La parte interna delle cosce
Salve, chiedo un consiglio su come affrontare un possibile problema. Premetto che sono in una fase di stress (separazione dalla coniuge dopo relazione ultra decennale e al momento non ho alcuna partner) e questo può essere sicuramente un fattore della mia corrente difficoltà a raggiungere e mantenere una erezione 'normale' (fatico a raggiungerla e mantenerla). In più noto che, da tempo, non noto nemmeno la solitamente immancabile erezione mattutina né se ne verificano di spontanee durante il corso della giornata.
Aggiungo che, fino a quando ho avuto rapporti con la mia ex, non ci sono mai stati problemi, salvo qualche piccolo dettaglio che vi segnalo di seguito.
A volte, negli ultimi tempi, raggiungendo l'eccitazione, avevo avuto la necessità di andare di corpo (cosa che non era mai capitata prima).
Dopo la eiaculazione, avevo la sensazione di dover ancora espellere qualche goccia di sperma; in pratica, una sensazione di modesta necessità di urinare.
Alla fine del rapporto, e per un po' di tempo subito dopo, avevo notato qualche 'tremore' / piccola contrazione sia all'interno del pene, sia nella zona interna (basso ventre centrale).
Talvolta, il testicolo destro mi dava un leggero fastidio se solo sfiorato dalla mano della mia partner. La cosa accade tutt'ora, occasionalmente, se lo tocco (soprattutto in zona 'frontale').
Ho frequentemente, e da diversi mesi almeno, un fastidio nella zona dell'inguine destro, più o meno nell'area dell'appendice, come se ci fosse qualcosa che 'trattiene' il muscolo. La cosa mi dava un leggero fastidio durante l'atto sessuale, senza tuttavia condizionarlo. Ora mi pare un po' più marcato, ma sempre del tutto tollerabile.
Aggiungo che, da qualche anno, mi capita talvolta di dover urinare una seconda volta, a distanza di pochissimi minuti dalla prima minzione, quando ho la vescica davvero piena o devo in contemporanea andare di corpo. In questi casi - non regolari -, mi capita in pratica di accorgermi subito di non aver svuotato del tutto la vescica. La cosa non capita sempre, soprattutto non capita in circostanze diverse da quelle descritte. Non ho mai avvertito però bruciori o dolori durante la minzione.
Infine - questo aspetto è emerso solo in questi ultimi giorni e non si era mai verificato prima, quindi capisco che non ha una relazione con quanto descritto sopra - sto avendo qualche leggero dolore/bruciore nella zona del basso ventre centrale, che in certi momenti mi pare si irradi verso la parte interna delle cosce. E un appena accennato bruciore in fase di minzione. Non ho febbre (non ho avuto episodi febbrili da oltre 8 anni). Per completezza di informazione, ho un'ernia lombo-sacrale e conduco attualmente vita sedentaria, non fumo (tanto meno assumo stupefacenti) e consumo mezzo bicchiere di vino al massimo tre volte alla settimana.
Mi consigliate di rivolgermi a qualche specialista e/o richiedere qualche esame in particolare? Grazie e saluti.
Aggiungo che, fino a quando ho avuto rapporti con la mia ex, non ci sono mai stati problemi, salvo qualche piccolo dettaglio che vi segnalo di seguito.
A volte, negli ultimi tempi, raggiungendo l'eccitazione, avevo avuto la necessità di andare di corpo (cosa che non era mai capitata prima).
Dopo la eiaculazione, avevo la sensazione di dover ancora espellere qualche goccia di sperma; in pratica, una sensazione di modesta necessità di urinare.
Alla fine del rapporto, e per un po' di tempo subito dopo, avevo notato qualche 'tremore' / piccola contrazione sia all'interno del pene, sia nella zona interna (basso ventre centrale).
Talvolta, il testicolo destro mi dava un leggero fastidio se solo sfiorato dalla mano della mia partner. La cosa accade tutt'ora, occasionalmente, se lo tocco (soprattutto in zona 'frontale').
