonale è carente di diversi ormoni che, visti i dati riportati sono necessari per comprendere il quadro. Infatti per FSH e LH il valore massimo è a 7 mUI/ml e quindi il valore di FSH è alto e bisogna vedere il valore di Inibina B che in caso di sofferenza testicolare tende ad avere valori bassi (<150 pg/ml). Il valore di LH è nei limiti, ma il rapporto Testosterone/LH è basso (2.01, dovrebbe non scendere sotto 5) indicando un difetto di risposta testicolare da verificare con il livello di AMH. Serve poi il livello di estradiolo e di DHT per dare il quadro completo. E' quindi possibile che sussista un quadro di disfunzione testicolare, ma è necessario verificare quanto dipende dal varicocele e quanto da altri fattori (metabolismo, ossidazione generale e spermatica, ormoni, immunità, infiammazioni locali). Mi auguro che l'andrologo riesca a farle svolgere il tutto con la massima contestualità così da darle poi un utile percorso terapeutico che sarà inevitabilmente articolato e richiederà diverso tempo.
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Utente
Utente
Non capisco perché mi abbia detto che devo essere operato soltanto a sinistra, gliene parlerò...forse dipende dal calibro delle vene.. Per quanto riguarda lo spermiogramma al Cra di Catania mi è stato detto di eiaculare il 20 gennaio e poi astinenza fino al 24 mattina , data dello spermiogramma, quindi più di 72 ore..., cosa mi consiglia di fare?
Per quanto riguarda gli altri esami non so...forse me li richiederà dopo aver visto questi...

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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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Probabilmente perché essendo di 1^/2^ grado ritiene che non ce ne sia bisogno, ma spesso così non è. A meno che parte del varicocele non dipenda da una congestione pelvico-prostatica che sovraccarica il circolo testicolare e quindi risolvendo questa si riduce anche il sovraccarico e il varicocele. Ovviamente vanno effettuate le verifiche del caso. Per lo spermiogramma è meglio che non faccia più di 72 ore di astinenza (poi per una migliore valutazione servono le ore esatte).
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Utente
Utente
Ascolterò il suo consiglio. Vorrei soltanto chiederle a titolo di mera curiosità cosa succederebbe se le ore di astinenza fossero maggiori o minori?
Volevo inoltre chiederle secondo lei ci sarà la necessita di conservare il seme o con una terapia ormonale riaquisirò la totale funzionalità del mio apparato? Il tempo non mi preoccupa in quanto non ho alcun interesse al momento relativamente all'avere un figlio.
Ed infine in questo momento non ho carenze di libido, potrei averne in futuro non seguendo una corretta terapia?
La ringrazio ancora per la disponibilità.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo attivo dal 2016 al 2018
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L'aumento delle ore di astinenza rischia di incrementare la percentuale di spermatozoi danneggiati o la mobilità ove l'ambiente non sia ottimale. Per il resto bisognerà prima vedere la situazione con gli esami e poi l'andrologo prenderà le opportune decisioni discutendone con lei.
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Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta per la disponibilità e la pazienza. Le auguro buona giornata.
Cordiali saluti.