Ispessimento tunica albuginea
In seguito a un violento trauma al pene verificatosi anni fa,adesso ho un ispessimento della tunica albuginea,lo so poiche ho fatto l ecografia al pene.l'urologo dal quale sono stato mi ha detto che questo problema non si puo risolvere.mi rivolgo a voi perche spero che una soluzione esista sapendo che questo ispessimento puo portare anche alla malattia della peyronie.C e un modo per far si che l ispessimento svanisca?
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Gentile lettore,
già il suo problema clinico , da come lei ce lo descrive, si può considerare un'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie che è una patologia caratterizzata appunto dalla formazione di ispessimenti o placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.
Questa malattia è a volte associata a dolore e può dare, in alcuni casi, curvature anomale del pene durante l'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i traumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale ma fastidiosa reazione infiammatoria.
La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed “antifibrotici” (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).
Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.
Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.
Detto questo ora risenta in diretta il suo andrologo di riferimento.
Un cordiale saluto
già il suo problema clinico , da come lei ce lo descrive, si può considerare un'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie che è una patologia caratterizzata appunto dalla formazione di ispessimenti o placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.
Questa malattia è a volte associata a dolore e può dare, in alcuni casi, curvature anomale del pene durante l'erezione.
La causa della malattia è poco nota. Molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. Tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i traumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale ma fastidiosa reazione infiammatoria.
La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed “antifibrotici” (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).
Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.
Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.
Detto questo ora risenta in diretta il suo andrologo di riferimento.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
inanzitutto grazie per la risposta.Poi le do la conferma che il trauma che mi ha causato questo ispessimento,mi provoca infatti anche dolore e fastidio.non ho nessun incurvamento per ora,spero non mi succeda in futuro.Sto prendendo delle capsule a basa di vitamina E,come lei ha detto.IL dottore da cui sono stato mi consiglia di prenderle per 2 mesi,fare un intervallo di 3 mesi e poi riprenderle di nuovo per 2 mesi:purtroppo sono quasi arivato alla fine del secondo mese,e non sto avendo risultati.Mi rendo conto che e' un problema grave e che ci voranno molti soldi per risolverlo,e mi rendo conto che non e' nemmeno sicuro che il problema si risolvi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 23/08/2016.
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