Ripartire dopo lunga astinenza
Salve. Chiedo indicazioni - forse anche di carattere psicologico, devo ammettere - sulla mia condizione attuale. Sono reduce da un periodo di astinenza sessuale di un paio d’anni, con un terzo in cui invece i rapporti sono stati sporadici. Una condizione non dovuta ad alcun problema fisico ma solo al progressivo deterioramento del rapporto con la mia ex convivente (direi senz’altro con implicazioni psicologiche, in quanto di sicuro, nel tempo, è andato scemando il desiderio sessuale nei suoi confronti). Prima di allora, avevo sempre avuto rapporti regolari, senza alcun genere di difficoltà (eiaculazione precoce eccetera).
Aggiungo che la separazione, avvenuta durante lo scorso anno, è stata piuttosto traumatica, tanto che per diverse settimane avevo perso del tutto ogni forma di desiderio sessuale (intendo per esempio che mancavano del tutto le erezioni). Poi la situazione è andata un po’ migliorando ed ho ripreso ad avere erezioni, pur se in modo meno regolare del passato (per esempio, al mattino non sono per niente scontate).
Inoltre, nei mesi scorsi, mi è stata riscontrata una flogosi prostatica (PSA 0,75, esami delle urine tutte nella norma) che, una volta trattata, ha visto scomparire i pur lievi sintomi.
Ora, sto allacciando un rapporto con un’altra ragazza e prevedo quindi una ripresa dell’attività sessuale. Il desiderio di sicuro non manca, tuttavia ho la sensazione che l’erezione non sia come in passato, sia nella sua fase di sviluppo, sia nella consistenza e nel mantenimento; infine, avviene anche nella frequenza con la quale questa avviene, anche nel caso io stia pensando a situazioni che, di solito, mi permettevano di raggiungere un’immediata erezione.
Presumo che la situazione descritta sia il frutto di una mancanza di allenamento (= una serie di muscoli che non hanno ‘lavorato’ per lungo tempo) abbinata ad una componente psicologica, che mi mette in difficoltà in questa situazione mai vissuta in passato (ho 45 anni). La ragazza con la quale sto frequentandomi mi pare abbia già capito la situazione (ma gliene parlerò di nuovo, in modo più approfondito) e spero che sappia, se necessario, capire la situazione.
La mia domanda: è sensato mettere in conto un periodo – non solo il primo rapporto – durante il quale, durante i rapporti, avrò difficoltà a raggiungere e/o mantenere l’erezione? Ci sono esercizi che mi possono permettere di far lavorare i muscoli interessati al rapporto sessuale (ho letto di semplici esercizi che riguardano il pavimento pelvico), in modo da riprendere un po’ più rapidamente la normale forma?
Aggiungo infine che sono magro (53 kg x 165 cm), conduco una vita sedentaria e non ho particolari patologie.
Aggiungo che la separazione, avvenuta durante lo scorso anno, è stata piuttosto traumatica, tanto che per diverse settimane avevo perso del tutto ogni forma di desiderio sessuale (intendo per esempio che mancavano del tutto le erezioni). Poi la situazione è andata un po’ migliorando ed ho ripreso ad avere erezioni, pur se in modo meno regolare del passato (per esempio, al mattino non sono per niente scontate).
Inoltre, nei mesi scorsi, mi è stata riscontrata una flogosi prostatica (PSA 0,75, esami delle urine tutte nella norma) che, una volta trattata, ha visto scomparire i pur lievi sintomi.
Ora, sto allacciando un rapporto con un’altra ragazza e prevedo quindi una ripresa dell’attività sessuale. Il desiderio di sicuro non manca, tuttavia ho la sensazione che l’erezione non sia come in passato, sia nella sua fase di sviluppo, sia nella consistenza e nel mantenimento; infine, avviene anche nella frequenza con la quale questa avviene, anche nel caso io stia pensando a situazioni che, di solito, mi permettevano di raggiungere un’immediata erezione.
