Cisti dell'epididimo?

Più o meno un anno fa è iniziato un dolore al testicolo sinistro, in particolare sulla parte alta ed anteriore, il giorno seguente ad un rapporto (poi via via decrescente). Su consiglio di un parente medico, feci un ecografia con colordoppler (da un chirurgo vascolare) e mi fu diagnosticata una epididimite. Chiesi se fosse stata causata dal far durare i rapporti (in media tre per settimana) anche due ore (con pause frequenti ma brevi) e mi fu risposto che i motivi potevano essere molteplici, ma non necessariamente questo, e che l'epididimite difficilmente si poteva curare definitivamente. Mi fu prescritta una cura di flaminase (2 cps al dì) e reparil (2 cps al dì) ed astinenza sessuale nel periodo della cura. Le cose migliorarono ma rimase un indolenzimento il giorno dopo un rapporto. Ho comunque evitato di far durare molto i rapporti. Circa un mese fa, il dolore si è riacutizzato ed ho rifatto un ecodoppler con diagnosi di una cisti dell'epididimo sx di tre millimetri e varicocele di II grado. Al tatto, con dolore che si acutizza anche con una lieve pressione, si sente una pallina molle sul testicolo ed un vaso ingrossato che arriva in tale zona. Ho prenotato una visita da un urologo e questi mi ha prescritto danzen ed antra per 5 giorni e 5 giorni di brek per un mese ma poichè il dolore non passava, telefonicamente ha cambiato cura dandomi 1 supposta di orudis ed una compressa di antra al giorno per 5 giorni. Oggi è il quinto giorno ed il dolore non passa (è leggermente aumentato).
Cosa mi consigliate di fare? Grazie anticipatamente.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
che la cura di una eventuale epididimite sia lunga, complessa e spesso poco gratificante sia per il paziente che per iul Medico, è fuori discussione. Ma che si tratti di un male incurabile ...beh ...mi pare del tutto fuori luogo ed esagerato.
Di certo però non può essere curata per via telefonica...
A buon inteditore...
Affettuosi auguri per la risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Grazie per l'interessamento e la rapidità della risposta.
Se posso, vorrei chiedere una uteriore informazione:
Sono stato visitato proprio ieri da un andrologo che, dopo una veloce visita mi ha detto che il problema è il varicocele e non la cisti dell'epididimo. All'affermazione che "però il dolore proviene dalla zona supero-anteriore del testicolo e non dal vaso ingrossato", ho avuto come risposta che la cisti conveniva non toccarla e che il trattamento chirurgico del varicocele avrebbe risolto il problema.
Cosa ne pensate?
Di nuovo grazie.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
grande confusione direi...
Ma su una cosa concordo con il Collega che L'ha visitata: una cisti dell'epididimo di 3 mm non può essere responsabile della sintomatologia dolorosa che Lei riferisce.
Ripeto sempre e solo la medesima cosa: la diagnosi, prima che strumentale, è clinica. Quindi, giocoforza, occorre fidarsi del giudizio clinico di chi L'ha visitata.
I motivi per operare un varicocele sono due, tenendo conto del grado del varicocele:
1) alterazioni comprovate del liquido seminale
2) sintomatologia dolorosa
Quindi non basta dire che Lei ha un varicocele per porre indicazione all'intervento.
Consulti nuovamente il Suo Andrologo di fiducia.
Un affettuoso augurio per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Utente
Utente
Di nuovo grazie.