Forte emospermia e ora granuli rossi e gelatinosi nel seme
Salve, ho 35 anni e chiedo lumi in merito ad un episodio di emospermia.
Premetto che non è il primo. Ne ebbi un altro circa 8 mesi fa per il quale mi fu prescritto un ciclo di ciproxin 1000, lenidase o venoruton, impacchi di ghiaccio ed astinenza totale per almeno 2 settimane. Trascorso questo tempo l'eiaculato era scuro per via del sangue ossidato, poi espulso del tutto con un paio di ulteriori eiaculazioni nei giorni successivi.
Ebbi una blanda recidiva un paio di mesi dopo, riassorbitasi più in fretta e quasi totalmente senza i fastidi del primo episodio.
Nell'ultimo anno ho eseguito per ragioni indipendenti da questi episodi una serie di visite da due andrologi differenti i quali alla palpazione non hanno mai rilevato problemi ai testicoli e neppure alla prostata. L'ultima palpazione testicolare risale ad appena un mese e mezzo fa.
2 settimane fa, dopo un rapporto sessuale, ho notato leggerissime tracce di sangue di cui tra l'altro non ero del tutto convinto. Il giorno dopo a seguito di una normalissima masturbazione, lo sperma è risultato completamente rosso vivo, in maniera di gran lunga più preoccupante del primo episodio.
Ho seguito la stessa cura della volta precedente, insistendo molto anche con gli impacchi di ghiaccio per cercare di lenire i fastidi ai testicoli, soprattutto al destro, che risulta leggermente congestionato nella parte alta (l'epididimo, immagino) e saltuariamente dolente al tatto. La cosa che più di tutte mi ha lasciato perplesso è che a distanza di 17 giorni lo sperma non è più rosso ma, ad un attento esame, pressoché normale anche se, tuttavia, risulta nel complesso rosato a causa di grumi gelatinosi di colore rosso trasparente che nei due decorsi precedenti non riscontrai. Ho già eiaculato 3 volte negli utimi 7 giorni ma i grumi non accennano a diminuire, così come i fastidi. Questa cosa mi allarma un po' perché non capisco se sia sintomo di una effettiva infezione batterica (che nel caso del primo episodio risultò non esserci all'esame colturale dello sperma) "sfuggita" al ciproxin o se sia solo un decorso differente del medesimo problema di infiammazione/fragilità capillare.
Da qualche tempo utilizzo, per un deficit erettivo psicogeno che si sta lentamente risolvendo, il Levitra 10 mg, ma solo in occasione di rapporti sessuali che avvengono una volta a settimana circa. Mi chiedo se erezioni prolungate con stimolazione protratta possano contribuire sensibilmente, come mi pare forse logico, all'emospermia. Ad ogni modo, essendo il terzo caso in un anno e solo quest'ultimo verificatosi a seguito di assunzione di Levitra, potrebbe anche essere da valutare l'ipotesi che in realtà io abbia una fragilità capillare e nulla di più. Ma questi strani grumi persistenti mi lasciano perplesso e vorrei delucidazioni in merito, e magari qualche consiglio su come accorciare i tempi di ripresa, dato che il fastidio al testicolo destro comincia a darmi davvero noia. Inoltre, gli impacchi di ghiaccio sono effettivamente utili ed ancora necessari dopo più di 15 giorni oppure posso interromperli?
Grazie per l'attenzione
Premetto che non è il primo. Ne ebbi un altro circa 8 mesi fa per il quale mi fu prescritto un ciclo di ciproxin 1000, lenidase o venoruton, impacchi di ghiaccio ed astinenza totale per almeno 2 settimane. Trascorso questo tempo l'eiaculato era scuro per via del sangue ossidato, poi espulso del tutto con un paio di ulteriori eiaculazioni nei giorni successivi.
Ebbi una blanda recidiva un paio di mesi dopo, riassorbitasi più in fretta e quasi totalmente senza i fastidi del primo episodio.
Nell'ultimo anno ho eseguito per ragioni indipendenti da questi episodi una serie di visite da due andrologi differenti i quali alla palpazione non hanno mai rilevato problemi ai testicoli e neppure alla prostata. L'ultima palpazione testicolare risale ad appena un mese e mezzo fa.
2 settimane fa, dopo un rapporto sessuale, ho notato leggerissime tracce di sangue di cui tra l'altro non ero del tutto convinto. Il giorno dopo a seguito di una normalissima masturbazione, lo sperma è risultato completamente rosso vivo, in maniera di gran lunga più preoccupante del primo episodio.