Presumo che la situazione descritta sia il frutto di una mancanza di allenamento (= una serie di muscoli che non hanno ‘lavorato’ per lungo tempo) abbinata ad una componente psicologica, che mi mette in difficoltà in questa situazione mai vissuta in passato (ho 45 anni). La ragazza con la quale sto frequentandomi mi pare abbia già capito la situazione (ma gliene parlerò di nuovo, in modo più approfondito) e spero che sappia, se necessario, capire la situazione.
La mia domanda: è sensato mettere in conto un periodo – non solo il primo rapporto – durante il quale, durante i rapporti, avrò difficoltà a raggiungere e/o mantenere l’erezione? Ci sono esercizi che mi possono permettere di far lavorare i muscoli interessati al rapporto sessuale (ho letto di semplici esercizi che riguardano il pavimento pelvico), in modo da riprendere un po’ più rapidamente la normale forma?
Aggiungo infine che sono magro (53 kg x 165 cm), conduco una vita sedentaria e non ho particolari patologie.
[#1]
caro lettore
il pene non è un muscolo che debba essere allenato per "funzionare" meglio
E' chiaro che potrebbero esserci probblemi emozionali dovendo incontrarsi con la nuova donna.
potrebbero, però, essere presenti anche problemi organici, vascolari che potrebbero impedirle di avere una ottimale e rezione magari innescando uno stato di ansia prestazionale.
Cerchi di consultare uno specialista che possa valutare la sua posizione e possa magari consiugliarle qualche rimedico farmacologico anche per superare, postitivamente, i suoi prossimi incontri sessuali
cari saluti
il pene non è un muscolo che debba essere allenato per "funzionare" meglio
E' chiaro che potrebbero esserci probblemi emozionali dovendo incontrarsi con la nuova donna.
potrebbero, però, essere presenti anche problemi organici, vascolari che potrebbero impedirle di avere una ottimale e rezione magari innescando uno stato di ansia prestazionale.
Cerchi di consultare uno specialista che possa valutare la sua posizione e possa magari consiugliarle qualche rimedico farmacologico anche per superare, postitivamente, i suoi prossimi incontri sessuali
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. Pozza.
La sessualità è un essere, non un fare, quindi non trattasi di nessun allenamento e di nessuna ripresa...
Lei non sta facendo ginnastica e, quindi, si sente fuori forma, non c'è nessun allenamento per fare l'amore, soltanto la capacità di lasciarsi andare, seguire il desiderio e non auto-osservarsi ( atteggiamento mentale che in sessuologia si chiama spectatoring).
Se però non ha adeguatamente superato ed elaborato il passato - che sembra, da quanto scrive, essere stato abbastanza doloroso e scomodo - se le emozioni e l'ansia da prestazione diventano compagni di intimità, è possibile che la "spontanietà della risposta sessuale" possa venire meno.
Eviti di pensare l'intimita come un allenamento, non è una partita a calcio, né un compito in classe.
Se desidera nel mio sito personale e blog troverà tanto materiale e delle video interviste sul tema da lei richiesto.
Auguri per il suo nuovo Amore.
Aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. Pozza.
La sessualità è un essere, non un fare, quindi non trattasi di nessun allenamento e di nessuna ripresa...
Lei non sta facendo ginnastica e, quindi, si sente fuori forma, non c'è nessun allenamento per fare l'amore, soltanto la capacità di lasciarsi andare, seguire il desiderio e non auto-osservarsi ( atteggiamento mentale che in sessuologia si chiama spectatoring).
Se però non ha adeguatamente superato ed elaborato il passato - che sembra, da quanto scrive, essere stato abbastanza doloroso e scomodo - se le emozioni e l'ansia da prestazione diventano compagni di intimità, è possibile che la "spontanietà della risposta sessuale" possa venire meno.
Eviti di pensare l'intimita come un allenamento, non è una partita a calcio, né un compito in classe.
Se desidera nel mio sito personale e blog troverà tanto materiale e delle video interviste sul tema da lei richiesto.
Auguri per il suo nuovo Amore.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 27.9k visite dal 20/02/2016.
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