Spermiogramma:acido citrico e fruttosio alterati
Io e mia moglie stiamo provando ad avere un bambino da circa un anno.La ginecologa di mia moglie mi ha consigliato di eseguire uno spermogramma.Ne ho fatto un primo all'ospedale con risultati quasi tutti normali.Gli unici valori alterati erano il ph pari a 6.8 invece che compreso tra [7.2,8.0], la concentrazione di acido citrico 905mg/dl invece che [350,670] e la concentrazione di fruttosio pari a 23 mg/dl invece che [150,500].Ne ho eseguito un secondo sempre all'ospedale dopo tre mesi e i valori erano ancora molto lontai dalla
norma.Ne ho eseguito un terzo presso un centro privato che seguendo i criteri dell'Organizzazione Mondiali della sanita' non prevede la misurazione dei valori che precedetemente erano alterati.Secondo questo ultimo spermiogramma non c'e' nessun valore al di fuori della norma.La mia domanda e': quanto sono importanti al fine di avere un bambino la concentrazione di fruttosio e di acido citrico?? GRazie
norma.Ne ho eseguito un terzo presso un centro privato che seguendo i criteri dell'Organizzazione Mondiali della sanita' non prevede la misurazione dei valori che precedetemente erano alterati.Secondo questo ultimo spermiogramma non c'e' nessun valore al di fuori della norma.La mia domanda e': quanto sono importanti al fine di avere un bambino la concentrazione di fruttosio e di acido citrico?? GRazie
[#1]
Caro Utente,i valori del fruttosio possono avere un'importanza diagnostica nei casi di azoospermia escretoria,legati,cioe' ad un'ostruzione o mancanza delle vie seminali a valle del'ansa epididimo deferenziale.Gli epididimi sono,infatti,i maggiori produttori del fruttosio spermatico.`Non sembra essere il Suo caso in quanto gli spermatozoi sono presenti.Quanto all'acido citrico,il suo valore diagnostico e' controverso,in quanto non si e' riusciti a stabilirne il ruolo di marker prostaticoPer non perdersi nell'esecuzione di ulteriori spermiogrammi...Le consiglio di consultare un esperto andrologo che sappia correttamente inquadrare il Suo caso clinico.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore, mi scuso per la genericita' della mia domanda forse non
attinente alla sua specializzazione. Il problema che ponevo nel 2008 l'ho risolto infatti oggi sono papa' di una bimba di 2 anni. Oggi la disturbo perche' ho necessita' di chiedere un'opinione in
merito alla situazione dell'inquinamento ambientale in Campania, in particolare
tra Napoli e Caserta.Su internet e sui giornali si parla di danni ambientali
irrimediabili alla terra e alle falde acquifere causati dagli sversamenti di
rifiuti tossici da parte della malavita. Leggevo un articolo sull'espresso
online di Roberto Saviano che raccontava di come un medico di base della
provincia di Napoli gli scrivesse che aveva riscontrato negli ultimi anni sui
suoi pazienti aumento di patologie legate all'inquinamento soprattutto dei
tumori, che secondo lui Seveso negli anni 70 fosse stata evacuata per molto
meno, che Fukushima in confronto e' un luogo di villeggiatura e che le
bonifiche non si faranno mai perche' se gli amministratori locali ammettessero
di averne bisogno causerebbero il crollo del mercato immobiliare.
Io ci torno spesso a Napoli per le feste e a parte il solito caos di sempre le
persone sembrano rassegnate. Quando parliamo di questo argomento mi dicono che
sanno tutto anche loro e credono che siano cose vere. Sanno che la frutta, la
verdura, l'acqua con cui lavano i loro figli piccoli e' probabilmente
inquinata da sostanze cancerogene finite nelle falde acquifere con i percolati
infiltrati nei terreni agricoli adibiti a discariche abusive di continuo
sequestrate dalla magistratura. Ma come fanno a rimanere tranquilli?
