Un fastidio al pene, alla radice, una specie
Buona sera a tutti gentili dottori,
sono un ragazzo di 18 anni che ha già scritto una o due volte su questo forum che spesso mi ha aiutato (devo ammettere di essere leggermente ipocondriaco secondo me!); tempo fa (circa un mesetto) a seguito di un intenso periodo di attività sessuale, ho riscontrato un fastidio al pene, alla radice, una specie di indurimento doloroso al tatto, dopo una visita mi è stato detto che era una banale infiammazione di una vena e mi è stato prescritto dell'Ananase 40mg, 2 compresse 2 volte al giorno dopo i pasti.
Il fastidio è andato via anche se, forse per convinzione mia, a volte per paura che non sia completamente sparito il dolore, mi convinco di avere qualche fastidio se sollecito eccessivamente il pene.
Il problema vero e proprio però è la presenza di un brufolo, che si è formato all'incirca nello stesso periodo, forse qualche giorno prima, sull'asta del pene, non si è mai formato completamente, ovvero è sempre rimasto sottopelle, con grande gonfiore e rossore, se sollecitato fuoriusciva semplicemente del liquido giallo chiaro ma senza vero e proprio pus.
Dopo ripetute applicazioni di Aureomicina, sempre prescritta durante la stessa visita dall'urologo che ha confermato la natura di brufolo, il brufolo ha fatto il suo decorso, o almeno in parte, ora è il gonfiore è quasi sparito, il rossore anche, e la "durezza" della pallina sottopelle in questione è diminuita, tuttavia continua a persistere appunto una sorta di pallina dura, che a volte, molto leggermente, da qualche fastidio, nonostante io non abbia più rapporti dopo quelli antecedente alla comparsa di questi "Sintomi".
La mia domanda era se è normale un decorso completo COSì tanto lento del brufolo
che se sollecitato tutt'ora espelle solo piccole dosi estremamente minime di liquido.
Grazie a tutti già da ora.
S.
sono un ragazzo di 18 anni che ha già scritto una o due volte su questo forum che spesso mi ha aiutato (devo ammettere di essere leggermente ipocondriaco secondo me!); tempo fa (circa un mesetto) a seguito di un intenso periodo di attività sessuale, ho riscontrato un fastidio al pene, alla radice, una specie di indurimento doloroso al tatto, dopo una visita mi è stato detto che era una banale infiammazione di una vena e mi è stato prescritto dell'Ananase 40mg, 2 compresse 2 volte al giorno dopo i pasti.
Il fastidio è andato via anche se, forse per convinzione mia, a volte per paura che non sia completamente sparito il dolore, mi convinco di avere qualche fastidio se sollecito eccessivamente il pene.
Il problema vero e proprio però è la presenza di un brufolo, che si è formato all'incirca nello stesso periodo, forse qualche giorno prima, sull'asta del pene, non si è mai formato completamente, ovvero è sempre rimasto sottopelle, con grande gonfiore e rossore, se sollecitato fuoriusciva semplicemente del liquido giallo chiaro ma senza vero e proprio pus.
Dopo ripetute applicazioni di Aureomicina, sempre prescritta durante la stessa visita dall'urologo che ha confermato la natura di brufolo, il brufolo ha fatto il suo decorso, o almeno in parte, ora è il gonfiore è quasi sparito, il rossore anche, e la "durezza" della pallina sottopelle in questione è diminuita, tuttavia continua a persistere appunto una sorta di pallina dura, che a volte, molto leggermente, da qualche fastidio, nonostante io non abbia più rapporti dopo quelli antecedente alla comparsa di questi "Sintomi".
La mia domanda era se è normale un decorso completo COSì tanto lento del brufolo
che se sollecitato tutt'ora espelle solo piccole dosi estremamente minime di liquido.
Grazie a tutti già da ora.
S.
[#2]
Di sicuro una lesione simile a quella che descrive associata ad una nodularità alla base del pene deve essere posta all'occhio del Venereologo per la valutazione;
alcune patologie sessualmente trasmissibili - e lo diciamo come sempre solo in termini generali e mai vincolanti dall sede telematica - come la Sifilide ad esempio possono avere manifestazioni similari (nodulazione esulcerativa o socente chiusa ed eritematosa) e linfoadenopatia satellite.
ovviamente la visita venereologica potrà escludere ogni altra situazione connessa.
cari saluti
alcune patologie sessualmente trasmissibili - e lo diciamo come sempre solo in termini generali e mai vincolanti dall sede telematica - come la Sifilide ad esempio possono avere manifestazioni similari (nodulazione esulcerativa o socente chiusa ed eritematosa) e linfoadenopatia satellite.
ovviamente la visita venereologica potrà escludere ogni altra situazione connessa.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#4]
caro lettore,
ad un ragazzo che si presenta con un "brufolo", trattato da un urologo non riesco proprio ad avanzare il sospetto, "terrificante" di una infezione sifilitica.
Proprio non ci riesco!
Segua i consigli di chi la ha visitata
cari saluti
ad un ragazzo che si presenta con un "brufolo", trattato da un urologo non riesco proprio ad avanzare il sospetto, "terrificante" di una infezione sifilitica.
Proprio non ci riesco!
Segua i consigli di chi la ha visitata
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 35.9k visite dal 03/11/2008.
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