Esiti scleroembolizzazione varicocele e futuro intervento.
Salve dottori, sono un ragazzo di 22 anni, qualche mese fa a seguito di diversi disturbi/dolori in zona inguinale/scrotale, ho eseguito diversi accertamenti tra cui un ecodoppler testicolare in cui mi è stato riscontrato un varicocele sx piuttosto marcato (dilatazione plesso pampiniforme fino a 4mm e reflusso sotto valsavia fino a 5 sec) mentre solo del reflusso sporadico e di breve durata al testicolo dx. Così visto la giovane età, i disturbi e le possibili implicazioni sulla fertilità, d'accordo con il mio urologo abbiamo deciso di intervenire.
Sono stato operato con scleroemb retrograda più di un mese fa e 3 giorni fa ho eseguito un ecodoppler di controllo, da cui si sono evidenziati diversi vasi correttamente chiusi ed il calibro del plesso è risultato nella norma (max 2,2 mm) senza subire significativi aumenti in ortostatismo e valsalva, "presenti alcuni segni di reflusso sotto ponzamento con durata inferiore ai 2 sec".
La mia prima domanda quindi è: il varicocele sx può dirsi attualmente corretto o bisognerà ulteriormente intervenire? Confermo che i dolori, eccetto il normale decorso post operatorio, sono drasticamente calati.
Tuttavia nella stessa visita di controllo ho evinto che la situazione del testicolo destro non è così rosea come mi era stato detto alla prima visita (visite eseguite in strutture diverse ed evidentemente di qualità diversa). Infatti questo è quello che è stato riscontrato: "plesso pampiniforme sostanzialmente nella norma (calibro max 2.2 mm) che si accentua in orostatismo soprattutto durante ponzamento, raggiungendo 3.3 mm con significativi segni di reflusso fino all'epididimo esclusivamente durante Valsalva."
In sostanza diagnosi di un ulteriore varicocele dx (di cui non saprei il grado).
Premettendo che non ho ancora potuto vedere il mio urologo e parlarne con lui, volevo capire se secondo voi anche da questo lato si dovrà intervenire chirurgicamente. Ed in tal caso, cosa che più mi preoccupa, visto che a breve partirò per una lunga permanenza all'estero per rientrare in italia ad inizio settembre, volevo capire se un' attesa di qualche mese potrebbe compromettere significativamente la salute del testicolo. (Neanche a dirlo da quando il radiologo mi ha informato della cosa ho inziato ad avvertire qualche fastidio anche a dx)
Aggiungo di non aver ancora eseguito uno spermiogramma perchè durante i primi accertamenti mi era stata riscontrata anche una prostatite batterica (ora apparentemente risolta) e quindi il test sarebbe risultato poco significativo. Pertanto si era deciso di intervenire a prescindere visto gli insistenti dolori e l'età.
Mi scuso per essermi dilungato nel post, ma volevo essere abbastanza chiaro dall'inizio. Ringraziandovi per il prezioso servizio offerto attendo fiducioso qualche risposta. Saluti
Sono stato operato con scleroemb retrograda più di un mese fa e 3 giorni fa ho eseguito un ecodoppler di controllo, da cui si sono evidenziati diversi vasi correttamente chiusi ed il calibro del plesso è risultato nella norma (max 2,2 mm) senza subire significativi aumenti in ortostatismo e valsalva, "presenti alcuni segni di reflusso sotto ponzamento con durata inferiore ai 2 sec".
La mia prima domanda quindi è: il varicocele sx può dirsi attualmente corretto o bisognerà ulteriormente intervenire? Confermo che i dolori, eccetto il normale decorso post operatorio, sono drasticamente calati.
Tuttavia nella stessa visita di controllo ho evinto che la situazione del testicolo destro non è così rosea come mi era stato detto alla prima visita (visite eseguite in strutture diverse ed evidentemente di qualità diversa). Infatti questo è quello che è stato riscontrato: "plesso pampiniforme sostanzialmente nella norma (calibro max 2.2 mm) che si accentua in orostatismo soprattutto durante ponzamento, raggiungendo 3.3 mm con significativi segni di reflusso fino all'epididimo esclusivamente durante Valsalva."
In sostanza diagnosi di un ulteriore varicocele dx (di cui non saprei il grado).
