Prostato-vesciculo-epididimite cronaca bilaterale

Salve,
vi scrivo perchè il 25 Marzo del 2014 ho subito un trauma scrotale, con scoppio del testicolo sx. Portato in ospedale e dopo esame obiettivo si procede per esplorativa scrotale. Mi hanno salvato meno di metà testicolo, ma da allora ho avuto sempre algie al testicolo operato e spesso alla fossa iliaca. Proprio per forti dolori alla fossa iliaca, dopo pochi giorni dimesso dall' ospedale, mi sono recato al P.S. sospettando una lesione della milza ( ho avuto un incidente in moto ).
Sono spesso stato costretto a rivolgermi al p.s. dell' ospedale che ha effettuato intervento per dolori al testicolo operato. Trovavno sempre dei flussi abbondanti, sospetto epididimite e quindi prescrivevano antibiotici ed antinfiammatori ed esami ( spermiocoltura e spermiogramma )
Ho fatto nel corso di questi due anni sia spermiocoltura che urinocoltura, sempre negativi.
Lamentavo pure dolori durante il rapporto, dolore al testicolo al momento dell' eiaculazione e dopo e perdita dell' erezione a causa dei dolori al testicolo o alla fossa iliaca.
L' ospedale che ha effettuato intervento, forse mi prendeva per uno che voleva marciare sulla cosa, ma ogni volta che lamentavo questi dolori l' ecodoppler evidenziava questi flussi abnormi.
Stanco dell' ospedale mi sono rivolto ad un andrologo abbastanza conosciuto a Catania, che mi "diagnostica" una compressione del nervo genito-femorale.
Effettuo risonanza e si riscontra una piccola protusione a carico di L4-L5, penso dovuta sempre all' incidente, vista la dinamica.
Mi fa effettuare anche la ricerca di sperma nel residuo delle urine, perchè da dopo l' incidente soffro di iposia. Nel residuo vengono trovate tracce di spermatozoi, da questo mi viene detto che ho una eiaculazione retrograda.
Essendo passato molto tempo dall' incidente, neuromodulatori non fanno nulla in quanto la patologia risulta essere cronicizzata. Ovviamente non mi do per vinto, visto i problemi. Effettuo elettromiografia al nervo pudendo che dall' esame risulta danneggiato. Ogni volta che cambia il tempo ho avuto sempre dolori.
Continuo a fare visite ed accertamenti ed a Dicembre dopo una serie di esami: liquido seminale per spermiocoltura e spermiogramma, tampone uretrale, dosaggio ormonale, ecodoppler scrotale e transrettale; arriva la diagnosi come da oggetto. Ovviamente non è stata trovata alcuna carica batteriologica, micotica o virale.
Prima di questo incidente, non ho mai avuto di questi problemi. Leggendo su internet, trovo che il pudendo possa essere causa di prostatite tipo IIIa ( dolore pelvico cronico ), la mia domanda è: può un danno ai nervi periferici essere la causa di questa mia patologia? Visto che cmq non è stata trattata per 2 anni? Sinceramente sono 2 anni che vivo un forte stress per ovvi motivi e non riesco ad accettare che questa patologia sia spuntata contemporaneamente al trauma subito.
Se volete posso postare tutti i dati degli esami fatti. Nel ringraziarVi anticipatamente per l' attenzione, porgo i miei più distinti saluti.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore,
spessointerventi al testicolo e all'epididimo, dopo traumi, possono determinare delle forme di epididimite cron ica molto fastidiose
io non credo molto alle patologie dolorose genito femorali
comunque è difficile darle un parere adeguato via WEB
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
Pregiatissimo dott. Pozza, ho letto qualche sua risposta e so come la pensa a riguardo.
Purtroppo dal giorno dell' incidente, mi sono dovuto fare una cultura, non avendo mai avuto problemi in merito.
Da una elettromiografia Esame neurofisiologico ( PESS n. pudendo )
fatta in data 30/10/2015:
descrizione componente corticale tendente alla dispersione temporale; componente lombare non evidenziabile.
Conclusioni: reperti compatibili con sofferenza della via esaminata.
Da letteratura, questa patologia risulta essere una delle cause di prostatiti non batteriche, assieme allo stress - di cui io sono affetto secondo valutazione psicologica: stress post-traumatico ed altre robine che risparmio, visto che la mia qualità di vita da dopo l' incidente.
8 mesi dopo l' incidente ad un esame ecocolordoppler mi riscontrano il testicolo sx e l' epididimo sx sovvertito nella forma e di ridotte dimensioni rispetto al controlaterale. Con presenza di liquido non colorato al doppler da ritenersi in prima ipotesi idrocele post-traumatico.
Se non erro l' idrocele potrebbe dar luogo ad epididimiti non batteriche, mi sembra di aver letto qualcosa in merito. Questo darebbe ragione a quanto Lei dice per l' epididimite.
Ma la mia domanda è questa, visto che a Dicembre mi hanno riscontrato problemi alla prostata - una cisti acinaria in sede prostatica media, che da tac fatta in data 22/04/2015 ( 13 mesi dopo incidente ) si evidenziava solo una : Puntiforme concrezione calcifica nel lobo medio della prostata, quest' ultima di dimensioni nei limiti per età. In Novembre 2016 una ecografia sovrapubica non evidenziava nessuna ciste, nulla a carico della prostata -; alle vescicole - la dx + piccola con la membrana ispessita -; epididimite anche all' epididimo di dx - che a tutti gli esami precedenti non era presente -; praticamente hanno portato ad un aggravarsi della situazione?
Praticamente a me sono arrivati 200 Kg di motocicletta, ad una velocità di circa 60/70 Km/h nella zona pelvica.
Da descrizione dell' intervento, la parte del didimo esplosa è quella superiore. Ho ricevuto un colpo di tale "potenza" dal basso verso l' alto, in quanto scaraventato sopra un dosso spartitraffico, per riflesso mi sono alzato in piedi sulla moto. Il mio incidente è stato degno di una scena di Matrix, solo con qualche esito spiacevole.
Vorrei approfittare di qualche Vs parere in merito alla questione, perchè purtroppo con problemi di scarso eiaculato e disfunzioni erettili durante il coito, dovuto ai dolori in zona fossa iliaca o al testicolo o al pene, la mia vita è diventata un calvario. Non mi vergogno a dire che sono psicologicamente distrutto. Anche perchè nell' ambiente sanitario dove mi hanno operato, mi prendevano per uno che non avendo nulla voleva solo marciare sul tipo di intervento.
Nel ringraziarVi per l' attenzione data al mio caso e con l' auspicio di ricevere ulteriori delucidazioni, porgo i miei più rispettosi saluti.
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Utente
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Dimenticavo di dire che ho un varicocele di secondo grado che non mi ha mai dato fastidi.
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