Calo del desiderio e erezione
Salve,
cerchero' di essere breve e precisa.
Io e il mio ragazzo (stiamo insieme da 7 anni) abbiamo rari rapporti sessuali ( 1 al mese, alcune volte ogni 2 mesi) da un anno e mezzo circa.
All'inzio avevo attribuito la causa allo stress, poi ad un mancato interesse nei miei conronti (quest ultima paura mi ha portato a fare uno sbaglio: una volta in cui non riuscivamo, sono scoppiata dicendo che temevo che lui non avesse il coraggio di dire che non lo attraevo. immediatamento dopo ho capito che c'era qualcosa che non andava anche perchè sento che mi ama e me lo dimostra con forza sempre). Poco dopo quanto accaduto (marzo) ho visto in tv una campagna pubblicitaria "amare senza pensieri" e riconoscevo nell'uomo della pubblicita' che "evitava" il mio ragazzo.
A settembre , dopo un rapporto riuscito, lui mi dice che crede di avere un calo del desiderio e alcuna reazione a fantasie e mi parla di iniezioni peninee.(quanto confessato non mi sorprende anzi mi rende felice perchè credo che parlare di cio' rafforzi la relazione). Insieme decidiamo di fargli fare analisi del sangue.
Trascorrono i giorni e lui fa finta di niente, introduco io il discorso dicendo che quando se la sente possiamo andare da un medico uomo.
Lui non vuole parlane.
Un altro giorno mi introduce alla lontana in discorso che molti uomini vanno dall'andrologo, poi pero' cambia discorso.
Un'ultima volta gli dico che vorrei si facesse dei controlli e che ho timore di introdurre certi discorsi perchè temo lui si possa arrabbiare e allontanarsi e lui mi dice che "non ha problemi ormonali"
In sintesi, dice e poi nega...io non so cosa pensare perchè se gli parlo ho paura di mettergli ansia e temo che la causa di cio' sia io, ragazza ansiosa.
Durante la settimana per suoi impegni non ci vediamo, solo il fine settimana e prima di tutto cio' mi portava a casa sua anche per stare senza far niente. ora questa cosa la evita accuratamente e io me ne sono accorta e la cosa mi fa molto male (non perchè voglio avere rapporti, quanto perchè non cè modo cosi' neanche di stare sereni senza invadenza di qualcuno - da me c'è sempre gente e ho la camera in comune con mia sorella).
Vorrei dei consigli!
Ne vorrei parlare con tutta sincerità, ma temo di mettergli ansia e di far aggravare la cosa...non voglio sbagliare.
E' anche vero che qualche cosa me l'ha detta e non so come aiutarlo.
Grazie
cerchero' di essere breve e precisa.
Io e il mio ragazzo (stiamo insieme da 7 anni) abbiamo rari rapporti sessuali ( 1 al mese, alcune volte ogni 2 mesi) da un anno e mezzo circa.
All'inzio avevo attribuito la causa allo stress, poi ad un mancato interesse nei miei conronti (quest ultima paura mi ha portato a fare uno sbaglio: una volta in cui non riuscivamo, sono scoppiata dicendo che temevo che lui non avesse il coraggio di dire che non lo attraevo. immediatamento dopo ho capito che c'era qualcosa che non andava anche perchè sento che mi ama e me lo dimostra con forza sempre). Poco dopo quanto accaduto (marzo) ho visto in tv una campagna pubblicitaria "amare senza pensieri" e riconoscevo nell'uomo della pubblicita' che "evitava" il mio ragazzo.
A settembre , dopo un rapporto riuscito, lui mi dice che crede di avere un calo del desiderio e alcuna reazione a fantasie e mi parla di iniezioni peninee.(quanto confessato non mi sorprende anzi mi rende felice perchè credo che parlare di cio' rafforzi la relazione). Insieme decidiamo di fargli fare analisi del sangue.
Trascorrono i giorni e lui fa finta di niente, introduco io il discorso dicendo che quando se la sente possiamo andare da un medico uomo.
Lui non vuole parlane.
Un altro giorno mi introduce alla lontana in discorso che molti uomini vanno dall'andrologo, poi pero' cambia discorso.