Premettendo che non ho ancora potuto vedere il mio urologo e parlarne con lui, volevo capire se secondo voi anche da questo lato si dovrà intervenire chirurgicamente. Ed in tal caso, cosa che più mi preoccupa, visto che a breve partirò per una lunga permanenza all'estero per rientrare in italia ad inizio settembre, volevo capire se un' attesa di qualche mese potrebbe compromettere significativamente la salute del testicolo. (Neanche a dirlo da quando il radiologo mi ha informato della cosa ho inziato ad avvertire qualche fastidio anche a dx)
Aggiungo di non aver ancora eseguito uno spermiogramma perchè durante i primi accertamenti mi era stata riscontrata anche una prostatite batterica (ora apparentemente risolta) e quindi il test sarebbe risultato poco significativo. Pertanto si era deciso di intervenire a prescindere visto gli insistenti dolori e l'età.
Mi scuso per essermi dilungato nel post, ma volevo essere abbastanza chiaro dall'inizio. Ringraziandovi per il prezioso servizio offerto attendo fiducioso qualche risposta. Saluti
[#1]
Caro signore,
a scanso che sui varicoceli operati o meno è la sensibilità amnuale diretta a dire l' ultima parola, nonm vedo la necessità di intervenire nè a sx (reflusso bene diminuito rispetto al preoperato e non significativo) nè a dx, in quanto i dulussi non appaiono clinicamente significativi. Appaiono: va palpato.
a scanso che sui varicoceli operati o meno è la sensibilità amnuale diretta a dire l' ultima parola, nonm vedo la necessità di intervenire nè a sx (reflusso bene diminuito rispetto al preoperato e non significativo) nè a dx, in quanto i dulussi non appaiono clinicamente significativi. Appaiono: va palpato.
[#2]
Utente
Salve dottore,
inanzitutto grazie per la celere risposta, sono già più sereno.
Prima dell'operazione, durante la visita urologica, alla palpazione l'urologo aveva identificato un varicocele di II grado a sx mentre nulla di significativo a dx. Diciamo che il radiologo con il suo referto e le sue parole, prospettando la possibilità di un futuro intervento mi ha messo un pò d'ansia.
Non capivo come appena a quel punto qualcuno potesse dirmi che forse era il caso di operare anche a destra. Visto che in tal caso avrebbe avuto più senso fare un unico intervento e visto che nei prossimi 3 mesi sarò impossibilitato a farlo.
In ogni caso volevo essere rassicurato sul fatto che eventualmente un'attesa di qualche mese (3+o-) con questo tipo di varicocele non andasse a compromettere la salute del testicolo.
Grazie, saluti.
inanzitutto grazie per la celere risposta, sono già più sereno.
Prima dell'operazione, durante la visita urologica, alla palpazione l'urologo aveva identificato un varicocele di II grado a sx mentre nulla di significativo a dx. Diciamo che il radiologo con il suo referto e le sue parole, prospettando la possibilità di un futuro intervento mi ha messo un pò d'ansia.
Non capivo come appena a quel punto qualcuno potesse dirmi che forse era il caso di operare anche a destra. Visto che in tal caso avrebbe avuto più senso fare un unico intervento e visto che nei prossimi 3 mesi sarò impossibilitato a farlo.
In ogni caso volevo essere rassicurato sul fatto che eventualmente un'attesa di qualche mese (3+o-) con questo tipo di varicocele non andasse a compromettere la salute del testicolo.
Grazie, saluti.
[#4]
Utente
Molte grazie dottore sono decisamente più tranquillo, effettivamente avevo la certezza di essere seguito da un urologo piuttosto competente e non capivo come una cosa in qualche modo "pericolosa" potesse essergli sfuggita.
Già che ci sono le chiedo ancora una cosa: a più di un mese dall'intervento la zona operata (testicolo sx) risulta ancora un pò dolente sopratutto al tatto e saltuariamente avverto generalizzate sensazioni spiacevoli tipo brividi e microspasmi in zona scrotale/perianale. Sono sintomi normali di remissione di un varicocele o dovrei ricercare le cause in qualcos'altro?
