Pene vivo solo con cialis
Egregi dottori , come si evince dallo storico dei miei consulti mi e' stato diagnosticato un ipogonadismo secondario che e' trattato ocn Nebid ogni 10 settimane.
La terapia ha migliorato molti aspetti della mia vita sessuale ed in generale fisica .
resta pero' un fastidioso sintomo sul quale ho divergenze di vedute con il mio endocrinologo.
Come da oggetto del consulto ho spesso la sensazioni di un pene freddo, con scarsa sensibilita' ( soffro anche di eiaculazione ritardata ma questo e' altro discorso) con il glande violaceo e dinoltre l'organo e' sempre raggrinzito e retratto anche in situazioni di caldo e al massimo della tranquillita'
Questi sintomi scompaiono con l'assunzione di cialis che mi consente tra l'altro di ottenere delle buone erezioni ( sembra qundi che il solo testosterone non basti)
Aggiungo un particolare importante, sembra che io non reagisca alle altre molecole con azione piu' rapida ma meno prolungata.
Il mio medico, noto endocrinologo , mi dice che la mia sintomatologia e' correlata al tempo in cui il disordine ormonale e' stato presente.
Se e' cosi' credo sia da sempre anche perche' il mio ipogonadismo e' congenito anche se non ho evidenze su questo ma posso dire che la mia puberta' e' stata aiutata a suo tempo dall 'uso di testosterone e gonodotropine.
Quando prendo il cialis 5 mg una volta al giorno il pene diventa piu' vivo , piu' sensibile, e anche la sindrome da spogliatoio svanisce ( allora sindrome da spogliatoio non e'?)
Lo stesso medico mi dice che e' inutile sottopormi ad ecodoppler in quanto non si evidenzierebbe nulla e comunque la terapia di una insuifficianza arteriosa peniena sarebbe comunque il cialis.
Su questi aspetto chiedo il Vs parere :
-Quanto afferma il mio medico circa la causa della mia sintomatologia e' da considerarsi condivisibile?
-A Vs avviso devo sottopormi ad altri esami ?
-Il nebid andrebbe integrato con altri farmaci ? (ad esempio ho letto che l'arginina migliora la circolazione a riposo nel pene)
Grazie in anticipo delle Vs risposte
La terapia ha migliorato molti aspetti della mia vita sessuale ed in generale fisica .
resta pero' un fastidioso sintomo sul quale ho divergenze di vedute con il mio endocrinologo.
Come da oggetto del consulto ho spesso la sensazioni di un pene freddo, con scarsa sensibilita' ( soffro anche di eiaculazione ritardata ma questo e' altro discorso) con il glande violaceo e dinoltre l'organo e' sempre raggrinzito e retratto anche in situazioni di caldo e al massimo della tranquillita'
Questi sintomi scompaiono con l'assunzione di cialis che mi consente tra l'altro di ottenere delle buone erezioni ( sembra qundi che il solo testosterone non basti)
Aggiungo un particolare importante, sembra che io non reagisca alle altre molecole con azione piu' rapida ma meno prolungata.
Il mio medico, noto endocrinologo , mi dice che la mia sintomatologia e' correlata al tempo in cui il disordine ormonale e' stato presente.
Se e' cosi' credo sia da sempre anche perche' il mio ipogonadismo e' congenito anche se non ho evidenze su questo ma posso dire che la mia puberta' e' stata aiutata a suo tempo dall 'uso di testosterone e gonodotropine.
Quando prendo il cialis 5 mg una volta al giorno il pene diventa piu' vivo , piu' sensibile, e anche la sindrome da spogliatoio svanisce ( allora sindrome da spogliatoio non e'?)
Lo stesso medico mi dice che e' inutile sottopormi ad ecodoppler in quanto non si evidenzierebbe nulla e comunque la terapia di una insuifficianza arteriosa peniena sarebbe comunque il cialis.
Su questi aspetto chiedo il Vs parere :
-Quanto afferma il mio medico circa la causa della mia sintomatologia e' da considerarsi condivisibile?
-A Vs avviso devo sottopormi ad altri esami ?
-Il nebid andrebbe integrato con altri farmaci ? (ad esempio ho letto che l'arginina migliora la circolazione a riposo nel pene)
Grazie in anticipo delle Vs risposte
[#1]
Gent.mo utente
direi che il suo endocrinologo le ha dato le giuste indicazioni, infatti il calo di testosterone è trattato con il Nebid che le ha aumentato la libido e migliorato la sintomatologia secondaria, mentre per gli inibitori della fosfodiesterasi 5, se la sua risposta è migliore con il cialis continui in questa direzione provando eventualmente ad assumerlo a giorni alterni per limitarne i costi, altri esami non servono, come non serve utilizzare altri principi attivi.
Un cordiale saluto
direi che il suo endocrinologo le ha dato le giuste indicazioni, infatti il calo di testosterone è trattato con il Nebid che le ha aumentato la libido e migliorato la sintomatologia secondaria, mentre per gli inibitori della fosfodiesterasi 5, se la sua risposta è migliore con il cialis continui in questa direzione provando eventualmente ad assumerlo a giorni alterni per limitarne i costi, altri esami non servono, come non serve utilizzare altri principi attivi.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 18/01/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.