Dolore alla base del pene
Ho 25 anni. Ho sempre praticato poco il sesso (ho avuto solo due relazioni di 3/4 mesi l'una) ma non ho mai avuto problemi di tipo sessuale: ad oggi, è più di un anno che non ho rapporti sessuali. Mi sono comunque sempre masturbato e non ho mai riscontrato problemi gravi, a parte forse una difficoltà a scoprire il glande. Ricordo, per quanto possibile, di aver sempre avuto il pene incurvato verso l'alto e leggermente a sinistra, ma la cosa non mi ha mai procurato né dolore né difficoltà nei rapporti sessuali o durante la masturbazione. Ho inoltre scoperto un anno e mezzo fa di essere affetto da scoliosi, per la quale seguo un programma di esercizi che dovrò continuare per tutta la vita. Non pratico sport.
Una settimana e mezzo fa, durante l'atto della masturbazione, ho sentito un leggero fastidio lungo tutta la parte sinistra del pene. Durante la notte di due giorni dopo, mi sono svegliato poiché ho avvertito un dolore (il pene era in erezione). Nei giorni seguenti il dolore si è ripresentato durante le erezioni, facendosi chiaro che il punto dolente è alla base sinistra del pene: il dolore aumenta quando provo a muovere il pene verso il basso. Precedentemente durante questo movimento non ho mai sentito questo dolore, benché la forma "a banana verso l'alto" rendesse impossibile muovere il pene più in basso di un tot. Il dolore comunque era molto acuto e dovevo sforzarmi per completare l'atto della masturbazione.
Consultando il medico di base, questi mi ha prescritto degli antinfiammatori generici (Oki, Aulin), che ho assunto per due giorni (due bustine al giorno) e durante la cui assunzione ho notato una maggiore facilità nella masturbazione, benché il dolore fosse (ancorché in grado minore) presente. Smesso di prendere gli antidolorifici, il dolore è ovviamente aumentato, presentandosi anche nella parte inguinale che circonda il testicolo destro (accompagnato da una sensazione di dolore simile a quando si riceve una botta ai testicoli, ma continua).
Ieri sono stato visitato da un urologo che, con un'ecografia alla base del pene (dove avverto dolore quando il pene è eretto) e ai testicoli, non ha riscontrato alcun tipo di problema. Egli ha riscontrato "algia alla pressione in regione pubica destra con irradiazione alla radice della coscia omolaterale", ed ha diagnosticato che "la problematica non sembra essere di natura urologica (verosimilmente muscolo tendinea o irradiazione del rachide)". Mi è stato detto di stare a riposo e di prendere ancora due Aulin al giorno per 5-6 giorni. Qualora non si risolvesse, mi è stato detto di chiedere al fisioterapista che mi segue.
Credete che sia verosimile la sua diagnosi? E' possibile che il dolore alla base del pene (non presente nella stessa posizione quando è flaccido) che aumenta quando manovro il pene in erezione (sia dirigendolo verso il basso, sia in generale impugnandolo), sia riconducibile, ad esempio, ad uno schiacciamento di nervi? Cosa mi consigliate di fare?
Grazie anticipatamente
Una settimana e mezzo fa, durante l'atto della masturbazione, ho sentito un leggero fastidio lungo tutta la parte sinistra del pene. Durante la notte di due giorni dopo, mi sono svegliato poiché ho avvertito un dolore (il pene era in erezione). Nei giorni seguenti il dolore si è ripresentato durante le erezioni, facendosi chiaro che il punto dolente è alla base sinistra del pene: il dolore aumenta quando provo a muovere il pene verso il basso. Precedentemente durante questo movimento non ho mai sentito questo dolore, benché la forma "a banana verso l'alto" rendesse impossibile muovere il pene più in basso di un tot. Il dolore comunque era molto acuto e dovevo sforzarmi per completare l'atto della masturbazione.
Consultando il medico di base, questi mi ha prescritto degli antinfiammatori generici (Oki, Aulin), che ho assunto per due giorni (due bustine al giorno) e durante la cui assunzione ho notato una maggiore facilità nella masturbazione, benché il dolore fosse (ancorché in grado minore) presente. Smesso di prendere gli antidolorifici, il dolore è ovviamente aumentato, presentandosi anche nella parte inguinale che circonda il testicolo destro (accompagnato da una sensazione di dolore simile a quando si riceve una botta ai testicoli, ma continua).
Ieri sono stato visitato da un urologo che, con un'ecografia alla base del pene (dove avverto dolore quando il pene è eretto) e ai testicoli, non ha riscontrato alcun tipo di problema. Egli ha riscontrato "algia alla pressione in regione pubica destra con irradiazione alla radice della coscia omolaterale", ed ha diagnosticato che "la problematica non sembra essere di natura urologica (verosimilmente muscolo tendinea o irradiazione del rachide)". Mi è stato detto di stare a riposo e di prendere ancora due Aulin al giorno per 5-6 giorni. Qualora non si risolvesse, mi è stato detto di chiedere al fisioterapista che mi segue.
