Antidepressivo e priapismo?
Buongiorno e grazie per questo servizio,
da poco più di un mese assumo quotidianamente Cipralex, un antidepressivo, a seguito di un periodo di fortissimo stress che mi ha provocato attacchi d'ansia e di panico.
Negli ultimi 2 rapporti sessuali su 3 che ho avuto con la mia partner, ho sperimentato un indolenzimento lungo quasi tutta l'asta del pene durante l'erezione. Non un dolore tale da impedirmi l'atto, ma comunque abbastanza fastidioso. L'ultima volta, l'indolenzimento è rimasto, in forma più lieve, anche per diverse ore al termine dell'atto, come avessi preso una botta o avessi fatto uno sforzo muscolare.
A spaventarmi ulteriormente, la notte precedente quest'ultimo rapporto, mi sono reso conto che ho avuto il pene in erezione probabilmente per tutta la notte o comunque per buona parte di essa! Infatti, mi sono svegliato ripetutamente - per motivi vari - e ho notato sempre il pene in forte erezione e indolenzito.
In effetti quindi, il dolore durante l'ultimo rapporto, potrebbe proprio derivare dal fatto che la notte precedente ho avuto questo forte episodio che ha, mia ipotesi, infiammato o comunque "sforzato" il pene.
Ci tengo a precisare che io in generale, fin da quando ero più piccolo, tendo ad avere erezioni notturne e anche un indolenzimento mattutino a causa, prboabilmente, dell'eccessiva durata delle stesse. Però mai ricordo mi fosse capitato di avere una durata simile e soprattutto un indolenziomento durante il rapporto sessuale.
In effetti, mi sono ulteriormente allarmato quando ho visto che alcuni antidepressivi possono dar luogo ad una condizione di priapismo ma soprattutto leggendo che il priapismo può causare un danno permanente che impedisce l'erezione!
Non so davvero cosa fare. Non vorrei sospendere l'antidepressivo perché mi sta dando ottimi frutti ma ho il terrore di provocarmi danni. Ho contattato immediatamente lo psichiatra che mi segue che, in realtà, anche data la mia giovane età ha abbastanza minimizzato (in senso buono) la questione. Ovvero, a suo parere la correlazione tra il Cipralex ed episodi di priapismo è molto rara. Ma soprattutto, la sua opinione è che finchè l'indolenzimento durante l'atto è sporadico e sopportabile, e in generale gli episodi sono contenuti, può essere eccessivo sospendere la terapia. Tuttavia, mi ha consigliato, data la mia forte preoccupazione, di sospendere per 72h e valutare. Io però vorrei anche una valutazione andrologica, perché da solo posso fare poche valutazioni. Magari stanotte non mi succede nulla, riprendo l'antidepressivo, e poi ho un episodio grave che mi crea danni (è un esempio volutamente esagerato)!
da poco più di un mese assumo quotidianamente Cipralex, un antidepressivo, a seguito di un periodo di fortissimo stress che mi ha provocato attacchi d'ansia e di panico.
Negli ultimi 2 rapporti sessuali su 3 che ho avuto con la mia partner, ho sperimentato un indolenzimento lungo quasi tutta l'asta del pene durante l'erezione. Non un dolore tale da impedirmi l'atto, ma comunque abbastanza fastidioso. L'ultima volta, l'indolenzimento è rimasto, in forma più lieve, anche per diverse ore al termine dell'atto, come avessi preso una botta o avessi fatto uno sforzo muscolare.
A spaventarmi ulteriormente, la notte precedente quest'ultimo rapporto, mi sono reso conto che ho avuto il pene in erezione probabilmente per tutta la notte o comunque per buona parte di essa! Infatti, mi sono svegliato ripetutamente - per motivi vari - e ho notato sempre il pene in forte erezione e indolenzito.
In effetti quindi, il dolore durante l'ultimo rapporto, potrebbe proprio derivare dal fatto che la notte precedente ho avuto questo forte episodio che ha, mia ipotesi, infiammato o comunque "sforzato" il pene.
Ci tengo a precisare che io in generale, fin da quando ero più piccolo, tendo ad avere erezioni notturne e anche un indolenzimento mattutino a causa, prboabilmente, dell'eccessiva durata delle stesse. Però mai ricordo mi fosse capitato di avere una durata simile e soprattutto un indolenziomento durante il rapporto sessuale.
In effetti, mi sono ulteriormente allarmato quando ho visto che alcuni antidepressivi possono dar luogo ad una condizione di priapismo ma soprattutto leggendo che il priapismo può causare un danno permanente che impedisce l'erezione!
