Incurvamento del pene ed impatto dimensioni vene

Salve,

ringraziandovi in anticipo per ogni eventuale risposta, vi spiego il mio problema.

Ho un incurvamento congenito del pene, dalla nascita quindi. La diagnosi precisa mi fu data a Milano ma siccome ora vivo all'estero ho scelto di rivolgermi al servizio sanitario inglese per vedere di affrontare la questione, magari con un intervento correttivo.

Premetto che la diagnosi per quanto mi riguarda e' di un incurvamento ventrale di 45 gradi e laterale - verso sinistra - di 30. Personalmente ritengo leggermente sovrastimate queste misurazioni, in particolar modo quella circa l'incurvamento ventrale, mentre l'incurvamento laterale non mi desta particolare fastidio.

Mi e' stato detto, dopo una veloce consultazione in UK, che uno dei problemi presenti e' una impostazione di vene, come dire, piu' grosse di quello che dovrebbero essere e che questo, piu' l'erezione continua, piu' consente a tali vene di "sottrarre" pressione arteriosa alla stessa, facendola terminare troppo presto.

In particolare, rispetto a questo ultimo elemento, vascolare, che e' quello completamente nuovo che ho acquisito, in quanto dell'incurvamento sono abbastanza informato, e' che in pratica, vista la natura del problema, e' di difficile risoluzione, e che molto spesso andare a cercare di risolvere questo problema puo' solo provocare disagi al paziente.

Vorrei un vostro parere su questo, concludendo dicendovi che in pratica l'impatto della situazione sulle mie esperienze sessuali e' che difficilmente la rigidita' del pene e' totale, avviene davvero poche volte e spesso per motivi "spontanei" e non relativi al sesso, e che ogni volta che inizio ad avere una erezione, quasi qualunque attivita' fisica (alzarsi, spostarsi, etc) mi rende molto difficile mantenerla.

Ringrazio anticipatamente.

Saluti
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo 1.6k 40
Caro lettore,
l' entità del recurvatume che descrive andrebbe corretto con l'intervento di corporoplastica di raddrizzamento proprio per facilitare la penetrazione ed evitare deflessioni.
Per quanto riguarda le problematiche dell' erezione di cui parla, ci sono esami specifici come l'ecocolordoppler penieno dinamico, comunque è stata descritta una disfunzione erettiva su base geometrica ossia peni stretti e lunghi hanno più problematiche nel mantenimento dell'erezione.
Motivo per cui raddrizzando ed accorciando il pene con intervento plastica di raddrizzamento correttivo migliorerebbe anche l'erezione.
Cordiali saluti.

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

[#2]
Utente
Utente
Salve,

a seguito di un esame sui vasi sanguigni, e' stato rilevato che il vaso sanguigno che porta sangue al pene ha una portata ridotta. Ora attendo la chiamata del medico per discutere i risultati (in UK funziona cosi').

Che tipo di cause puo' avere una tale patologia ?

Saluti.
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