Pene curvo acquisito, disagio nei rapporti.
Gentili dottori buona sera. Se avete opportunità di vedere i miei precedenti consulti vedrete che sono stato a lungo un vostro "frequentatore" per via di un trauma penieno avvenuto circa 5 anni fa il quale mi ha lasciato come esito una discreta (leggera?) curvatura verso l'alto.
In quest'ultimo periodo ho tentato di non pensare più al fatto e tentare di superare anche psicologicamente la questione ma torno ora a scrivervi per cercare, credo, conforto, o per sentire ad ogni modo un vostro parere a riguardo.
Il trauma è avvenuto in prossimità del glande, e la curvatura inizia a farsi notare quindi verso la fine del pene, non interessando né la base, né la zona centrale ma assumendo una forma "a uncino" solo per l'appunto in prossimità del glande. Rimane ad ogni modo una curvatura non eccessiva, credo inferiore ai 30 gradi, e che i veri urologi non hanno comunque considerato tale da giustificare un intervento chirurgico.
Non mi impedisce nei rapporti, il problema diciamo si presenta in una sola "posizione", quella in cui io sono sotto e la mia partner sopra. In questa posizione noto una differenza che in base alle mie sensazioni definirei importante rispetto al prima, avendo la continua sensazione che il pene stia per uscire durante il rapporto (cosa che precedentemente non capitava), e di non "riempire" la cavità vaginale allo stesso modo di cui avveniva prima, dandomi infine la frustrante sensazione di avere il pene più corto, meno "prestante".
Il dubbio, o la speranza diciamo, nasce dal fatto che la precedente partner con la quale non accusavo assolutamente questi problemi (ma con la quale anzi, sentivo in quella determinata posizione di avere... pienamente il controllo della situazione) era fisicamente più minuta rispetto alla ragazza con la quale mi sta capitando in questi mesi di avere, saltuariamente, rapporti.
L'attuale partner è comunque una ragazza direi magra, ma più alta, e quindi credo più "grossa" in proporzione rispetto a quella con la quale nella mia testa ora io purtroppo mi trovo a fare "confronti" di come ero io prima rispetto a adesso.
A fronte di un accorciamento del pene che sicuramente c'è stato ma altrettanto sicuramente direi in maniera modesta (meno di mezzo cm, prima raggiungevo agilmente i 16 cm, ora sono poco più di 15.5), credete che questa forte differenza di sensazioni che provo possa essere dato anche dalla diversa conformazione fisica della ragazza con la quale ora ho rapporti, o è da imputare tutta al modesto accorciamento penieno che ho subito e alla, meno modesta, curvatura dorsale che ho acquisito?
Se fosse solo una questione di partner ovviamente non mi creerei problemi, ma dovesse essere determinata in maniera esclusiva dalla mia "alterata morfologia" la cosa mi abbatterebbe un po' pensando di dover vivere per sempre con senso di frustrazione e inadeguatezza una delle sfaccettature del rapporto sessuale, trasformando l'esito del trauma da problema puramente estetico a problema funzionale...
In quest'ultimo periodo ho tentato di non pensare più al fatto e tentare di superare anche psicologicamente la questione ma torno ora a scrivervi per cercare, credo, conforto, o per sentire ad ogni modo un vostro parere a riguardo.
Il trauma è avvenuto in prossimità del glande, e la curvatura inizia a farsi notare quindi verso la fine del pene, non interessando né la base, né la zona centrale ma assumendo una forma "a uncino" solo per l'appunto in prossimità del glande. Rimane ad ogni modo una curvatura non eccessiva, credo inferiore ai 30 gradi, e che i veri urologi non hanno comunque considerato tale da giustificare un intervento chirurgico.
Non mi impedisce nei rapporti, il problema diciamo si presenta in una sola "posizione", quella in cui io sono sotto e la mia partner sopra. In questa posizione noto una differenza che in base alle mie sensazioni definirei importante rispetto al prima, avendo la continua sensazione che il pene stia per uscire durante il rapporto (cosa che precedentemente non capitava), e di non "riempire" la cavità vaginale allo stesso modo di cui avveniva prima, dandomi infine la frustrante sensazione di avere il pene più corto, meno "prestante".
Il dubbio, o la speranza diciamo, nasce dal fatto che la precedente partner con la quale non accusavo assolutamente questi problemi (ma con la quale anzi, sentivo in quella determinata posizione di avere... pienamente il controllo della situazione) era fisicamente più minuta rispetto alla ragazza con la quale mi sta capitando in questi mesi di avere, saltuariamente, rapporti.
L'attuale partner è comunque una ragazza direi magra, ma più alta, e quindi credo più "grossa" in proporzione rispetto a quella con la quale nella mia testa ora io purtroppo mi trovo a fare "confronti" di come ero io prima rispetto a adesso.
A fronte di un accorciamento del pene che sicuramente c'è stato ma altrettanto sicuramente direi in maniera modesta (meno di mezzo cm, prima raggiungevo agilmente i 16 cm, ora sono poco più di 15.5), credete che questa forte differenza di sensazioni che provo possa essere dato anche dalla diversa conformazione fisica della ragazza con la quale ora ho rapporti, o è da imputare tutta al modesto accorciamento penieno che ho subito e alla, meno modesta, curvatura dorsale che ho acquisito?
Se fosse solo una questione di partner ovviamente non mi creerei problemi, ma dovesse essere determinata in maniera esclusiva dalla mia "alterata morfologia" la cosa mi abbatterebbe un po' pensando di dover vivere per sempre con senso di frustrazione e inadeguatezza una delle sfaccettature del rapporto sessuale, trasformando l'esito del trauma da problema puramente estetico a problema funzionale...
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Caro Utente,a naso,senza poter vedere, opterei per la diversita' anatomica vaginale della partner.Cordialita'
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 14/12/2016.
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