Aborto e qualità sperma
Buongiorno,
37 anni, severa oligospermia, esame cariotipo nella norma e test halosperm con frammentazione ai limiti superiori della norma. Moglie di 37 anni senza apparenti problemi di fertilità a meno di alcuni miomi comunque valutati non da eliminare. Dopo una UI ed una icsi fallita otteniamo una gravidanza con blastocisti congelata che però si interrompe alla sesta settimana con aborto spontaneo.
La domanda che mi assilla è se tale aborto è riconducibile alla scarsa qualità del mio seme, e quindi è probabile anche in eventuali gravidanze future, oppure rientra in una normale casistica.
Aggiungo che, per quanto breve, la gravidanza procedeva normalmente fino al momento dell'aborto.
Grazie per la consulenza e cordiali saluti.
37 anni, severa oligospermia, esame cariotipo nella norma e test halosperm con frammentazione ai limiti superiori della norma. Moglie di 37 anni senza apparenti problemi di fertilità a meno di alcuni miomi comunque valutati non da eliminare. Dopo una UI ed una icsi fallita otteniamo una gravidanza con blastocisti congelata che però si interrompe alla sesta settimana con aborto spontaneo.
La domanda che mi assilla è se tale aborto è riconducibile alla scarsa qualità del mio seme, e quindi è probabile anche in eventuali gravidanze future, oppure rientra in una normale casistica.
Aggiungo che, per quanto breve, la gravidanza procedeva normalmente fino al momento dell'aborto.
Grazie per la consulenza e cordiali saluti.
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Gent.mo utente
è molto probabile infatti elevati livelli di frammentazione del DNA spermatico sono stati posti in relazione a condizioni di infertilità maschile ed ad una maggiore incidenza di aborti precoci anche dopo tecniche di fecondazione in vitro. Le alterazioni del DNA spermatico sembrerebbe che portino alla formazione di embrioni con minore vitalità e quindi non in grado di svilupparsi opportunamente una volta impiantati.
Un cordiale saluto
è molto probabile infatti elevati livelli di frammentazione del DNA spermatico sono stati posti in relazione a condizioni di infertilità maschile ed ad una maggiore incidenza di aborti precoci anche dopo tecniche di fecondazione in vitro. Le alterazioni del DNA spermatico sembrerebbe che portino alla formazione di embrioni con minore vitalità e quindi non in grado di svilupparsi opportunamente una volta impiantati.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
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Certo che c'è modo, dipende dal suo quadro clinico, se sono presenti patologie in grado di alterare la sua fertilità che dovranno essere rimosse, ci sono terapie antiossidanti ecc., si consulti con un qualificato specialista che si occupi di problematiche riproduttive e poi se servisse ci faccia sapere.
Cordialità
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 11/10/2016.
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