Credete che sia verosimile la sua diagnosi? E' possibile che il dolore alla base del pene (non presente nella stessa posizione quando è flaccido) che aumenta quando manovro il pene in erezione (sia dirigendolo verso il basso, sia in generale impugnandolo), sia riconducibile, ad esempio, ad uno schiacciamento di nervi? Cosa mi consigliate di fare?
Grazie anticipatamente
[#1]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
La questione della scoliosi probabilmente è estranea a tutto il problema, ma ovviamente dipende dal tipo e dalla gravità della stessa, così come potrebbero esserci delle interferenze tensive dettate dal tipo di programma terapeutico e dalla carenza di attività fisica complessiva, come lei afferma.
Non credo sia sufficiente la fisioterapia, se questa poi rimane l'unica occasione di "allenamento" scheletrico-muscolare.
Fatta questa doverosa premessa, il dolore alla base del pene, irradiato ai testicoli e alla radice della coscia potrebbe anche derivare da questioni scheletrico-muscolari che ovviamente il Fisiatra è bene che verifichi, tuttavia può essere in gioco non tanto un problema del pene, quanto uno stato congestizio-infiammatorio pelvico-prostatico che data da tempo e che si è ora accentuato per diverse ragioni non ultima la persistenza di un prepuzio stretto e lungo che scende con difficoltà e che quindi favorisce i ristagni e le infiammazioni locali, ma anche interne.
Proprio partendo dal fatto che il Collega Urologo non ha riscontrato elementi significativi alla base del pene e ai testicoli, fermo restando che dipende da quanto fu particolareggiata l'ecografia e se fu associata a fase doppler di valutazione vascolare, l'attenzione andrebbe spostata sull'area pelvico-prostatica senza escludere una rivalutazione sia del pene che dell'area scroto-testicolare, associando uno spermiogramma.
Ciò consentirebbe di avere almeno in mano le fondamentali questioni di tipo andrologico sulla base delle quali poi decidere come proseguire.
Non credo sia sufficiente la fisioterapia, se questa poi rimane l'unica occasione di "allenamento" scheletrico-muscolare.
Fatta questa doverosa premessa, il dolore alla base del pene, irradiato ai testicoli e alla radice della coscia potrebbe anche derivare da questioni scheletrico-muscolari che ovviamente il Fisiatra è bene che verifichi, tuttavia può essere in gioco non tanto un problema del pene, quanto uno stato congestizio-infiammatorio pelvico-prostatico che data da tempo e che si è ora accentuato per diverse ragioni non ultima la persistenza di un prepuzio stretto e lungo che scende con difficoltà e che quindi favorisce i ristagni e le infiammazioni locali, ma anche interne.
Proprio partendo dal fatto che il Collega Urologo non ha riscontrato elementi significativi alla base del pene e ai testicoli, fermo restando che dipende da quanto fu particolareggiata l'ecografia e se fu associata a fase doppler di valutazione vascolare, l'attenzione andrebbe spostata sull'area pelvico-prostatica senza escludere una rivalutazione sia del pene che dell'area scroto-testicolare, associando uno spermiogramma.
Ciò consentirebbe di avere almeno in mano le fondamentali questioni di tipo andrologico sulla base delle quali poi decidere come proseguire.
[#2]
Utente
Gentile dottore, La ringrazio per la celere risposta.
La scoliosi è importante: alla visita di giugno 2015 erano stati individuati 45 gradi lombari e 35 dorsali.
Ho provveduto stamattina ad avvisare via mail il medico ed il fisioterapista: vedrò quest'ultimo per un controllo a gennaio.
Nel frattempo provo a fare questa settimana di antinfiammatori evitando il più possibile di sforzare l'area pubica, per vedere come evolve il problema. Per inciso; oggi il dolore sembra essere più vivo proprio all'attaccatura delle cosce all'inguine e nella parte alta del pube (vicino alle anche).
Dopo la visita del fisioterapista, ed in base a ciò che mi dirà, deciderò se consultare anche un andrologo.
Crede che come atteggiamento possa andare bene?
Grazie ancora, cordiali saluti
La scoliosi è importante: alla visita di giugno 2015 erano stati individuati 45 gradi lombari e 35 dorsali.
Ho provveduto stamattina ad avvisare via mail il medico ed il fisioterapista: vedrò quest'ultimo per un controllo a gennaio.
Nel frattempo provo a fare questa settimana di antinfiammatori evitando il più possibile di sforzare l'area pubica, per vedere come evolve il problema. Per inciso; oggi il dolore sembra essere più vivo proprio all'attaccatura delle cosce all'inguine e nella parte alta del pube (vicino alle anche).
Dopo la visita del fisioterapista, ed in base a ciò che mi dirà, deciderò se consultare anche un andrologo.
Crede che come atteggiamento possa andare bene?
Grazie ancora, cordiali saluti
[#3]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Non credo che sia una buona idea assumere antinfiammatori senza una adeguata valutazione, anche perché potrebbero solo coprire un problema di congestione infiammatoria pelvico-prostatica dal punto di vista sintomatologico e così farla desistere da valutazioni che penso sia utili e necessarie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.7k visite dal 17/12/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.