Ipersensibilità al glande e frenulectomia

Buonasera,
Ho 19 anni. Da quando ero bambino ho sofferto di frenulo corto, e questo mi portò ad avere molte infiammazioni già da piccolo. Un pediatra consigliò a mia madre di farmi circoncidere, ma lei si rifiutò dicendo che avrei scelto io il da fare quando sarei cresciuto.
Bene. Ora sono cresciuto e avevo deciso di sottopormi a circoncisione gia dall'anno scorso in seguito a numerose e ripetute infiammazioni al glande, precisamente balanite (spero sia corretto il termine), ma il chirurgo che mi visitò mi disse che la circoncisione era inutile e superflua in quanto il mio unico problema era, appunto, il frenulo corto.
Ebbene ora sono al 12° giorno dalla frenulectomia, i punti sono caduti tutti, il dolore post operatorio è svanito da giorni e mi appresto a tornare alla normalità e a testare i miglioramenti dovuti all'intervento.
l'intervento è andato alla perfezione ed il recupero anche sta andando a gonfie vele, mi preme però sapere se con l'intervento ho risolto il mio problema di glande ipersensibile (e per iper intendo veramente iper, quando il mio glande sfiora qualsiasi superfice non mi provoca fastidio, mi provoca un vero e proprio dolore!), premetto che non ho mai avuto grossi problemi nella vita sessuale, la penetrazione e il rapporto avvenivano in modo naturale, scusate la sincerità ma anche il rapporto anale procedeva senza intoppi, gli unici problemi che riscontravo erano durante la masturbazione (sia da solo che dalla partner) e durante il rapporto orale.
La domanda è: è possibile risolvere questo problema del glande? Si risolverà da solo in seguito all'intervento o devo agire in qualche modo?
Spero di essere stato il piu chiaro possibile,
Buona serata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

non metta il carro davanti ai buoi, bisogna ora valutare per bene la situazione post-chirugica che si è determinata; a volte il problema viene così risolto ma, se così non fosse, bisognerà allora risentire il suo andrologo di fiducia ed impostare con lui eventuali altre strategie terapeutiche alternative.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Capisco, la ringrazio della risposta, ma avrei un ulteriore domanda: nel caso non si risolva naturalmente, di quale natura sarebbero gli interventi consigliabili dall'andrologo?

Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Generalmente sono di tipo farmacologico ma, le ripeto come diceva mio nonno persona molto saggia, è bene non mettere il carro davanti ai buoi ed attendere ora che la situazione post-chirurgica si risolva.

Ancora un cordiale saluto.