Problemi Glande Ipersensibilità e Bruciore
Salve, scrivo per un problema che mi procura non poche preoccupazioni da un po' di tempo. Un paio di anni fa giunse il giorno della mia prima esperienza sessuale, ricordo che prima di quel giorno ero molto preoccupato perché sapevo di non aver mai scoperto il glande in tutta la mia vita, neanche a pene non eretto, quindi avevo paura che un rapporto completo potesse comportare problemi quali la rottura del frenulo o lo strozzamento del glande. Non so come, mi feci coraggio ed ebbi la mia prima esperienza. Notai che il glande si scopriva completamente durante l'atto, mentre, provandoci con la mano era abbastanza difficoltoso (anche per un mio timore a farlo). Ricordo anche che, per quanto riguardava i rapporti orali, se il glande si scopriva completamente, avvertivo un forte senso di bruciore, questo anche a contatto con una qualsiasi altra superficie (che sia una mano o altro). Attualmente non faccio molta difficoltà a scoprire il glande a pene non eretto (Ho notato che con il passare del tempo scende sempre con più facilità), mentre da eretto non riesco ad arrivare neanche a metà se non lubrifico bene. Come se non bastassero questi problemi, sulla corona del glande posso osservare delle piccole protuberanze che (stando a delle ricerche su internet) sembrano essere delle papule perlacee o grani di fordyce. Quando mi tocco il glande avverto un certo fastidio e bruciore, quando tocco la corona del glande o al di sotto della corona avverto un atroce bruciore. Leggendo su internet ho capito che tale cosa può essere provocata dalla poca frequenza con cui si è scoperto il glande precedentemente. Posso dire che in questi anni, avendo rapporti regolarmente, ho notato che brucia molto di meno nei rapporti orali, ma il bruciore a contatto resta e si fa sentire (Se il glande non viene lubrificato a sufficienza). Di cosa si può trattare? Non sono andato da un andrologo perché, seppur fosse di relativo fastidio durante i rapporti, pensavo sparisse col tempo, ma sono passati 2 anni dal mio primo rapporto. Quindi, vorrei chiedere:
Il bruciore che avverto sulla corona del glande o al di sotto di essa (che è molto più intenso di quello che avverto toccando il glande più sopra) può essere in un certo modo legato alla presenza di quelle piccole protuberanze?
Il fatto che il glande si scopra del tutto solo (tralasciando a pene non eretto) quando ho rapporti completi, rapporti orali o, più in generale, quando è ben lubrificato può essere un problema?
È vero che il bruciore del glande è dato dal fatto che non è stato mai scoperto? E se così fosse, perché dopo 2 anni di rapporti avverto ancora un certo bruciore a contatto se il glande non è abbastanza lubrificato?
Credo sia tutto ciò che ho da chiedere, ringrazio in anticipo per l'attenzione e per le risposte che verranno date.
Il bruciore che avverto sulla corona del glande o al di sotto di essa (che è molto più intenso di quello che avverto toccando il glande più sopra) può essere in un certo modo legato alla presenza di quelle piccole protuberanze?
Il fatto che il glande si scopra del tutto solo (tralasciando a pene non eretto) quando ho rapporti completi, rapporti orali o, più in generale, quando è ben lubrificato può essere un problema?
È vero che il bruciore del glande è dato dal fatto che non è stato mai scoperto? E se così fosse, perché dopo 2 anni di rapporti avverto ancora un certo bruciore a contatto se il glande non è abbastanza lubrificato?
Credo sia tutto ciò che ho da chiedere, ringrazio in anticipo per l'attenzione e per le risposte che verranno date.
[#1]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
In fatto lei ha un prepuzio troppo lungo che copre tutto il glande e relativamente stretto; ha tenuto sempre e tiene il glande coperto: tutto ciò favorisce la formazione di ristagni locali (desquamazione, gocce di urina, secrezione delle ghiandole locali, microrganismi.... ovvero tutto ciò che forma lo smegma, il materiale biancastro e spesso a cattivo odore che si forma nella giornata in carenza di adeguata costante pulizia) che sostengono l'ipersensibilità, l'irritazione, l'infiammazione e alla fine il fastidio o il dolore.
