Persistente ipersensibilità del glande a seguito di circoncisione
Poco più di un mese fa, a 26 anni, mi sono sottoposto a un intervento di circoncisione totale a causa di una fimosi serrata congenita. Nella mia vita non avevo mai o quasi mai scoperto il glande, il che, suppongo, ha favorito il formarsi di una ipersensibilità estremamente dolorosa. L'intervento, di per sè, è andato a buon fine, tuttavia a distanza di 40 giorni l'ipersensibilità è diminuita in misura soltanto marginale, ed, in ogni caso, i leggeri progressi in tal senso si sono verificati per lo più nella prima settimana. Ora, da una ventina di giorni a questa parte, non noto più alcun miglioramento. Mi trovo, a causa del dolore, nell'impossibilità di indossare la biancheria intima (anche l'uso di una garza non elimina il problema). Anche il contatto con l'acqua, dosata piano, provoca come minimo fastidio, se non peggio. Qualsiasi attività lavorativa o fisica o sessuale è semplicemente impensabile.
L'andrologo mi invita a portare pazienza, non rilevando altre particolari anomalie.
E qui veniamo alla domanda: potrebbe essere utile, a questo punto, farsi vedere da un dermatologo? Inoltre vorrei sapere se vi è un qualche rischio che il processo di cheratinizzazione, per i più vari motivi, possa sostanzialmente fallire e lasciarmi in questa condizione invalidante. In questi casi, quali terapie possono essere prese in considerazione?
Vi ringrazio per l'attenzione.
L'andrologo mi invita a portare pazienza, non rilevando altre particolari anomalie.
E qui veniamo alla domanda: potrebbe essere utile, a questo punto, farsi vedere da un dermatologo? Inoltre vorrei sapere se vi è un qualche rischio che il processo di cheratinizzazione, per i più vari motivi, possa sostanzialmente fallire e lasciarmi in questa condizione invalidante. In questi casi, quali terapie possono essere prese in considerazione?
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Caro signote,
farsi vedere è sempre il caso, da dermatologo o da andrologo che l' ha operata.
La cheratinizzazione avviene sempre a meno che non sia ostacolata da infiammazioni locali.
Pertanto se dopo la visita non si ravvisa alcunchè di patologico le consiglio di lavarsi con olio di mandorle dolci e di applicare vaselina borica. Aiuta la cheratinizzazione se la cute del glande è sana.,
farsi vedere è sempre il caso, da dermatologo o da andrologo che l' ha operata.
La cheratinizzazione avviene sempre a meno che non sia ostacolata da infiammazioni locali.
Pertanto se dopo la visita non si ravvisa alcunchè di patologico le consiglio di lavarsi con olio di mandorle dolci e di applicare vaselina borica. Aiuta la cheratinizzazione se la cute del glande è sana.,
[#2]
Ex utente
Egregio dottore, la ringrazio per la pronta risposta.
In attesa della prossima visita andrologica, volevo chiederle se per caso l'uso del mercucromo direttamente sul glande, praticato alcuni giorni addietro, potrebbe aver inciso in qualche modo negativamente sulla situazione, in quanto, pur essendo difficile in questi casi distinguere fra ciò che si percepisce e ciò che realmente è, avverto quasi più fastidio rispetto a prima dell'applicazione.
Ho lavato poi, come meglio ho potuto, il glande, ma permane tuttora quantomeno la macchia rossa dovuta all'utilizzo del prodotto. Può confermarmi che ciò non pregiudica il alcun modo il processo di cheratinizzazione?
La ringrazio nuovamente.
In attesa della prossima visita andrologica, volevo chiederle se per caso l'uso del mercucromo direttamente sul glande, praticato alcuni giorni addietro, potrebbe aver inciso in qualche modo negativamente sulla situazione, in quanto, pur essendo difficile in questi casi distinguere fra ciò che si percepisce e ciò che realmente è, avverto quasi più fastidio rispetto a prima dell'applicazione.
Ho lavato poi, come meglio ho potuto, il glande, ma permane tuttora quantomeno la macchia rossa dovuta all'utilizzo del prodotto. Può confermarmi che ciò non pregiudica il alcun modo il processo di cheratinizzazione?
La ringrazio nuovamente.
[#4]
Ex utente
Egregio dottore, premesso che per la visita dovrò aspettare ancora un paio di settimane, ho riscontrato negli ultimi giorni un miglioramento "significativo" in una parte del glande, mentre in altre parti la sensibilità risulta inalterata ed ancora piuttosto dolorosa.
Le chiederei gentilmente se questa disparità, diciamo, di adattamento, rientra nella normalità clinica, ed è anzi (magari!) il segno che "laggiù" qualcosa inizia a muoversi nella giusta direzione.
Rinnovo i miei più cordiali saluti
Le chiederei gentilmente se questa disparità, diciamo, di adattamento, rientra nella normalità clinica, ed è anzi (magari!) il segno che "laggiù" qualcosa inizia a muoversi nella giusta direzione.
Rinnovo i miei più cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 13/03/2016.
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