Non so davvero cosa fare. Non vorrei sospendere l'antidepressivo perché mi sta dando ottimi frutti ma ho il terrore di provocarmi danni. Ho contattato immediatamente lo psichiatra che mi segue che, in realtà, anche data la mia giovane età ha abbastanza minimizzato (in senso buono) la questione. Ovvero, a suo parere la correlazione tra il Cipralex ed episodi di priapismo è molto rara. Ma soprattutto, la sua opinione è che finchè l'indolenzimento durante l'atto è sporadico e sopportabile, e in generale gli episodi sono contenuti, può essere eccessivo sospendere la terapia. Tuttavia, mi ha consigliato, data la mia forte preoccupazione, di sospendere per 72h e valutare. Io però vorrei anche una valutazione andrologica, perché da solo posso fare poche valutazioni. Magari stanotte non mi succede nulla, riprendo l'antidepressivo, e poi ho un episodio grave che mi crea danni (è un esempio volutamente esagerato)!
[#1]
Gentile utente
Il priapismo è un erezione dolorosa che dura per più di 4 ore senza stimolazione o eccitazione sessuale. Dubito che lei abbia avuto tale situazione anche se questi farmaci in letteratura possono essere associati a tali eventi. Comunque se si accorge di avere erezioni diurne che sono anomali, contatti o chi le ha prescritto il farmaco o un andrologo. Se avesse un erezione che dura più di 4 ore contatti il PS. Tutto questo glielo dico giusto per precauzione anche se penso che sia poco probabile e raro avere un priapismo causato dal cipralex. Il danno permanente si ha se non si tratta il priapismo dopo che l'erezione si ha da molto ore. Le prime alterazioni vascolari endoteliali cominciano dopo le 6 ore di erezione, dunque non è qualcosa per cui si sviluppa un danno in un ora. Detto questo, non sottovaluti quello che accade e se vuole, per avere un consiglio da chi la conosce, può parlarne col suo medico curante. Mi faccia sapere. A presto
Il priapismo è un erezione dolorosa che dura per più di 4 ore senza stimolazione o eccitazione sessuale. Dubito che lei abbia avuto tale situazione anche se questi farmaci in letteratura possono essere associati a tali eventi. Comunque se si accorge di avere erezioni diurne che sono anomali, contatti o chi le ha prescritto il farmaco o un andrologo. Se avesse un erezione che dura più di 4 ore contatti il PS. Tutto questo glielo dico giusto per precauzione anche se penso che sia poco probabile e raro avere un priapismo causato dal cipralex. Il danno permanente si ha se non si tratta il priapismo dopo che l'erezione si ha da molto ore. Le prime alterazioni vascolari endoteliali cominciano dopo le 6 ore di erezione, dunque non è qualcosa per cui si sviluppa un danno in un ora. Detto questo, non sottovaluti quello che accade e se vuole, per avere un consiglio da chi la conosce, può parlarne col suo medico curante. Mi faccia sapere. A presto
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#2]
Ex utente
Carissimo Dottore, grazie mille per la gentile e chiara risposta.
Ci tengo a precisare che l'episodio a cui facevo riferimento è stato notturno e non diurno. Erezioni spontanee diurne, di breve durata, mi capita di averle ma così come mi capitava prima di assumere Cipralex.
In realtà, fin dall'adolescenza, mi è anche capitato spesso di avere erezioni notturne prolungate a cui seguiva un risveglio con il pene indolenzito.
Però in questo caso, l'erezione era davvero molto forte e l'episodio è durato sicuramente per alcune ore. Lo so perchè mi son svegliato attorno alle 4 di notte e ho proprio avvertito un'erezione molto forte con il pene già leggermente indolenzito e poi mi sono risvegliato attorno alle 7 e l'erezione era ancora presente e il pene era, ovviamente, ancora più indolenzito. A quel punto, togliendomi i boxer e aspettando un po' sveglio - evitando struscii e contatti - sono riuscito a farmi calare l'erezione nel giro di qualche minuto. Tuttavia, mi sono risvegliato nuovamente verso le 10 con di nuovo un'erezione.
Durante il giorno non ho avuto problemi finchè, durante un rapporto con la mia partner ho avvertito indolenzimento, che si è protratto per diverse ore fino a sera, non forte, ma fastidioso come ad aver preso una botta o aver fatto un forte sforzo muscolare.
Quindi, se un'erezione notturna prova un simile effetto il giorno seguente avvalora ulteriormente il fatto che sia stata particolarmente forte e prolungata.
Infatti, quello che mi ha allarmato è che, in precedenza, MAI avevo avvvertito indolenzimento durante un rapporto, mentre da quando assumo Cipralex è già capitato almeno 2 volte - una delle quali a seguito di questo forte episodio notturno (magari anche l'altra, e non me ne sono accorto).
Lei pensa che un consulto andrologico può avere un senso, ovvero, può rilevare eventuali problematiche oppure devo attendere e valutare io?
