Ureaplasma parvum
Gentili dottori,
vi scrivo in quanto un po' di tempo fa, circa un mese, la mia ragazza ha effettuato una visita ginecologica in seguito a pruriti e bruciori alle parti intime. In seguito all'urinocultura e un tampone vaginale, le è stato diagnosticato l' Ureaplasma parvum, il quale le ha causato una brutta infezione.
Ovviamente abbiamo chiesto alla ginecologa che cosa avrei dovuto fare io in questo caso, e la sua riposta è stata "nulla". Ci ha detto che non ho niente ma che gliel'ho passato quai sicuramente io. Adesso, da profano, trovo difficile seguire il ragionamento logico secondo il quale sarei stato io a passarlo alla mia ragazza senza però avere nulla di patologico. A questo punto le domande che vorrei porvi sono le seguenti: è possibile trasmettere sessualmente qualcosa senza avere nulla? E' meglio assicurarsi scrupolosamente di non avere veramente nulla andando da un andrologo? E infine, se fosse vero quello detto dalla ginecologa della mia ragazza, questo vuol dire che in tutti i rapporti sessuali che avrò in futuro potrò trasmettere l'ureaplasma parvum?
Aggiungo che non accuso nessun sintomo riferibile alla malattia diagnosticata alla mia ragazza.
Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione
Cordialmente
vi scrivo in quanto un po' di tempo fa, circa un mese, la mia ragazza ha effettuato una visita ginecologica in seguito a pruriti e bruciori alle parti intime. In seguito all'urinocultura e un tampone vaginale, le è stato diagnosticato l' Ureaplasma parvum, il quale le ha causato una brutta infezione.
Ovviamente abbiamo chiesto alla ginecologa che cosa avrei dovuto fare io in questo caso, e la sua riposta è stata "nulla". Ci ha detto che non ho niente ma che gliel'ho passato quai sicuramente io. Adesso, da profano, trovo difficile seguire il ragionamento logico secondo il quale sarei stato io a passarlo alla mia ragazza senza però avere nulla di patologico. A questo punto le domande che vorrei porvi sono le seguenti: è possibile trasmettere sessualmente qualcosa senza avere nulla? E' meglio assicurarsi scrupolosamente di non avere veramente nulla andando da un andrologo? E infine, se fosse vero quello detto dalla ginecologa della mia ragazza, questo vuol dire che in tutti i rapporti sessuali che avrò in futuro potrò trasmettere l'ureaplasma parvum?
Aggiungo che non accuso nessun sintomo riferibile alla malattia diagnosticata alla mia ragazza.
Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione
Cordialmente
[#1]
Gentile lettore,
vedo che ha intuito per bene il da farsi e cioè "meglio assicurarsi scrupolosamente di non avere veramente nulla andando da un andrologo".
Viste le premesse enunciate, solo una attenta valutazione clinica,con eventuali valutazioni colturali mirate, potrà darci poi tutte le risposte che lei oggi qui ci pone.
Un cordiale saluto.
vedo che ha intuito per bene il da farsi e cioè "meglio assicurarsi scrupolosamente di non avere veramente nulla andando da un andrologo".
Viste le premesse enunciate, solo una attenta valutazione clinica,con eventuali valutazioni colturali mirate, potrà darci poi tutte le risposte che lei oggi qui ci pone.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 09/06/2016.
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