Ho seguito la stessa cura della volta precedente, insistendo molto anche con gli impacchi di ghiaccio per cercare di lenire i fastidi ai testicoli, soprattutto al destro, che risulta leggermente congestionato nella parte alta (l'epididimo, immagino) e saltuariamente dolente al tatto. La cosa che più di tutte mi ha lasciato perplesso è che a distanza di 17 giorni lo sperma non è più rosso ma, ad un attento esame, pressoché normale anche se, tuttavia, risulta nel complesso rosato a causa di grumi gelatinosi di colore rosso trasparente che nei due decorsi precedenti non riscontrai. Ho già eiaculato 3 volte negli utimi 7 giorni ma i grumi non accennano a diminuire, così come i fastidi. Questa cosa mi allarma un po' perché non capisco se sia sintomo di una effettiva infezione batterica (che nel caso del primo episodio risultò non esserci all'esame colturale dello sperma) "sfuggita" al ciproxin o se sia solo un decorso differente del medesimo problema di infiammazione/fragilità capillare.
Da qualche tempo utilizzo, per un deficit erettivo psicogeno che si sta lentamente risolvendo, il Levitra 10 mg, ma solo in occasione di rapporti sessuali che avvengono una volta a settimana circa. Mi chiedo se erezioni prolungate con stimolazione protratta possano contribuire sensibilmente, come mi pare forse logico, all'emospermia. Ad ogni modo, essendo il terzo caso in un anno e solo quest'ultimo verificatosi a seguito di assunzione di Levitra, potrebbe anche essere da valutare l'ipotesi che in realtà io abbia una fragilità capillare e nulla di più. Ma questi strani grumi persistenti mi lasciano perplesso e vorrei delucidazioni in merito, e magari qualche consiglio su come accorciare i tempi di ripresa, dato che il fastidio al testicolo destro comincia a darmi davvero noia. Inoltre, gli impacchi di ghiaccio sono effettivamente utili ed ancora necessari dopo più di 15 giorni oppure posso interromperli?
Grazie per l'attenzione
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Caro Utente,a questo punto,mi asterrei per una decina di giorni dall'assumere il vardenafil ma,soprattutto,eviterei di ricorrere alla masturbazione investigativa,analogamente,eviterei di avere rapporti sessuali e di seguire terapie autoprescritte.I rapporti prolungati certamente non giovano ma dubito che possano esser e considerati il fattore causale primario.Segua i consigli dello specialista reale. Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celerità con la quale ha risposto.
Mi asterrò totalmente da rapporti e masturbazione per 10 giorni.
Mi pare di desumere che questi granuli gelatinosi siano dunque "normali", sebbene sia la prima volta che si presentano, e che debba semplicemente attendere di eliminarli nelle eiaculazioni future? Il fastidio durerà presumibilmente ancora a lungo?
Ho interrotto l'assunzione di vasoprotettori già da 3 giorni circa. Ritiene opportuno ricominciare e continuare con gli impacchi di ghiaccio?
Mi asterrò totalmente da rapporti e masturbazione per 10 giorni.
Mi pare di desumere che questi granuli gelatinosi siano dunque "normali", sebbene sia la prima volta che si presentano, e che debba semplicemente attendere di eliminarli nelle eiaculazioni future? Il fastidio durerà presumibilmente ancora a lungo?
Ho interrotto l'assunzione di vasoprotettori già da 3 giorni circa. Ritiene opportuno ricominciare e continuare con gli impacchi di ghiaccio?
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Utente
Salve,
come da lei consigliato ho atteso altri 10 giorni. Ho eiaculato e il seme era giallastro con ancora qualche piccolo grumo, ma in quantità esigue e di colore più scuro. Ho dato per scontato quindi che fossero gli ultimi resti del sangue ossidato e ho sperato di averli espulsi definitivamente. Ieri ho avuto un rapporto non pianificato, senza l'aiuto del levitra, e credo lo sperma fosse normale, anche se non ne sono certo al 100%. Stasera ho eiaculato nuovamente (sì, lo so che dovrei evitare eiaculazioni "investigative" ma volevo avere conferma di esserne venuto fuori) ma c'è di nuovo sangue vivo, anche se il seme è rosato e non completamente rosso. A questo punto mi chiedo cosa dovrei fare. Ormai è un mese e mezzo abbondante che va avanti questa storia e non so più come comportarmi. Anche i fastidi testicolari, sebbene attenuati, continuano.
Attendo suoi consigli. Grazie.
come da lei consigliato ho atteso altri 10 giorni. Ho eiaculato e il seme era giallastro con ancora qualche piccolo grumo, ma in quantità esigue e di colore più scuro. Ho dato per scontato quindi che fossero gli ultimi resti del sangue ossidato e ho sperato di averli espulsi definitivamente. Ieri ho avuto un rapporto non pianificato, senza l'aiuto del levitra, e credo lo sperma fosse normale, anche se non ne sono certo al 100%. Stasera ho eiaculato nuovamente (sì, lo so che dovrei evitare eiaculazioni "investigative" ma volevo avere conferma di esserne venuto fuori) ma c'è di nuovo sangue vivo, anche se il seme è rosato e non completamente rosso. A questo punto mi chiedo cosa dovrei fare. Ormai è un mese e mezzo abbondante che va avanti questa storia e non so più come comportarmi. Anche i fastidi testicolari, sebbene attenuati, continuano.
Attendo suoi consigli. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5k visite dal 04/06/2015.
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