Disfunzione erettile psicogena
Gentili Dottori,
dopo diversi tentennamenti, ho deciso di affidarmi ad uno psicoterapeuta per risolvere il mio problema di deficit erettile dopo aver escluso tutte le cause organiche, come consigliato anche su questo sito.
Ebbene dopo 5 sedute non ho notato alcun miglioramento ed anzi, avendo da poco terminato di assumere il tadalafil che mi era stato prescritto da un professore di urologia ed andrologia sento salire sempre di più l'ansia al solo pensiero di dover provare a fare l'amore con la mia fidanzata ed addirittura vedere in TV scene di persone che fanno sesso mi deprime e mi fa pensare che io non ci riuscirò mai.
Ora quello che vi chiedo è: siamo sicuri che analisi esami e dati di laboratorio diano la matematica certezza che il mio problema non è in qualche modo organico?
Assumere inibitori delle fosfodiesterasi porta a lungo termine gravi effetti collaterali? Quale "aiuto" esterno è meno pericoloso ma al tempo stesso efficace, se ne esistono?
Assumere farmaci non porta ad un ulteriore problema di dipendenza psicologica?
C'è un modo di risolvere questo tremendo problema che mi sta consumando poco a poco privandomi della mia felicità?
dopo diversi tentennamenti, ho deciso di affidarmi ad uno psicoterapeuta per risolvere il mio problema di deficit erettile dopo aver escluso tutte le cause organiche, come consigliato anche su questo sito.
Ebbene dopo 5 sedute non ho notato alcun miglioramento ed anzi, avendo da poco terminato di assumere il tadalafil che mi era stato prescritto da un professore di urologia ed andrologia sento salire sempre di più l'ansia al solo pensiero di dover provare a fare l'amore con la mia fidanzata ed addirittura vedere in TV scene di persone che fanno sesso mi deprime e mi fa pensare che io non ci riuscirò mai.
Ora quello che vi chiedo è: siamo sicuri che analisi esami e dati di laboratorio diano la matematica certezza che il mio problema non è in qualche modo organico?
Assumere inibitori delle fosfodiesterasi porta a lungo termine gravi effetti collaterali? Quale "aiuto" esterno è meno pericoloso ma al tempo stesso efficace, se ne esistono?
Assumere farmaci non porta ad un ulteriore problema di dipendenza psicologica?
C'è un modo di risolvere questo tremendo problema che mi sta consumando poco a poco privandomi della mia felicità?
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Caro Utente,non potendo valutare l'esito degli esami diagnostici da lei eseguitimi limito a sottolineare come la disfunzione erettile risenta, sempre,di riverberi psicologici che si rafforzano nel tempo.Gli inibitori della fosfodiesterasi 5 non portano, nel breve, come nel lungo periodo, ad assuefazioni e/o ad effetti collaterali.
Credo che la strategia debba essere, quantomeno,integrata tra andrologo e psicosessuologo.Cordialità.
Credo che la strategia debba essere, quantomeno,integrata tra andrologo e psicosessuologo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#4]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. Izzo e delle letture
Cinque sedute sono davvero poche, io, per esempio ne impiego 3 per completare la mia cartella clinica sessuologica:
Diagnosi
Etiologia
Prognosi
Protocollo terapeutico
Qual è stata la diagnosi del collega?
Deficit erettivo psicogeno?
Primario?
Secondario?
Situazionale?
Quale etiologia?
Nelle letture che le sto allegando, troverà ben spiegato come lavorano in sinergia andrologo e sessuologo clinico, le svariate cause del D.e, diadiche incluse, ed i vari protocolli terapeutici.
http://www.valeriarandone.it/articoli/177-sessuologia-andrologia/
Il ruolo della partner, ed un canale sa,ute "tutto sul D.e", capirà che 5 sedute sono pochissime.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html
Aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. Izzo e delle letture
Cinque sedute sono davvero poche, io, per esempio ne impiego 3 per completare la mia cartella clinica sessuologica:
Diagnosi
Etiologia
Prognosi
Protocollo terapeutico
Qual è stata la diagnosi del collega?
Deficit erettivo psicogeno?
Primario?
Secondario?
Situazionale?
Quale etiologia?
Nelle letture che le sto allegando, troverà ben spiegato come lavorano in sinergia andrologo e sessuologo clinico, le svariate cause del D.e, diadiche incluse, ed i vari protocolli terapeutici.
http://www.valeriarandone.it/articoli/177-sessuologia-andrologia/
Il ruolo della partner, ed un canale sa,ute "tutto sul D.e", capirà che 5 sedute sono pochissime.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Gentili Dottori,
Al Dottor Izzo allego i risulTati delle analisi:
Glicemia 88 mg/ dl
Colesterolo HDL 62 mg dl
Colesterolo LDL 118 mg dl
Trigliceridi 52 mg dl
Emoglobina glicosilata 5,0 %
Colesterolo totale 194 mg/dl
FSH 4,7 mUI ml
LH 6,2 mUI ml
Prolattina 7,6 ng ml
Testosterone 6,7 ng/ml
Mentre alla Dottoressa Randone rispondo che il mio psicoterapeuta ritiene che questa mia difficoltà sia dovuta ad uno stato ansioso e al mio umore non troppo alto in questo momento e sostiene di poter risolvere il problema in poche sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale.