Ho frequentemente, e da diversi mesi almeno, un fastidio nella zona dell'inguine destro, più o meno nell'area dell'appendice, come se ci fosse qualcosa che 'trattiene' il muscolo. La cosa mi dava un leggero fastidio durante l'atto sessuale, senza tuttavia condizionarlo. Ora mi pare un po' più marcato, ma sempre del tutto tollerabile.
Aggiungo che, da qualche anno, mi capita talvolta di dover urinare una seconda volta, a distanza di pochissimi minuti dalla prima minzione, quando ho la vescica davvero piena o devo in contemporanea andare di corpo. In questi casi - non regolari -, mi capita in pratica di accorgermi subito di non aver svuotato del tutto la vescica. La cosa non capita sempre, soprattutto non capita in circostanze diverse da quelle descritte. Non ho mai avvertito però bruciori o dolori durante la minzione.
Infine - questo aspetto è emerso solo in questi ultimi giorni e non si era mai verificato prima, quindi capisco che non ha una relazione con quanto descritto sopra - sto avendo qualche leggero dolore/bruciore nella zona del basso ventre centrale, che in certi momenti mi pare si irradi verso la parte interna delle cosce. E un appena accennato bruciore in fase di minzione. Non ho febbre (non ho avuto episodi febbrili da oltre 8 anni). Per completezza di informazione, ho un'ernia lombo-sacrale e conduco attualmente vita sedentaria, non fumo (tanto meno assumo stupefacenti) e consumo mezzo bicchiere di vino al massimo tre volte alla settimana.
Mi consigliate di rivolgermi a qualche specialista e/o richiedere qualche esame in particolare? Grazie e saluti.
[#1]
caro lettore,
non vorrei che la recente separazione con gli ovvii e naturali problemi che ne derivano abbia scatenato uno stato di osservazione ansiosa del suo organismo.
che non ci siano erezioni valide potrebbe anche essere accettabile , tenuto conto della separazione, ma che tutti i sintomi che lei elenca possano avere delle connessioni con il fenomeno erettile mi sembra poco probabile.
In sostanza, se le sembra che il suo pene non risponda più, bene come prima, sia alle sue stimolazioni digitali sia ad altre stimolazioni fisiche varrebbe la pena che lei consultasse un buon andrologo che troverà facilmente nella sua zona. Dopo aver parlato con lui, dopo essere stato visitato, faccia gli accertamenti che le saranno consigliati e segua i consigli terapeutici che le saranno prospettati,, nel frattempo cerchi di trovare un buon equilibrio emotivo , magari cercando di relazionarsi con qualche donna non per pensare ad una relazione sessuale ma per cominciare ad avvicinarsi a tale ipotesi con una certa tranquillità
cari saluti
non vorrei che la recente separazione con gli ovvii e naturali problemi che ne derivano abbia scatenato uno stato di osservazione ansiosa del suo organismo.
che non ci siano erezioni valide potrebbe anche essere accettabile , tenuto conto della separazione, ma che tutti i sintomi che lei elenca possano avere delle connessioni con il fenomeno erettile mi sembra poco probabile.
In sostanza, se le sembra che il suo pene non risponda più, bene come prima, sia alle sue stimolazioni digitali sia ad altre stimolazioni fisiche varrebbe la pena che lei consultasse un buon andrologo che troverà facilmente nella sua zona. Dopo aver parlato con lui, dopo essere stato visitato, faccia gli accertamenti che le saranno consigliati e segua i consigli terapeutici che le saranno prospettati,, nel frattempo cerchi di trovare un buon equilibrio emotivo , magari cercando di relazionarsi con qualche donna non per pensare ad una relazione sessuale ma per cominciare ad avvicinarsi a tale ipotesi con una certa tranquillità
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile lettore,
oltre alle indicazioni già ricevute dal collega Pozza, che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/1580-fitoterapie-e-deficit-dell-erezione.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Un cordiale saluto.
oltre alle indicazioni già ricevute dal collega Pozza, che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/1580-fitoterapie-e-deficit-dell-erezione.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 10/11/2015.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?