Frenulo corto o fimosi parziale?
Gentili Dottori,
sono una ragazza di 28 anni mentre il mio ragazzo ne ha 29.
Premetto che io ho già avuto diversi partner sessuali mentre per il mio ragazzo sono i primi baci, i primi abbracci e le prime scoperte in campo sessuale, stiamo assieme da circa 4 mesi.
Il motivo per cui vi chiedo consiglio è che abbiamo voluto prendere le cose con calma e senza metterci fretta e lentamente scoprire a vicenda come l'altro poteva darci piacere senza bruciare troppo le tappe.
La nota dolente è stata quando abbiamo provato ad avere il nostro primo rapporto completo, gli avevo già praticato sesso orale e mi aveva detto di voler fare questo passo con me, molto felice per la sua decisione e, ammetto, un po' impaziente, ho cercato al meglio delle mie possibilità di aiutarlo con il preservativo e guidarlo nella penetrazione, ma appena infilato l'erezione è venuta meno, sebbene bastasse poca stimolazione manuale per ripristinarla.
Ho pensato potesse essere un qualche tipo di ansia da prestazione quindi l'ho rassicurato e abbiamo proseguito con coccole e sesso orale ma ci siamo accorti (non so davvero come ho fatto a non accorgermene prima) che il glande non era perfettamente scoperto ma solo per 3/4 e il prepuzio si era molto arrossato e la manipolazione anche più delicata gli risultava dolorosa.
Di comune accordo ha preso una visita da un Androloga che gli ha diagnosticato il frenulo corto, detto molto sbrigativamente che si risolve con un operazione indolore di 10 minuti passando poi ad ammettere che poteva non essere risolutiva ma poteva essere necessario alla fine ricorrere alla circoncisione di cui ha demonizzato il post operatorio.
Ora io e il mio ragazzo siamo un po' dubbiosi, ci avessero proposto una ginnastica prepuziale vs un operazione avremo dato una possibilità alla prima per poi piuttosto procedere alla seconda, ma tra due operazioni siamo piuttosto dubbiosi perché ci risulta che, nonostante una operazione sia più semplice rispetto all'altra, abbiano entrambe comunque un post operatorio più o meno impegnativo.
Inoltre informandoci abbiamo scoperto che è anche possibile invece che la circoncisione una incisione del prepuzio al laser ( a "V" ? ) che permetterebbe di allargare un prepuzio appena stretto senza dover per forza tagliare tutto (cosa che ovviamente il mio ragazzo vive con un po' di timore).
Ho consigliato al mio ragazzo di fare un secondo consulto per risolverci un po' di dubbi sulla questione, ma ammetto che sono altrettanto timorosa, mi potreste dare più informazioni a riguardo alle 3 procedure? Ho timore che sottoporsi a una operazione troppo invasiva per un problema sessuale all'inizio proprio delle sue esperienze in questo campo possa essere traumatico e non so bene come altro potergli stare vicino. Ho timore anche che proseguendo ad avere rapporti orali o manipolandolo di potergli provocare involontariamente una parafimosi, mi sto facendo una paranoia inutile?
Vi ringrazio infinitamente per il tempo che ci dedicherete, grazie davvero
sono una ragazza di 28 anni mentre il mio ragazzo ne ha 29.
Premetto che io ho già avuto diversi partner sessuali mentre per il mio ragazzo sono i primi baci, i primi abbracci e le prime scoperte in campo sessuale, stiamo assieme da circa 4 mesi.
Il motivo per cui vi chiedo consiglio è che abbiamo voluto prendere le cose con calma e senza metterci fretta e lentamente scoprire a vicenda come l'altro poteva darci piacere senza bruciare troppo le tappe.
La nota dolente è stata quando abbiamo provato ad avere il nostro primo rapporto completo, gli avevo già praticato sesso orale e mi aveva detto di voler fare questo passo con me, molto felice per la sua decisione e, ammetto, un po' impaziente, ho cercato al meglio delle mie possibilità di aiutarlo con il preservativo e guidarlo nella penetrazione, ma appena infilato l'erezione è venuta meno, sebbene bastasse poca stimolazione manuale per ripristinarla.
Ho pensato potesse essere un qualche tipo di ansia da prestazione quindi l'ho rassicurato e abbiamo proseguito con coccole e sesso orale ma ci siamo accorti (non so davvero come ho fatto a non accorgermene prima) che il glande non era perfettamente scoperto ma solo per 3/4 e il prepuzio si era molto arrossato e la manipolazione anche più delicata gli risultava dolorosa.
Di comune accordo ha preso una visita da un Androloga che gli ha diagnosticato il frenulo corto, detto molto sbrigativamente che si risolve con un operazione indolore di 10 minuti passando poi ad ammettere che poteva non essere risolutiva ma poteva essere necessario alla fine ricorrere alla circoncisione di cui ha demonizzato il post operatorio.