Premetto di aver terminato da circa 3 settimane un ciclo antibiotico per una presunta prostatite batterica e che trascorsi piu di 10 gg dalla fine del ciclo ho eseguito esame urine, urinocoltura e spermiocoltura, tutto nella norma e colture negative.
Già che ci sono le chiedo ancora una cosa: a più di un mese dall'intervento la zona operata (testicolo sx) risulta ancora un pò dolente sopratutto al tatto e saltuariamente avverto generalizzate sensazioni spiacevoli tipo brividi e microspasmi in zona scrotale/perianale. Sono sintomi normali di remissione di un varicocele o dovrei ricercare le cause in qualcos'altro?
Premetto di aver terminato da circa 3 settimane un ciclo antibiotico per una presunta prostatite batterica e che trascorsi piu di 10 gg dalla fine del ciclo ho eseguito esame urine, urinocoltura e spermiocoltura, tutto nella norma e colture negative.
[#6]
Utente
Buonasera, sono stato dal mio urologo il quale mi ha confermato la riuscita dell'intervento e che così come stanno i due varicoceli (sx e dx) non hanno alcuna rilevanza clinica. I fastidi presenti ha detta sua sono probabilmente ancora dovuti alla reazione del funicolo spermatico al contatto del liquido sclerosante dell'intervento, quindi piano piano spariranno. Ottimo
Per quanto riguarda la remissione dalla prostatite.. so che questo tipo di patologie hanno molta facilità a ripresentarsi. Nel mio caso poi l'ipotesi più plausibile è che l'infezione sia arrivata tramite l'intestino in quanto la spermiocoltura era risultata positiva a numerose colonie di "Enterococcus faecalis". Ora a quanto pare il batterio è stato debellato ma la prostata è ancora un pò infiammata.
Volevo capire quali sono gli accorgimenti o i trattamenti utili per decongestionare e disinfiammare una prostata "sensibile" e magari evitare un'ulteriore infezione.
Per esempio ho letto in giro dei benefici dei trattamenti naturali a base di serenoa repens, potrebbe essermi utile o è adatta solo in casi di ipertrofia prostatica?
Per quanto riguarda la remissione dalla prostatite.. so che questo tipo di patologie hanno molta facilità a ripresentarsi. Nel mio caso poi l'ipotesi più plausibile è che l'infezione sia arrivata tramite l'intestino in quanto la spermiocoltura era risultata positiva a numerose colonie di "Enterococcus faecalis". Ora a quanto pare il batterio è stato debellato ma la prostata è ancora un pò infiammata.
Volevo capire quali sono gli accorgimenti o i trattamenti utili per decongestionare e disinfiammare una prostata "sensibile" e magari evitare un'ulteriore infezione.
Per esempio ho letto in giro dei benefici dei trattamenti naturali a base di serenoa repens, potrebbe essermi utile o è adatta solo in casi di ipertrofia prostatica?
[#9]
Utente
Salve dottori, vi scrivo ancora perché passate altre 3 settimane il mio travaglio continua... a giornate in cui il dolore sembra pressoché svanito se ne alternano altre con dolore/bruciore molto intenso nella parte inferiore e retrostante del testícolo sx, dolore che a volte si irradia su per la pancia e alla zona lombare sx.. oggi mi sembrava di vedere la zona un po arrossata ma forse son solo paranoie dovute all'eccessiva attenzione.. possibile che questo liquido sclerosante sia così irrirante per me a 2 mesi dall'intervento?
Il dolore nei momenti di culmine, solitamente dopo lunghi periodi seduto (ahimè studio) é decisamente superiore a prima dell'operazione. Chiedo qualche lume.. mi sento un po ridicolo a fare ecografie per sentirmi dire che tutto é nella norma.. a me fa parecchio male.
Il dolore nei momenti di culmine, solitamente dopo lunghi periodi seduto (ahimè studio) é decisamente superiore a prima dell'operazione. Chiedo qualche lume.. mi sento un po ridicolo a fare ecografie per sentirmi dire che tutto é nella norma.. a me fa parecchio male.
[#10]
caro lettore,
mi sembra che la sua storia sia un po' anomala (perlomeno per quanto ci racconta)
Un varicocele va corretto solo quando sia così voluminoso da creare concreto disagio fisico (oggi non se ne vedono quasi più) o quando determini una alterazione del liquido seminale tale da interferire con la fertilità presente o futura del soggetto.
