Dubbi e angosce dopo seconda visita andrologica
Salve chiedo il vostro aiuto per superare i miei dubbi e angosce riguardanti il mio caso. Vi presente il mio caso: ho da sempre il pene curvo verso sinistra e ho deciso di indagare riguardo la mia situazione. Ho fatto una visita urologica e una andrologica. In tutti e due i casi mi è stato detto che il problema è congenito, e durante la seconda visita avendo portato le auto-foto del mio pene in erezione l'andrologo delle Molinette di TOrino mi ha detto che non gli sembra il caso ne di correggere la curvatura ne di fare eco color doppler. Mi è stata diagnosticata una leggera fimosi da curare per 15 giorni con gentalyn beta pomata. Superati i dubbi circa la forma del mio pene sono arrivati quelli circa la mia erezione. Mi spiego meglio. Sono due mesi che ho cominciato ad avere rapporti sessuali completi regolarmente. La mia erezione è sufficiente a penetrare la mia partner, ma è anche vero che la mia partner è molto larga. Ho notato che la mia erezione non è sempre ferrea, al 100%, anche se riesco a concludere i rapporti in modo soddisfacente (cosi dice la mia partner). Questo mi preoccupa perchè ho 21 anni... non dovrei avere problemi di questo tipo. Rendo noto che sto facendo psicoterapia e soffro d'ansia. Ma la mancanza di erezione ferrea c'è da molto tempo. Come posso capire se ho un deficit erettile anche lieve? L'erezione deve essere necessariamente ferrea? Sempre?. Perfavore aiutatemi, questa storia sta diventando un ossessione.
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Salve
non voglio offenderla confermando che sicuramente è subentrata una componente psicogena
se vuole escludere fatti organici esegua innanzitutto un ecocolordor doppler basale e dinamico dei corpi cavernosi
non voglio offenderla confermando che sicuramente è subentrata una componente psicogena
se vuole escludere fatti organici esegua innanzitutto un ecocolordor doppler basale e dinamico dei corpi cavernosi
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
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Caro lettore,
Il dottor Militello, valido urologo le da una spiegazione comune anche se, a mio parere il meccanismo potrebbe essere più complesso. La curvatura congenita dei corpi cavernosi potrebbe essere legata ad una malformazione della struttura delle pareti dei corpi cavernosi stessi che non consente il sottile e preciso meccanismo del controllo veno-occlusivo cavernoso che permette il semplice ottenimento della rigidità ed il suo mantenimento anche senza un persistente stimolo fisico.
In pratica il giovane riesce ad avere una buona erezione una discreta o buona rigidità fintanto che il pene venga stimolato direttamente nei preliminari ma con una tendenza a perdere la rigidità mentre si indossa il profilattico o ci si "posiziona" per avere una penetrazione. Dopo la penetrazione lo stimolo meccanico delle pareti vaginali, anche se estremamente eccitante, non ha la stessa intensità delle dita e la rigidità potrebbe calare con , incertezza , perplessità, paura di non farcela, ansia, reazione adrenergica con chiusura delle arterie... disperata flaccidità.
Nella mia esperienza lo stato ansioso è quasi sempre la conseguenza del problema erettile non la causa.
Cari saluti
Il dottor Militello, valido urologo le da una spiegazione comune anche se, a mio parere il meccanismo potrebbe essere più complesso. La curvatura congenita dei corpi cavernosi potrebbe essere legata ad una malformazione della struttura delle pareti dei corpi cavernosi stessi che non consente il sottile e preciso meccanismo del controllo veno-occlusivo cavernoso che permette il semplice ottenimento della rigidità ed il suo mantenimento anche senza un persistente stimolo fisico.
In pratica il giovane riesce ad avere una buona erezione una discreta o buona rigidità fintanto che il pene venga stimolato direttamente nei preliminari ma con una tendenza a perdere la rigidità mentre si indossa il profilattico o ci si "posiziona" per avere una penetrazione. Dopo la penetrazione lo stimolo meccanico delle pareti vaginali, anche se estremamente eccitante, non ha la stessa intensità delle dita e la rigidità potrebbe calare con , incertezza , perplessità, paura di non farcela, ansia, reazione adrenergica con chiusura delle arterie... disperata flaccidità.
Nella mia esperienza lo stato ansioso è quasi sempre la conseguenza del problema erettile non la causa.
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 12/10/2015.
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