La mia paura è di avere un nuovo episodio notturno prolungato e non accorgermente poichè sto dormendo, e quindi provocarmi eventuali danni.
Ci tengo a precisare che l'episodio a cui facevo riferimento è stato notturno e non diurno. Erezioni spontanee diurne, di breve durata, mi capita di averle ma così come mi capitava prima di assumere Cipralex.
In realtà, fin dall'adolescenza, mi è anche capitato spesso di avere erezioni notturne prolungate a cui seguiva un risveglio con il pene indolenzito.
Però in questo caso, l'erezione era davvero molto forte e l'episodio è durato sicuramente per alcune ore. Lo so perchè mi son svegliato attorno alle 4 di notte e ho proprio avvertito un'erezione molto forte con il pene già leggermente indolenzito e poi mi sono risvegliato attorno alle 7 e l'erezione era ancora presente e il pene era, ovviamente, ancora più indolenzito. A quel punto, togliendomi i boxer e aspettando un po' sveglio - evitando struscii e contatti - sono riuscito a farmi calare l'erezione nel giro di qualche minuto. Tuttavia, mi sono risvegliato nuovamente verso le 10 con di nuovo un'erezione.
Durante il giorno non ho avuto problemi finchè, durante un rapporto con la mia partner ho avvertito indolenzimento, che si è protratto per diverse ore fino a sera, non forte, ma fastidioso come ad aver preso una botta o aver fatto un forte sforzo muscolare.
Quindi, se un'erezione notturna prova un simile effetto il giorno seguente avvalora ulteriormente il fatto che sia stata particolarmente forte e prolungata.
Infatti, quello che mi ha allarmato è che, in precedenza, MAI avevo avvvertito indolenzimento durante un rapporto, mentre da quando assumo Cipralex è già capitato almeno 2 volte - una delle quali a seguito di questo forte episodio notturno (magari anche l'altra, e non me ne sono accorto).
Lei pensa che un consulto andrologico può avere un senso, ovvero, può rilevare eventuali problematiche oppure devo attendere e valutare io?
La mia paura è di avere un nuovo episodio notturno prolungato e non accorgermente poichè sto dormendo, e quindi provocarmi eventuali danni.
[#3]
Se ha un priapismo vero il dolore è forte e dunque si sveglia. Io penso che non ci sia alcun problema. Ne riparli prima con chi le ha prescritto il farmaco. L'andrologo non può far altro che consigliare la sospensione se avesse un minimo dubbio. Mi faccia sapere. A presto
[#4]
Ex utente
Gentilissimo dottore, grazie di nuovo per la risposta.
A dirla tutta, come le avevo detto, io quella notte mi sono svegliato ripetutamente. Le confesso, non ricordo l'entità del dolore, di certo non era insopportabile visto che in quel momento non ci ho dato particolare attenzione, ma era sicuramente un indolenzimento non da poco.
Comunque, ho ricontattato il mio psichiatra che ha mantenuto la sua posizione originale: la relazione può esserci anche se è molto rara e, secondo lui è più probabile si sia trattata - vista anche la giovane età - di un'erezione notturna molto importante che magari ha lasciato tensioni muscolari e quindi "infiammazione" anche il giorno seguente. Lui mi ha detto di valutare se sospendere per 72h il farmaco così da osservare cambiamenti o meno.
Ma può un'erezione notturna durare così a lungo e portarmi conseguenze di indolenzimento ed erezione dolorosa anche il giorno seguente?
Probabilmente, tutto ciò che posso fare - se una visita andrologica non può stabilire effettivamente se ho avuto o meno un'episodio di priapismo - è continuare la terapia valutando se si ripresentano fenomeni strani.
A dirla tutta, come le avevo detto, io quella notte mi sono svegliato ripetutamente. Le confesso, non ricordo l'entità del dolore, di certo non era insopportabile visto che in quel momento non ci ho dato particolare attenzione, ma era sicuramente un indolenzimento non da poco.
Comunque, ho ricontattato il mio psichiatra che ha mantenuto la sua posizione originale: la relazione può esserci anche se è molto rara e, secondo lui è più probabile si sia trattata - vista anche la giovane età - di un'erezione notturna molto importante che magari ha lasciato tensioni muscolari e quindi "infiammazione" anche il giorno seguente. Lui mi ha detto di valutare se sospendere per 72h il farmaco così da osservare cambiamenti o meno.
Ma può un'erezione notturna durare così a lungo e portarmi conseguenze di indolenzimento ed erezione dolorosa anche il giorno seguente?
Probabilmente, tutto ciò che posso fare - se una visita andrologica non può stabilire effettivamente se ho avuto o meno un'episodio di priapismo - è continuare la terapia valutando se si ripresentano fenomeni strani.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 10/04/2016.
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