Oggi, operare un paziente ( di età superiore a 18 anni) per varicocele senza aver effettuato un esame del liquido seminale non è assolutamente corretto, anche per motivi medico-legali.
Il presupposto della sclero-embolizzazione e della chirurgia del varicocele è quello di impedire il reflusso venoso lungo i vasi spermatici che potrebbe causare danno ai testicoli. Se il reflusso persiste vuol dire che la terapia chirurgica non è riuscita. Punto e basta !
Veda di consultare l'ambulatorio della clinica Urologica della Università per avere indicazioni più precise
Cari salutu
mi sembra che la sua storia sia un po' anomala (perlomeno per quanto ci racconta)
Un varicocele va corretto solo quando sia così voluminoso da creare concreto disagio fisico (oggi non se ne vedono quasi più) o quando determini una alterazione del liquido seminale tale da interferire con la fertilità presente o futura del soggetto.
Oggi, operare un paziente ( di età superiore a 18 anni) per varicocele senza aver effettuato un esame del liquido seminale non è assolutamente corretto, anche per motivi medico-legali.
Il presupposto della sclero-embolizzazione e della chirurgia del varicocele è quello di impedire il reflusso venoso lungo i vasi spermatici che potrebbe causare danno ai testicoli. Se il reflusso persiste vuol dire che la terapia chirurgica non è riuscita. Punto e basta !
Veda di consultare l'ambulatorio della clinica Urologica della Università per avere indicazioni più precise
Cari salutu
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#11]
Utente
Salve dottore, grazie della risposta. Nel mio caso la motivazione che ha spinto ad operare è stata che il varicocele è stato riconosciuto causa o almeno concausa del dolori e fastidi che sentivo. Il reflusso risulta ora sistemato secondo le gli ecodoppler eseguiti.. tuttavia persistono i dolori, che anzi secondo me sono aumentati, in alcune giornate sono veramente eccessivi, impedendomi di stare seduto.. capirà che per uno studente è un pò un problema. So che il decorso è ababstanza soggettivo, volevo capire quindi se questa potesse essere una normale reazione al processo infiammatorio causato dal liquido.
[#13]
Caro lettore,
ognuno si comporta a modo suo. Se mi si presenta un giovane che lamenta vaghi dolori, dolenzie testicolari mai acuti ma fastidiosi ovviamente raccolgo la sua storia e lo visito.
se rilevo un varicocele (significativa dilatazione delle vene del plesso pampiniforme del testicolo sinistro) gli consiglio o gli effettuo un esame ecocolordoppler testicolare per escludere altre cause della dolenzia e gli consiglio di effettuare una valutazione dello spermiogramma.
In assenza dello spermiogramma mi guarderei bene dal proporre una correzione chirurgica o radiologica del varicocele perché sono quasi sicuro che la dolenzia testicolare si ripresenterà anche dopo la correzione con persistente disagio del paziente e potrei aver consigliato o effettuato una correzione senza validi motivi.
Ci sono specialisti "estremamente interventisti" che pur di operare o far operare dimenticano le regole di prudenza nelle indicazioni terapeutiche
cari saluti
ognuno si comporta a modo suo. Se mi si presenta un giovane che lamenta vaghi dolori, dolenzie testicolari mai acuti ma fastidiosi ovviamente raccolgo la sua storia e lo visito.
se rilevo un varicocele (significativa dilatazione delle vene del plesso pampiniforme del testicolo sinistro) gli consiglio o gli effettuo un esame ecocolordoppler testicolare per escludere altre cause della dolenzia e gli consiglio di effettuare una valutazione dello spermiogramma.
In assenza dello spermiogramma mi guarderei bene dal proporre una correzione chirurgica o radiologica del varicocele perché sono quasi sicuro che la dolenzia testicolare si ripresenterà anche dopo la correzione con persistente disagio del paziente e potrei aver consigliato o effettuato una correzione senza validi motivi.
Ci sono specialisti "estremamente interventisti" che pur di operare o far operare dimenticano le regole di prudenza nelle indicazioni terapeutiche
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.9k visite dal 13/06/2015.
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Approfondimento su Prostatite
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