ematomi, fibrosi , embolizzazione arteria, curvatura. AIuTO
salve da circa 2 mesi non vivo più, in seguito ad una caduta in bici ho riportato diversi danni al pene
3 ematomi al testicolo, 1 alla base del pene di circa 4 cm e rottura dell'arteria cavernosa con pressione di 200 cm/s
circa una settimana fa ho eseguito un embolizzazione dell'arteria cavernosa con riduzione del flusso a 30 cm/s quindi non completamente risolta, ma non è un problema perchè eventualmente si può ripetere l'intervento.
mi preoccupa la fibrosi ,
l'ultimo ecodopller eseguito prima dell'intervento dice:
-nel corpo cavernoso di dx, a circa 2 cm dall'origine del pene, presenza di area fibrosa, ben delineata dal restante tessuto cavernoso, di forma triangolare con diametri massimi di mm 24x13.adiacente a tale area, presenza di piccola lacuna anecogena, dove con il segnale doppler si evidenzia flusso ematico vorticoso. nelle scansioni longitudinali il doppler mostra l'arteria cavernosa dx che si getta in tale lacuna, per poi proseguire il suo decorso a valle di tale area. il reperto ecograqfico e doppler depone per rottura traumatica dell'arteria cavernosa dc con priapismo ad alta portata ed area fibrosa cicatriziale circostante.
mentre il doppler eseguito il giorno dopo l'intervento : (copio le parti piu importanti)
-scarso affluso cavernoso a sx, iperafflusso a dx per presenza di piccola fistola con flussi di 200cm/s
-disomogeneita del tessuto cavernoso attorno alla fistola,verosimilmente per concomitanza di emastoma in via di organizzazione ed esiti cicatriziali.non sono presenti lacune pseudoaurismatiche.non sono visibili vasi accessori, distali o prossimali, afferenti alla fistola
post intervento
-chiusura della fistola e flussi con picco di 30/40 cm/s (quindi non del tutto nella norma?)
e successivamente mi è scoppiata l'arteria inguinale femorale sx dalla quale sono entrati per l'embolizzazione con emorraggia che è stata risolta con fasciatura compressiva ma l'ematoma si è spostato sopra l'inguine all'altezza del primo addominale sinistro e ho notato solo 2 giorni fa del nero dalla parte opposta alla fibrosi dx quindi a sx (si è spostato l'ematoma all'interno del pene?)
analisi visiva personale:
mi è stato consigliato di avere erezioni giornaliere per cercare di elasticizzare la fibrosi, il pene in fase di detumescenza si presenta normale con "un'anello" duro a dx , mentre, in semi erezione si "phiega" in prossimita della fibrosi quindi come se fosse suddiviso in 2 parti , in erezione la zona del'anello rimane invariata il resto del pene prende forma quasi normale con angolazione di circa 30° verso destra, quindi un restringimento a forma di mezza clessidra e piu gonfio a sinistra ,e mi viene il dubbio che il nero che vedo sia causato da questo e non vorrei recare altri problemi con l'erezione, che comunque non è del tutto completa come prima , non so se per fattore psicologico o fisico.
non mi hanno consigliato nessuna cura ma solo di aspettare ed "elasticizzare" la zona , ho paura di non tornare piu come prima.chiedo aiuto.
3 ematomi al testicolo, 1 alla base del pene di circa 4 cm e rottura dell'arteria cavernosa con pressione di 200 cm/s
circa una settimana fa ho eseguito un embolizzazione dell'arteria cavernosa con riduzione del flusso a 30 cm/s quindi non completamente risolta, ma non è un problema perchè eventualmente si può ripetere l'intervento.
mi preoccupa la fibrosi ,
l'ultimo ecodopller eseguito prima dell'intervento dice:
-nel corpo cavernoso di dx, a circa 2 cm dall'origine del pene, presenza di area fibrosa, ben delineata dal restante tessuto cavernoso, di forma triangolare con diametri massimi di mm 24x13.adiacente a tale area, presenza di piccola lacuna anecogena, dove con il segnale doppler si evidenzia flusso ematico vorticoso. nelle scansioni longitudinali il doppler mostra l'arteria cavernosa dx che si getta in tale lacuna, per poi proseguire il suo decorso a valle di tale area. il reperto ecograqfico e doppler depone per rottura traumatica dell'arteria cavernosa dc con priapismo ad alta portata ed area fibrosa cicatriziale circostante.