Un'ultima volta gli dico che vorrei si facesse dei controlli e che ho timore di introdurre certi discorsi perchè temo lui si possa arrabbiare e allontanarsi e lui mi dice che "non ha problemi ormonali"
In sintesi, dice e poi nega...io non so cosa pensare perchè se gli parlo ho paura di mettergli ansia e temo che la causa di cio' sia io, ragazza ansiosa.
Durante la settimana per suoi impegni non ci vediamo, solo il fine settimana e prima di tutto cio' mi portava a casa sua anche per stare senza far niente. ora questa cosa la evita accuratamente e io me ne sono accorta e la cosa mi fa molto male (non perchè voglio avere rapporti, quanto perchè non cè modo cosi' neanche di stare sereni senza invadenza di qualcuno - da me c'è sempre gente e ho la camera in comune con mia sorella).
Vorrei dei consigli!
Ne vorrei parlare con tutta sincerità, ma temo di mettergli ansia e di far aggravare la cosa...non voglio sbagliare.
E' anche vero che qualche cosa me l'ha detta e non so come aiutarlo.
Grazie
[#1]
Cara Utente,la lunga storia che ci descrive richiede un breve consiglio :metta il Suo ragazzo davanti ad una realta' che non puo' prescindere da un colloquio psicosessuologico,visto che,credo,ilSuo ragazzo gia' ha avuto contatti con un andrologo.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#5]
Ex utente
Salve,
volevo tenerla aggiornata sulla situazione che ho descritto.
Putroppo da quel giorno di settembre, in cui successivamente al rapporto il mio ragazzo mi ha parlato di un calo del desiderio, non abbiamo più rapporti sessuali.
Io, dopo le volte in cui ho cercato di parlargli, non ho fatto alcuna mossa ed ho solo cercato di comunicargli tanto amore con le parole e con i fatti, come ho sempre fatto. tutto questo sempre per il timore di mettergli ansia.
Una cosa positiva in tutto questo c'è, ovvero avedno notato un suo forte timore a restare solo con me gli ho scritto una lettera in cui gli ho comunicato il mio dolore per aver notato la sua paura giustificata dalla mia precedente aggressività e gli ho chiesto fiducia.
Abbiamo ripreso a stare soli e abbiamo anche avuto voglia di farci carezze e massaggi anche se niente rapporti.
Credo che lui si stia fissando sulla sua erezione perchè ogni tanto mi comunica con frasi sibilline dei problemi, ma continua a non muovere le acque.
Cosa può portare un uomo ad aver timore della sua erezione, ma a non fare niente per tranquillizzarsi o sapere la realtà?
Credo che il vero problema è che l'ho inibito e di questo ho preso consapevolezza. Credo che il problema sia io, anche se ogni tanto mi chiedo se in fondo non ci sia qualcosa di ormonale o altro.
Non so in che termini affrontare l'argomento, Lei può darmi un consiglio?
Grazie mille
volevo tenerla aggiornata sulla situazione che ho descritto.
Putroppo da quel giorno di settembre, in cui successivamente al rapporto il mio ragazzo mi ha parlato di un calo del desiderio, non abbiamo più rapporti sessuali.
Io, dopo le volte in cui ho cercato di parlargli, non ho fatto alcuna mossa ed ho solo cercato di comunicargli tanto amore con le parole e con i fatti, come ho sempre fatto. tutto questo sempre per il timore di mettergli ansia.
Una cosa positiva in tutto questo c'è, ovvero avedno notato un suo forte timore a restare solo con me gli ho scritto una lettera in cui gli ho comunicato il mio dolore per aver notato la sua paura giustificata dalla mia precedente aggressività e gli ho chiesto fiducia.
Abbiamo ripreso a stare soli e abbiamo anche avuto voglia di farci carezze e massaggi anche se niente rapporti.
Credo che lui si stia fissando sulla sua erezione perchè ogni tanto mi comunica con frasi sibilline dei problemi, ma continua a non muovere le acque.
Cosa può portare un uomo ad aver timore della sua erezione, ma a non fare niente per tranquillizzarsi o sapere la realtà?
Credo che il vero problema è che l'ho inibito e di questo ho preso consapevolezza. Credo che il problema sia io, anche se ogni tanto mi chiedo se in fondo non ci sia qualcosa di ormonale o altro.
Non so in che termini affrontare l'argomento, Lei può darmi un consiglio?
Grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 25/10/2008.
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