In caso si trattasse di eiaculazione precoce, è risolvibile il problema

Per la definizione dell'ejaculazione precoce conta la prima... per ovvie ragioni: il rilassamento che deriva dal primo orgasmo può anche far allungare i tempi e migliorare così il controllo. Ovvio che i, fatto che si presenti solo alla prima occasione fa sì che il quadro sia moderato.
Le ragioni dell'ejaculazione precoce sono diversi e variabilmente concorrenti: ipersensibilità del glande spesso connessa a prepuzio troppo lungo e/o stretto, ipersensibilità prostatica da congestione infiammatoria, squilibrio endocrino estradiolo/testosterone, stress emozionale, ecc. E' bene che si rivolga ad un andrologo che valuti tutti questi aspetti con i dovuti esami e l'attenta valutazione clinica e visto che nel passato (ma quanto passato e per quanto tempo?) ha assunto importanti psicofarmaci che possono avere avuto riflessi negativi sulla funzione genitale, la valutazione detta ha ancora più significato.

Gli psicofarmaci risalgono al 2010 e li ho assunti per circa 4 mesi.

Bene, allora qualunque effetto negativo è ormai abbondantemente superato. Ora non le rimane che verificare la situazione con un andrologo.

Ho capito, ma se il problema è stato scatenato dall'uso di psicofarmaci è reversibile? Oppure una volta che si presenta, non è più possibile tornare alla normalità?

In generale è reversibile ed ormai è passato abbastanza tempo per eliminare dalle cause quell'effetto. Ora vanno valutate le altre ragioni, come segnalato nella prima risposta.

Ho capito.. va bene, la ringrazio.