Dottore, ma che sta succedendo? E se sono cose vere, voi medici che vivete in Campania come affrontate la
vita di tutti i giorni e come riuscite a guardare con serenita' al vostro
futuro e a quello dei vostri figli? Che suggerimenti potete darci almeno per
limitare i danni? Comprare solo prodotti alimentari sicuramente non campani? Ma
come si fa a vievere cosi?
Quando ne parlo con mia moglie ci diciamo che alla fine se ci fosse un pericolo
reale ci sarebbe la fuga dalla ns terra di tutte le persone (in particolare di
voi medici che per motivi professionali potete avere la cognizione precisa
della gravita' del problema molto piu' che un semplice cittadino) che possono
farlo. Di contro vedo che tranne chi va al nord per trovare lavoro (come ho
fatto io) la quasi totalita' delle persone che abitano giu' da noi ci rimane
tranquillamente a vivere. Mi sento isolato. Ma e' possibile che solo io mi
ponga questo problema?
Spero mi possa tranquillizzare soprattutto perche' ho una mia bimba di 2 anni.
Grazie e mi scusi se mi sono dilungato.
attinente alla sua specializzazione. Il problema che ponevo nel 2008 l'ho risolto infatti oggi sono papa' di una bimba di 2 anni. Oggi la disturbo perche' ho necessita' di chiedere un'opinione in
merito alla situazione dell'inquinamento ambientale in Campania, in particolare
tra Napoli e Caserta.Su internet e sui giornali si parla di danni ambientali
irrimediabili alla terra e alle falde acquifere causati dagli sversamenti di
rifiuti tossici da parte della malavita. Leggevo un articolo sull'espresso
online di Roberto Saviano che raccontava di come un medico di base della
provincia di Napoli gli scrivesse che aveva riscontrato negli ultimi anni sui
suoi pazienti aumento di patologie legate all'inquinamento soprattutto dei
tumori, che secondo lui Seveso negli anni 70 fosse stata evacuata per molto
meno, che Fukushima in confronto e' un luogo di villeggiatura e che le
bonifiche non si faranno mai perche' se gli amministratori locali ammettessero
di averne bisogno causerebbero il crollo del mercato immobiliare.
Io ci torno spesso a Napoli per le feste e a parte il solito caos di sempre le
persone sembrano rassegnate. Quando parliamo di questo argomento mi dicono che
sanno tutto anche loro e credono che siano cose vere. Sanno che la frutta, la
verdura, l'acqua con cui lavano i loro figli piccoli e' probabilmente
inquinata da sostanze cancerogene finite nelle falde acquifere con i percolati
infiltrati nei terreni agricoli adibiti a discariche abusive di continuo
sequestrate dalla magistratura. Ma come fanno a rimanere tranquilli?
Dottore, ma che sta succedendo? E se sono cose vere, voi medici che vivete in Campania come affrontate la
vita di tutti i giorni e come riuscite a guardare con serenita' al vostro
futuro e a quello dei vostri figli? Che suggerimenti potete darci almeno per
limitare i danni? Comprare solo prodotti alimentari sicuramente non campani? Ma
come si fa a vievere cosi?
Quando ne parlo con mia moglie ci diciamo che alla fine se ci fosse un pericolo
reale ci sarebbe la fuga dalla ns terra di tutte le persone (in particolare di
voi medici che per motivi professionali potete avere la cognizione precisa
della gravita' del problema molto piu' che un semplice cittadino) che possono
farlo. Di contro vedo che tranne chi va al nord per trovare lavoro (come ho
fatto io) la quasi totalita' delle persone che abitano giu' da noi ci rimane
tranquillamente a vivere. Mi sento isolato. Ma e' possibile che solo io mi
ponga questo problema?
Spero mi possa tranquillizzare soprattutto perche' ho una mia bimba di 2 anni.
Grazie e mi scusi se mi sono dilungato.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.6k visite dal 07/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.