La reazione locale poi fa ipertrofizzare le ghiandole coronali che sono le papule che osserva.
Alla fine lei riesce a retrarre quel prepuzio e mi auguro che ne approfitti per una buona detersione sin sotto la corona del glande, ma poi ricopre il tutto per evitare i fastidi descritti e quindi finisce per perpetuare il problema.
Il fatto che l'azione meccanica del rapporto sessuale trascini quel prepuzio sotto al glande da un lato è un buon evento ma dall'altro esiste il rischio che il prepuzio si blocchi sotto al glande e si gonfi dando luogo alla "parafimosi edematosa acuta"... evento che può accadere in una qualunque occasione di rapporto sessuale penetrativo (in quello orale la situazione è più facile da controllare).
Esiste una sola soluzione reale al problema: la circoncisione radicale che prima farà e meglio sarà. Non solo per eliminare definitivamente i problemi locali, ma anche per evitare che le infiammazione e infezioni locali si trasmettano verso l'interno nell'area pelvico-prostatica e per evitare di essere un trasmettitore di infezioni alle partner.
Sarà utile che colga l'occasione della valutazione andrologica preliminare all'intervento per eseguire un controllo ecodoppler pelvico-prostatico e scroto-testicolare e uno spermiogramma... atto che si chiama "prevenzione".
La reazione locale poi fa ipertrofizzare le ghiandole coronali che sono le papule che osserva.
Alla fine lei riesce a retrarre quel prepuzio e mi auguro che ne approfitti per una buona detersione sin sotto la corona del glande, ma poi ricopre il tutto per evitare i fastidi descritti e quindi finisce per perpetuare il problema.
Il fatto che l'azione meccanica del rapporto sessuale trascini quel prepuzio sotto al glande da un lato è un buon evento ma dall'altro esiste il rischio che il prepuzio si blocchi sotto al glande e si gonfi dando luogo alla "parafimosi edematosa acuta"... evento che può accadere in una qualunque occasione di rapporto sessuale penetrativo (in quello orale la situazione è più facile da controllare).
Esiste una sola soluzione reale al problema: la circoncisione radicale che prima farà e meglio sarà. Non solo per eliminare definitivamente i problemi locali, ma anche per evitare che le infiammazione e infezioni locali si trasmettano verso l'interno nell'area pelvico-prostatica e per evitare di essere un trasmettitore di infezioni alle partner.
Sarà utile che colga l'occasione della valutazione andrologica preliminare all'intervento per eseguire un controllo ecodoppler pelvico-prostatico e scroto-testicolare e uno spermiogramma... atto che si chiama "prevenzione".
[#3]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
L'infiammazione dell'area pelvico-proatatica riguarda la condizione sia della prostata che delle componenti vicine o connesse e anche se è giovane è possibile che si sia costituita sia per ragioni diverse che per il concorso del prepuzio tenuto sempre chiuso con tutto ciò che sotto si raccoglie e fermenta.
Il glande è interessato da uno stato irritativo-infiammatorio che si risolverà con l'esecuzione della circoncisione in circa un paio di mesi.
Ove esista, come spesso accade in queste condizioni, anche l'infiammazione della prostata si possono avere effetti negativi sulla funzione testicolare.
Male ha fatto a trascurare e sottovalutare tutta la questione ed ora è bene che svolga quanto necessario in tempi brevi.
Il glande è interessato da uno stato irritativo-infiammatorio che si risolverà con l'esecuzione della circoncisione in circa un paio di mesi.
Ove esista, come spesso accade in queste condizioni, anche l'infiammazione della prostata si possono avere effetti negativi sulla funzione testicolare.
Male ha fatto a trascurare e sottovalutare tutta la questione ed ora è bene che svolga quanto necessario in tempi brevi.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.6k visite dal 17/12/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.