Varicocele, idrocele postoperatorio e sua correzione, emiscroto gonfio asintomatico
Il problema è il seguente. Varicele IV grado a dx e I a sx. Mi opero anche perché c'è ipospermia (limiti bassi). Dopo l'intervento nell'arco di tre mesi effettivamente la conta triplica. Ma il punto è un altro. Dopo il primo intervento, fatto con (credo) sclerosi dei vasi si forma un idrocele con senso di tensione dalla parte dove era il varicocele di IV grado. Secondo intervento con cui viene creato uno sportello e fissato il testicolo. Conseguenza: tensione gonfiore risolti, ma intorno al testicolo sx ci crea uno spazio pieno di liquido, non teso (flaccido), cosicché lo scroto sx è praticamente il triplo di quello dx. Quando si contrae il cremastere tutto torna normalissimo. Non c'è dolore, salvo che un pò al testicolo dell'altro lato, fissato in una posizione tale per cui le sollecitazioni meccaniche lo trovano meno "ammortizzato" e con meno spazio di escursione. Dopo l'intervento ho avuto tre figli. In verità lo spermiogramma è corretto in alcune parti ed era comunque rimasto alterato in altre, comunque tant'è. La funzione sessuale non è cambiata. L'unico fastidio è un certo ingombro oggettivo che però non è un grosso problema, e questo dolorino alla "radice" del testicolo fissato, quando per esempio inizio a correre (però se continuo a correre non è che mi dia dolore, anzi sembra sparire).
I possibili interventi sono finiti, è meglio "contentarsi" così oppure ci sono altre possibilità senza correre inutili rischi per avere uno scroto più normale esteticamente e meno ingombrante ?
I possibili interventi sono finiti, è meglio "contentarsi" così oppure ci sono altre possibilità senza correre inutili rischi per avere uno scroto più normale esteticamente e meno ingombrante ?
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Può fornirmi una risposta più chiara ? L'intervento in cosa potrebbe consistere e cosa comporterebbe ? (la valutazione va fatta direttamente, ma se ritiene che sia risolvibile con un intervento, mi può dare qualche dettaglio in più ?)
Grazie
Grazie
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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caro lettore,
un intervento di scleroembolizzazione del varicocele e della correzione chirurgica dell'idrocele conseguente ( fatto non infrequente) porta, spesso, alla persistenza di un "gonfiore" al polo superiore del testicolo legatio alla membrana vaginale ripiegata e fissata in tale sede per evitare altri idroceli
Parli con un o specialista e valuti pro e contro della eventuale soluzione, purtroppo solo chirurgica.
cari saluti
un intervento di scleroembolizzazione del varicocele e della correzione chirurgica dell'idrocele conseguente ( fatto non infrequente) porta, spesso, alla persistenza di un "gonfiore" al polo superiore del testicolo legatio alla membrana vaginale ripiegata e fissata in tale sede per evitare altri idroceli
Parli con un o specialista e valuti pro e contro della eventuale soluzione, purtroppo solo chirurgica.
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 07/11/2008.
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