Ora io e il mio ragazzo siamo un po' dubbiosi, ci avessero proposto una ginnastica prepuziale vs un operazione avremo dato una possibilità alla prima per poi piuttosto procedere alla seconda, ma tra due operazioni siamo piuttosto dubbiosi perché ci risulta che, nonostante una operazione sia più semplice rispetto all'altra, abbiano entrambe comunque un post operatorio più o meno impegnativo.
Inoltre informandoci abbiamo scoperto che è anche possibile invece che la circoncisione una incisione del prepuzio al laser ( a "V" ? ) che permetterebbe di allargare un prepuzio appena stretto senza dover per forza tagliare tutto (cosa che ovviamente il mio ragazzo vive con un po' di timore).
Ho consigliato al mio ragazzo di fare un secondo consulto per risolverci un po' di dubbi sulla questione, ma ammetto che sono altrettanto timorosa, mi potreste dare più informazioni a riguardo alle 3 procedure? Ho timore che sottoporsi a una operazione troppo invasiva per un problema sessuale all'inizio proprio delle sue esperienze in questo campo possa essere traumatico e non so bene come altro potergli stare vicino. Ho timore anche che proseguendo ad avere rapporti orali o manipolandolo di potergli provocare involontariamente una parafimosi, mi sto facendo una paranoia inutile?
Vi ringrazio infinitamente per il tempo che ci dedicherete, grazie davvero
[#1]
Cara Utente,come ha potuto verificare,la presenza,o meno,di esperienze coitali non ha permesso,al momento di trovare una soluzione condivisa per la risoluzione della fimosi relativa.La ricerca autonoma di soluzioni tecniche volte a risolvere il quadro clinico,genera unicamente dubbi e può esitare in errori strategici legati a forzature da parte dei Pazienti verso il medico operatore.Conviene seguire i consigli di un solo chirurgo,senza demonizzazioni né banalizzazioni.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott. Izzo,
la ringrazio del tempo che ci ha dedicato con la sua risposta.
I nostri dubbi derivano soprattutto dalle paure del mio ragazzo di doversi sottoporre a un operazione che potenzialmente (a detta dello stesso Medico) potrebbe non risolvergli il problema e dalla mancanza di informazioni che ha ricevuto a riguardo dell'operazione stessa e del post operatorio, in sede di visita, prima di ricevere un impegnativa per una frenulotomia peniena a settembre.
Abbiamo sicuramente un enorme dose di responsabilità di non aver fatto, per imbarazzo probabilmente, le domande che ci assillavano alla Dott.ssa quando ne abbiamo avuto la possibilità; ma visto che la visita non ci ha tranquillizzato ma anzi aumentato i dubbi ci chiedevamo se non fosse meglio chiedere un secondo parere stavolta prendendo l'appuntamento come visita da Specialista privato senza passare per le convenzioni ospedaliere, lei consiglia di tornare invece dallo stesso Medico in convenzione?
Riguardo invece ad avere rapporti, posto che quelli completi non possiamo attualmente averli, possono generare controindicazioni prima di aver risolto? Anche in questo caso abbiamo dimenticato proprio di chiedere informazioni a riguardo, non avendolo come primo pensiero in quella sede.
Ancora davvero grazie infinite per la disponibilità e la cortesia.
la ringrazio del tempo che ci ha dedicato con la sua risposta.
I nostri dubbi derivano soprattutto dalle paure del mio ragazzo di doversi sottoporre a un operazione che potenzialmente (a detta dello stesso Medico) potrebbe non risolvergli il problema e dalla mancanza di informazioni che ha ricevuto a riguardo dell'operazione stessa e del post operatorio, in sede di visita, prima di ricevere un impegnativa per una frenulotomia peniena a settembre.
Abbiamo sicuramente un enorme dose di responsabilità di non aver fatto, per imbarazzo probabilmente, le domande che ci assillavano alla Dott.ssa quando ne abbiamo avuto la possibilità; ma visto che la visita non ci ha tranquillizzato ma anzi aumentato i dubbi ci chiedevamo se non fosse meglio chiedere un secondo parere stavolta prendendo l'appuntamento come visita da Specialista privato senza passare per le convenzioni ospedaliere, lei consiglia di tornare invece dallo stesso Medico in convenzione?
Riguardo invece ad avere rapporti, posto che quelli completi non possiamo attualmente averli, possono generare controindicazioni prima di aver risolto? Anche in questo caso abbiamo dimenticato proprio di chiedere informazioni a riguardo, non avendolo come primo pensiero in quella sede.
Ancora davvero grazie infinite per la disponibilità e la cortesia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 25/06/2015.
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