Dolore e gonfiore a 6 mesi da varicocelectomia
Sono stato sottoposto a un intervento di varicocelectomia nel febbraio di quest'anno. Dopo un paio di mesi, durante l'ultima visita dal chirurgo, egli mi informa che la malattia non sembra essere passata del tutto (devo ammettere che fu poco chiaro) ma che avremmo dovuto aspettare qualche mese e non "mettere troppa carne al fuoco". Da allora, fino a oggi, i sintomi che prima dell'intervento erano praticamente inesistenti si sono manifestati più volte e negli ultimi giorni, vuoi un viaggio, si sono acuiti particolarmente, Avverto delle fitte al livello dell'inguine/testicolo parecchio fastidiose e sono ormai abituato a vivere con un testicolo più grande dell'altro e arrossato.Il punto è che, dopo tutto questo tempo, la situazione comincia a preoccuparmi perché credevo che, con l'allontanarmi temporalmente dal periodo dell'operazione, avrei avuto meno dolori e più libertà. Invece, ho ancora dolori durante i rapporti sessuali, quando corro, quando mi siedo con un pizzico di veemenza, eccetera. Negli ultimi giorni, poi, queste fitte si sono moltiplicate (una volta tornato dal viaggio).
Questa situazione (il gonfiore, l'arrossamento e tutto quanto) ha del normale o no? Il fatto è che non riesco più a riprendere i ritmi vitali che possedevo prima dell'operazione e la situazione, in vista di una prossima e probabile operazione, mi sembra più nera della notte. Cosa devo fare?
P.S. preciso dicendo che c'è anche un dolore "contundente" che, tuttavia, non interessa la zona anteriore del testicolo ma prettamente quella posteriore.
Questa situazione (il gonfiore, l'arrossamento e tutto quanto) ha del normale o no? Il fatto è che non riesco più a riprendere i ritmi vitali che possedevo prima dell'operazione e la situazione, in vista di una prossima e probabile operazione, mi sembra più nera della notte. Cosa devo fare?
P.S. preciso dicendo che c'è anche un dolore "contundente" che, tuttavia, non interessa la zona anteriore del testicolo ma prettamente quella posteriore.
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Caro Utente,non fa alcun cenno all'esito dell'ecocolordoppler scrotale che potrebbe chiarire il quadro clinico,sia per quanto attiene la recidiva del varicocele,che la formazione di un idrocele,responsabile della dolenzia nonché della tumefazione scrotale.Non esiste una correlazione tra l'arrossamento dello scroto,fenomeno cutaneo ed una eventuale recidiva del varicocele.Va da se che l'unico giudizio che conti sia quello dello specialista reale,cui la rimando.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 19/08/2015.
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