Minore turgidità penina

Gentili medici, sono un uomo di 36 anni
da qualche mese mi sono accorto che durante l'erezione il mio pene non ha piu' quella durezza che aveva. questo ovviamente ha creato dei problemi con la partner. Questo succede anche con la masturbazione anche se il desiderio persiste solo che ovviamente la mia mente e' sempre rivolta verso la risposta del mio pene alle sollecitazioni nella speranza che sia solamente un problema psicologico che prima o poi passera'. Malgrado tutto non riesco piu' ad ottenere una soluzione al problema. Tre mesi fa andai da uno psicologo che alle prime mi disse di non preoccuparmi e di stare tranquillo e che se l'imbarazzo doveva persistere ci si poteva aiutare momentameneamente con un farmaco; cosi mi prescrisse il cialis dopo un paio di sedute. Lo provai ed in effetti tutto ando' per il verso giusto ma ora che mi consigliate di fare? Vorrei sottopormi ad una visita medica e qualche esame per scongiurare un deficit fisico. Sottolineo che sono un fumatore e con un 7/8 kg di troppo rispetto al peso forma.
MI scuso semmai per la poca chiarezza del messaggio e vi ringrazio anticipatamente.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
In effetti va eseguita una viista medica che accerti realmente le cause del suo disturbo, il problema potrebbe risiedere in un altro organo anche lontano. (il polmone per esempio), Molto velocemente con i test di mediicina quantica, che guida il ragionamento, la tomografia elettrolitica extracellulare, composizione corporea, si riesce ad avere una indicazione diagnostica ottima e quindi eseguire una terapia mirata con farmaci biologici.
Il ragionamento tanto lo risolvi con il viagra, chi se ne frega, non va bene. I problemi psicologici non c'entrano niente.
saluti moschinialberto@medicitalia.it
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ha fatto benissimo a consultare un Collega Psicologo. Questo è senza dubbio una parte del Suo problema: l'assoluta maggioranza delle disfunzioni erettili alla Sua età riconoscono motivazioni psicoanalitiche. E' assolutamente fondamentale rendersi conto di questo dato.
L'altra parte, la più seria ed importante, è di pertinenza dello Specialista Andrologo. Sarà sempre questo Collega che valuterà l'entità del suo sovrappeso, le eventuali correlazioni endocrinologiche (iniziale diabete mellito? tireopatie?). Per quanto riguarda il fumo, la riduzione o la sospensione non potrà che giovarLe e non solo per il miglioramento della vita sessuale ma anche e soprattutto ai fini di una ovvia prevenzione delle patologie respiratorie croniche e, occorre dirlo, neoplastiche.
Per tutto il resto, si affidi al Suo buon senso...oltre che a Specialisti qualificati ed a Strutture di Eccellenza. Non aggiungo altro.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Gentile signore,
la situazione va valutata con uno specialista medico-chirurgo, per esempio un urologo...
Scherzi a parte, un iniziale deficit erettile può ricondursi a diverse problematiche, per esempio stress fisico esagerato, condizioni di lavoro, stress psicogeno, fumo di sigarette,ma soprattutto potrebbe essere espressione di un difetto di circolazione e di scarico venoso intracavernoso. Per tali motivi la terapia con farmaci inibitori delle fosfodiesterasi (per esempio il tadalafil, o il vardenafil che sono le nuove molecole derivate dal sildenafil o viagra) è quella di elezione per due ordini di motivi:
1) capire che grado di deficit erettile sia presente (il dosaggio di partenza è quello più basso e va valutata la risposta erettile).
2) tali farmaci li prescriviamo non solo per l'atto sessuale in sè, ma anche e soprattutto a scopo riabilitativo, ovvero per una sorta di ginnastica della corretta erezione.
Se lei farà una visita urologica, le verrà spiegato che occorre assumerli più volte a settimana a distanza di 24-48 ore visto che la loro caratteristica è la lunga durata d'azione (circa 17 ore) che consente una più regolare rivascolarizzazione intracavernosa e la non dipendenza dall'atto sessuale.
Esistono esami strumentali più o meno invasivi (ecocolordoppler penieno e rigiscan ed altri) che consentono in casi più difficili un corretto inquadramento del problema.
Tanti auguri.
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Utente
Utente
Gentili Medici,
innanzitutto volevo ringraziarvi per la cortesia e la professionalita' che dimostrate nonche' per l'aiuto che portate alle persone in questo sito; in secondo piano volevo chiedervi un'ultima infomarzione che mi aiutera' a trovare (spero) una giusta soluzione al mio problema.
A che medico posso rivolgermi qui in zona Brescia, Lago di Garda sia per quanto rigurda Andrologia sia per quanto riguarda urologia? ... Magari un paio di nominativi fidati e da voi conosciuti mi darebbero una giusta indicazione.
Grazie di nuovo di tutto.

Buon lavoro a buon week end :-)
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Schezi a parte,
vorrei sapere perchè tutto deve essere ricondotto a stress e motivi psichici, oppure ad una prescrizione farmacologica, senza mai andare a vedere perchè si è verificata una patologia, perchè non si va ad indagare le possibili patologie derivanti da virus o betteri, o motivi neurologici,
saluti
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