peso vescicale
Salve ritorno a richiedere consulto. Ho 44 anni. Dopo aver notato un calo della libido alcuni mesi fa, di cui chiesi consulto . Ho successivamente notato alcuni problemi di tipo urologico. Peso vescicale e sensazione di non aver svuotato vescica.
Andando da più urologi e andrologo uno mi ha dato il cialis da alternare ogni 3 gg per vedere se le cose miglioravano.
Intanto in questi 3 mesi mi è capitato qualche episodio di eiaculazione precoce. Sono sposato e di solito i miei tempi sono abbastanza lunghi fintanto che alcune volte dovevo impiegare molto tempo per raggiungere l'orgasmo. In questi ultimi mesi insomma mi sono preoccupato della situazione tanto da diradare di molto se non annullarla completamente l'attività sessuale.
Ad ogni modo sono andato da un'altro urologo il quale mi ha chiesta di fare l'uroflussometria. La prima non ci sono riuscito per ansia da prestazione .
Ha riscontrato addome trattabile non dolente. Reni bilateralmente nella norma per volume . Vescica: profilo interno d'organo regolare. Prostata 35 ml; presenti calcificazioni prostatiche sopratutto al lobo di sinistra, al limite della capsula chirurgica.
IPSS 8 QOL 2
NIH -CPSI 5/3/4
Sospetta unas prostatite di tipo cronico.
I sintomi vescicali comunque si presentano durante la giornata , la mattina mi sveglio con la vescica distesa e non in tensione. Insomma dopo che bevo e vado ad urinare. Mi sveglio una sola volta la notte.
Ripeto l'esame flussometrico. . Questa volta riesco e il risultato non è dei migliori
max flow 9
volume svuotato 282,
deposito 130
Insomma anche l'urologo è rimasto un po' perplesso e vuole vederci più chiaramente
Pertanto mi chiede di fare immediatamente esame urodinamico e uretrocistoscopia.
Intanto mi prescrive anche in vista dell'esame plurifloxacina compresse da 600mg
Sono abbastanza preoccupato.
Andando da più urologi e andrologo uno mi ha dato il cialis da alternare ogni 3 gg per vedere se le cose miglioravano.
Intanto in questi 3 mesi mi è capitato qualche episodio di eiaculazione precoce. Sono sposato e di solito i miei tempi sono abbastanza lunghi fintanto che alcune volte dovevo impiegare molto tempo per raggiungere l'orgasmo. In questi ultimi mesi insomma mi sono preoccupato della situazione tanto da diradare di molto se non annullarla completamente l'attività sessuale.
Ad ogni modo sono andato da un'altro urologo il quale mi ha chiesta di fare l'uroflussometria. La prima non ci sono riuscito per ansia da prestazione .
Ha riscontrato addome trattabile non dolente. Reni bilateralmente nella norma per volume . Vescica: profilo interno d'organo regolare. Prostata 35 ml; presenti calcificazioni prostatiche sopratutto al lobo di sinistra, al limite della capsula chirurgica.
IPSS 8 QOL 2
NIH -CPSI 5/3/4
Sospetta unas prostatite di tipo cronico.
I sintomi vescicali comunque si presentano durante la giornata , la mattina mi sveglio con la vescica distesa e non in tensione. Insomma dopo che bevo e vado ad urinare. Mi sveglio una sola volta la notte.
Ripeto l'esame flussometrico. . Questa volta riesco e il risultato non è dei migliori
max flow 9
volume svuotato 282,
deposito 130
Insomma anche l'urologo è rimasto un po' perplesso e vuole vederci più chiaramente
Pertanto mi chiede di fare immediatamente esame urodinamico e uretrocistoscopia.
Intanto mi prescrive anche in vista dell'esame plurifloxacina compresse da 600mg
Sono abbastanza preoccupato.
[#4]
Utente
Grazie dottore ho fatto l'esame urodinamico .