Io mi sento molto confuso... non riesco a credere che la mia difficoltà dipenda da un problema psicologico...
Ai medici basta dare uno sguardo a quelle analisi che ti fanno fare per sentenziare che si tratti di un problema psicogeno... Ma se ci fosse dell'altro? Se non dipendesse solo da quei valori?
Grazie per la cortese Attenzione
Cordiali Saluti
Al Dottor Izzo allego i risulTati delle analisi:
Glicemia 88 mg/ dl
Colesterolo HDL 62 mg dl
Colesterolo LDL 118 mg dl
Trigliceridi 52 mg dl
Emoglobina glicosilata 5,0 %
Colesterolo totale 194 mg/dl
FSH 4,7 mUI ml
LH 6,2 mUI ml
Prolattina 7,6 ng ml
Testosterone 6,7 ng/ml
Mentre alla Dottoressa Randone rispondo che il mio psicoterapeuta ritiene che questa mia difficoltà sia dovuta ad uno stato ansioso e al mio umore non troppo alto in questo momento e sostiene di poter risolvere il problema in poche sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale.
Io mi sento molto confuso... non riesco a credere che la mia difficoltà dipenda da un problema psicologico...
Ai medici basta dare uno sguardo a quelle analisi che ti fanno fare per sentenziare che si tratti di un problema psicogeno... Ma se ci fosse dell'altro? Se non dipendesse solo da quei valori?
Grazie per la cortese Attenzione
Cordiali Saluti
[#6]
...mi sembra di capire che non sia stato porta una diagnosi vascolare con un ecocolordoppler penieno.Quando si va dal cardiologo, il primo esame, a qualsiasi età, é un ECG da sforzo,a qualsiasi età, per qualsiasi motivo.I riverberi psicologici sono sempre presenti nella disfunzione erettile e dicotomizzare il problema é un errore grave.L'intervento psicoterapeutico deve essere visto come sinergico non come alternativo, sempre dopo che sia stat posta una diagnosi.Cordialità.
[#7]
Utente
Gentile Dottore,
Mi sottoporrò prossimamente anche a questo esame e le comunico inoltre che in concomitanza con l'insorgere di queste mie difficoltà mi é stato diagnosticato anche un varicocele di III grado a sx per il quale verrò operato nella prima metà del nuovo anno.
Ora le chiedo: é possibile che le mie difficoltà siano dovute ad un problema di tipo venoso?
È possibile che le varici non riguardino solo le vene testicolari e che le valvole delle venule peniene non funzionando bene non trattengano efficientemente ed efficacemente il sangue utile al meccanismo idraulico dell'erezione?
Se ciò fosse possibile verrebbe individuato dall'ecodoppler? O potrebbe essere non rilevato?
Nel caso in cui anche questo esame risultasse negativo ci sarebbero altri esami da fare? Quale strategia terapeutica si dovrebbe adottare?
Grazie ancora per l'attenzione
Cordiali saluti
Mi sottoporrò prossimamente anche a questo esame e le comunico inoltre che in concomitanza con l'insorgere di queste mie difficoltà mi é stato diagnosticato anche un varicocele di III grado a sx per il quale verrò operato nella prima metà del nuovo anno.
Ora le chiedo: é possibile che le mie difficoltà siano dovute ad un problema di tipo venoso?
È possibile che le varici non riguardino solo le vene testicolari e che le valvole delle venule peniene non funzionando bene non trattengano efficientemente ed efficacemente il sangue utile al meccanismo idraulico dell'erezione?
Se ciò fosse possibile verrebbe individuato dall'ecodoppler? O potrebbe essere non rilevato?
Nel caso in cui anche questo esame risultasse negativo ci sarebbero altri esami da fare? Quale strategia terapeutica si dovrebbe adottare?
Grazie ancora per l'attenzione
Cordiali saluti
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...non esiste una correlazione tra la disfunzione erettile e la presenza di un varicocele.Credo che, onde evitare ulteriore confusione, sia più corretto rifarsi alla strategia consigliata dallo specialista di riferimento che ha la facoltà di inquadrare il problema in maniera panoramica e non parcellare, come,invece,si evince dagli aggiornamenti che ci trasmette di volta in volta.Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.1k visite dal 06/12/2016.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?