Teratozoospermia,ipervischiosità seminale

gentile dott
Ho fatto degli esami ai liquidi seminali x verificare la mia fertilità.Ho 40 anni.
Gli esami hanno dato i seguenti risultati: periodo astinenza 4 giorni
aspetto:sublimpido;colore:normale;volume(ml)1,6;ph 7,9;fluidificazione:completa;viscosità:elevata;N°nemaspermi(milioni/ml)78;N°nemaspermi totale(milioni)125;motilità totale 64%;N°nemaspermi motilità totale(milioni)80;motilità rapidamente progressiva 42%;motilità lentamente progressiva 9%;motilità discinetica 13%;motilità agitatoria in loco /%;forme vitali/;forme giovani /;atipie testa 98%;varianti atipiche prevalenti/;forme ipermature /;atipie pz intermedio 18%;TZI 1,23;forme tipiche e fisiologiche 2%;forme germinali rotonde/;atipie cosa 5%;SDI 1,21;leucociti /;spermo agglutinazioni assenti.
Giudizio:teratozoospermia,ipervischiosità seminale.
PS:dove trova la barra non vengono riportati valori numerici o giudizi scritti per cui immagino che il valore sia assente.
La domanda che volevo porle era la seguente:cosè la teratozoospermia,cosa significhi avercela in queste forme e cosa comporta.Inoltre cosa indica l'ipervischiosità seminale.Potrò avere dei figli?
Grazie in anticipo per le risposte
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Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente, dal referto dello spermiogramma emerge un numero di spermatozoi normale e una motilità progressiva (rapida + lenta) nella norma. molto bassa è in effetti la % di forme normali (2%). Questo significa che il 98% dei suoi spermatozoi è incapace di penetrare la parte esterna dell'ovocita proprio per via di una forma alterata. Purtroppo terapie mediche efficaci mirate al miglioramento di questo paramentro non esistono. Io le consiglierei intanto di ripetere lo spermiogramma c/o la stessa struttura (dai dati del referto che ha riportato ho capito di che Centro si tratta ed è certamente attendibile)sia per ricontrollare la morfologia sia per il volume seminale che è oggettivamente scarso (1,6ml) e di fare una visita Andrologica.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti

Un cordiale saluto

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Dr. Alessandro Valdiserri Ginecologo, Andrologo 140
Gentile Utente,
il Suo quadro seminale presenta una gravissima teratozoospermia.
Consiglierei comunque di ripetere l'esame del liquido seminale con screening microbiologico sia sul lquido seminale che sulle urine primo getto. Spesso infezioni da clamidia possono alterare gravemente la morfologia.
Consiglierei inoltre una visita andrologica ed un ecocolordoppler scrotale.
Rimanendo a Sua completa disposizione per eventuali chiarimenti, Le porgo i più Cordiali saluti.

Dott. Alessandro Valdiserri

Dott. Alessandro Valdiserri
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
Master Universitario in Andrologia

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a parte la teratozoospermia (elevato numero di spermatozoi con conformazione anomala), un dato del Suo esame merita ulteriore attenzione e cioè l'ipospermia: Vale a dire una quantità di liquido spermatico inferiore alla norma (l'ipervischiosità ne è una conseguenza).
Mi chiedevo se questo fosse il primo spermiogramma della Sua vita, anche se dubito ciò corrisponda al vero. Sarebbe interessante confrontare i dati odierni con quelli del passato.
In ogni caso occorre rimboccarsi le maniche. E non mi riferisco a quelle della Sua giacca, ma a quelle della giacca dell'Andrologo cui senza alcun dubbio Lei si rivolgerà per risalire alle cause e quindi ipotizzare i rimedi del Suo problema.
Intendiamoci bene: Lei non è sterile. Ma di certo, stando ai parametri che ho letto, un concepimento potrebbe risultare difficile.
Ci tenga informati.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Gentili dott.ri
Grazie per le risposte,sapere che posso generare anche se con qualche difficoltà è già una bella notizia.
Quello è il primo esame specifico che facevo.
Ho omesso di darvi alcune informazioni che forse potrebbero essere significative.
Io al tempo dell'esame ero affetto da HCV con l'antigene B positiva ma (dormiente).
Ora sono in trattamento interferonico+ribavirina.
Dopo 6 mesi i due virus si sono entrambi negativizzati.
Certamente seguirò il vostro consiglio di rivolgermi ad uno specialista e di fare ulteriori esami.
Cordialità
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Utente
Utente
cari medici,dopo la mail inviatavi a suo tempo ho eseguito cura interferonica che ha dato buoni risultati.
La cosa curiosa è che quella difficoltà a ingravidare è scomparsa avendo, dopo la cura, avuto due relazioni lunghe, non protette, con donne,entrambe rimaste incinte.
Secondo voi l'interferone può aver agito in tal senso,cioè dandomi la facoltà da ingravidare con più facilità?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a mio modo di vedere non vi sono correlazioni fra la terapia menzionata e la "facilità" a concepire. Ma mi scusi, forse non ho letto bene, ma non comprendo la consecutio temporale degli eventi cui fa riferimento. Potrebbe, se ne ha voglia, chiarirmeli? Lei ha per Sua scelta rapporti non protetti?
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
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Utente
Utente
gentile professore
Dopo lo spermeagramma effettuato nel 2003 ho, nel 2005, effettuato terapia interferonica avendo virus epatite hcv e b.
L'interferone l'ho preso assoaciato a ribavirina per un anno.
Nel frattempo, cioè dal 2005 ho avuto due relazioni abbastanza lunghe con due peersone non protette che sono rimaste incinta.
la scelta di avere rapporti non protetti con queste persone è stata presa sempre da entrambi.
Le rammento che io ho sempre avuto nella mia vita rapporti non protetti in partcolare per rapporti lunghi,nessuna persona, ne in quelli brevi e occasionali generalmente protetti ne in quelli protratti nel tempo nessuna persona è mai rimasta incinta o si è ammalata.
Non so perchè ma io intuisco anche se non ne sono certo che l'interferone abbia maneggiato l'infertilità attraverso la depotenziazione dei virus.
Del resto, occupandomi spesso di studi sugli effetti dei farmaci e sulle matrici culturali della diagnosi non è fatto nuovo che alcuni farmaci utlizzati per certi scopi vengano in seguito riutilizzati per altri obiettivi. Infatti, succede non raramente che un farmaco venga "validato" per i suoi effetti sulle persone dopo che è stato creato,prenda ad esempio il samir, da epatoprotettore è diventato nel tempo un antidrepressivo?
Cordialità