Diagnosi: Ridotta contrattilità detrusioriale
Investigator:
Note:
Cistonamanometria: detrursore stabile, a sensibilità aumentata; compliance e capacità cistometrica massima ridotte.
Studio P/F : parametri menzionali a basso flusso e basse pressioni. si segnala comunque notevole inibizione ambientale.
In pratica dopo non sono riuscito ad urinare e questo è il mio problema. Fallo sempre l'uroflussometria.
Ora vorrei sapere se in queste condizioni l'esame ha una certa oggettività . Il mio curante durante il riempimento ha valutato nella mia sintomatologia una componente emotiva che ad ogni modo sarebbe sta risolta con una terapia medica. (che avrebbe eventualmente avuto qualche ripercussione sessuale ma è un'eventualità)
Successivamente c'è stata una debole minzione ( a casa il mio flusso non è per niente paragonabile a quello che faccio in diagnostica) ha verificato una debole contrattilità.
Quindi non mi ha dato per ora lacuna terapia perché ho capito che è molto scrupoloso e vuole andare per esclusione.
Pertanto mi ha consigliato una valutazione neurofiasiatrica (con eventuale riabilitazione del pavimento pelvico) e successivamente una rivalutazione con eventuale terapia.
Mi ha detto che la soluzione la trova e che devo stare tranquillo , ma devo essere cosciente che ci vorrà del tempo.
Ora sinceramente sono un pò in confusione , non capisco come ad un certo punto il muscolo pelvico sia diventato debole alla mia età e se uscirò da questo labirinto , in quanto tutto ciò mi sta un pò deprimendo e ciò penso che peggiori la situazione essendoci nella sintomatologia una forte componente emotiva.
Le d un ulteriore elemento i l disturbo non è presente durante la note mentre sono a letto e la mattina presto fino alle 10 . La sintomatologia si acuisce quando incomincio insomma a far lavorare la vescica allora sento delle tensioni e il peso sovrapubico . Mi scusi la lunghezza ma non so più che pensare.
Diagnosi: Ridotta contrattilità detrusioriale
Investigator:
Note:
Cistonamanometria: detrursore stabile, a sensibilità aumentata; compliance e capacità cistometrica massima ridotte.
Studio P/F : parametri menzionali a basso flusso e basse pressioni. si segnala comunque notevole inibizione ambientale.
In pratica dopo non sono riuscito ad urinare e questo è il mio problema. Fallo sempre l'uroflussometria.
Ora vorrei sapere se in queste condizioni l'esame ha una certa oggettività . Il mio curante durante il riempimento ha valutato nella mia sintomatologia una componente emotiva che ad ogni modo sarebbe sta risolta con una terapia medica. (che avrebbe eventualmente avuto qualche ripercussione sessuale ma è un'eventualità)
Successivamente c'è stata una debole minzione ( a casa il mio flusso non è per niente paragonabile a quello che faccio in diagnostica) ha verificato una debole contrattilità.
Quindi non mi ha dato per ora lacuna terapia perché ho capito che è molto scrupoloso e vuole andare per esclusione.
Pertanto mi ha consigliato una valutazione neurofiasiatrica (con eventuale riabilitazione del pavimento pelvico) e successivamente una rivalutazione con eventuale terapia.
Mi ha detto che la soluzione la trova e che devo stare tranquillo , ma devo essere cosciente che ci vorrà del tempo.
Ora sinceramente sono un pò in confusione , non capisco come ad un certo punto il muscolo pelvico sia diventato debole alla mia età e se uscirò da questo labirinto , in quanto tutto ciò mi sta un pò deprimendo e ciò penso che peggiori la situazione essendoci nella sintomatologia una forte componente emotiva.
Le d un ulteriore elemento i l disturbo non è presente durante la note mentre sono a letto e la mattina presto fino alle 10 . La sintomatologia si acuisce quando incomincio insomma a far lavorare la vescica allora sento delle tensioni e il peso sovrapubico . Mi scusi la lunghezza ma non so più che pensare.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 16/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.