mentre il doppler eseguito il giorno dopo l'intervento : (copio le parti piu importanti)
-scarso affluso cavernoso a sx, iperafflusso a dx per presenza di piccola fistola con flussi di 200cm/s
-disomogeneita del tessuto cavernoso attorno alla fistola,verosimilmente per concomitanza di emastoma in via di organizzazione ed esiti cicatriziali.non sono presenti lacune pseudoaurismatiche.non sono visibili vasi accessori, distali o prossimali, afferenti alla fistola
post intervento
-chiusura della fistola e flussi con picco di 30/40 cm/s (quindi non del tutto nella norma?)
e successivamente mi è scoppiata l'arteria inguinale femorale sx dalla quale sono entrati per l'embolizzazione con emorraggia che è stata risolta con fasciatura compressiva ma l'ematoma si è spostato sopra l'inguine all'altezza del primo addominale sinistro e ho notato solo 2 giorni fa del nero dalla parte opposta alla fibrosi dx quindi a sx (si è spostato l'ematoma all'interno del pene?)
analisi visiva personale:
mi è stato consigliato di avere erezioni giornaliere per cercare di elasticizzare la fibrosi, il pene in fase di detumescenza si presenta normale con "un'anello" duro a dx , mentre, in semi erezione si "phiega" in prossimita della fibrosi quindi come se fosse suddiviso in 2 parti , in erezione la zona del'anello rimane invariata il resto del pene prende forma quasi normale con angolazione di circa 30° verso destra, quindi un restringimento a forma di mezza clessidra e piu gonfio a sinistra ,e mi viene il dubbio che il nero che vedo sia causato da questo e non vorrei recare altri problemi con l'erezione, che comunque non è del tutto completa come prima , non so se per fattore psicologico o fisico.
non mi hanno consigliato nessuna cura ma solo di aspettare ed "elasticizzare" la zona , ho paura di non tornare piu come prima.chiedo aiuto.
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Caro Utente,capisco l'ansia e la preoccupazione ma,da quanto ci trasmette,mi sembra che la riabilitazione sia progressivamente in atto.Non esistono terapie specifiche e solo il tempo potrà dire se v saranno reliquiari significativi che,però,al momento,non prevederei.Continui a seguire i consigli dello specialista reale che ha il privilegio di poterla visitare di persona.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Salve dottore grazie per l'attenzione.
Che si intende che la riabilitazione è in atto? Da circa un mese quando è scomparso l'ematoma è rimasto inalterato questo "anello" fibrotico
Per le terapie leggevo: laser, onde d'urto, vitamina e, paba vamparil ecc
Quindi devo "elasticizzare manualmente"? ho paura che si rompa altro dato che la differenza tra la condizione di riposo e l'erezione e molta e ho paura scoppi qualcosa per via del restringimento e non riesco a raggiungere l'erezione come una volta non so se per fattore psicologico o fisico.
Chiedo aiuto qui dato che i medici che mi hanno visitato non mi sono sembrati molto professionali(infatti mi hanno detto che è del semplice sangue coagulato e che passerà in poco tempo) infatti ho dovuto fare molta strada per l'intervento, e il consiglio dell'elasticizzazione mi è stato dato da uno specializzando del reparto.
Che si intende che la riabilitazione è in atto? Da circa un mese quando è scomparso l'ematoma è rimasto inalterato questo "anello" fibrotico
Per le terapie leggevo: laser, onde d'urto, vitamina e, paba vamparil ecc
Quindi devo "elasticizzare manualmente"? ho paura che si rompa altro dato che la differenza tra la condizione di riposo e l'erezione e molta e ho paura scoppi qualcosa per via del restringimento e non riesco a raggiungere l'erezione come una volta non so se per fattore psicologico o fisico.
Chiedo aiuto qui dato che i medici che mi hanno visitato non mi sono sembrati molto professionali(infatti mi hanno detto che è del semplice sangue coagulato e che passerà in poco tempo) infatti ho dovuto fare molta strada per l'intervento, e il consiglio dell'elasticizzazione mi è stato dato da uno specializzando del reparto.
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Utente
Lei cosa consiglierebbe? Alla fine la questione dovrebbe essere piuttosto chiara, nel senso che è presente questa fibrosi quasi alla base e bisogna cercare un modo per ammorbidirla ed elasticizzarla. Mi è stato consigliato diaspettare altri 2 mesi e non vorrei sia troppo tardi, magari ora con qualche medicazione ecc si possono accellerare i tempi, addirittura 5 giorni dopo l'incidente volevano aprirmi e rimuovere la fibrosi senza sapere della rottura dell'arteria e della lacuna e fistola. Per questo chiedo qui, non so a chi rivolgermi e non vorrei affidarmi a persone poco competenti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 27/07/2016.
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