Ancora sangue nello sperma, ma più copioso questa volta

Salve,

ho 36 anni. Circa tre mesi fa ho avuto un episodio di emospermia, a seguito di febbre leggera durata qualche giorno e diarrea, la quale persisteva, invece, da più tempo. Alla prima visita, l'andrologo aveva riscontrato la prostata molle al tatto, per cui aveva prescritto analisi di urina e sperma. Fatte le dovute analisi alle urine e allo sperma (con ricerca di batteri di gonorrea e clamidia), era risultato "solo" una alta concentrazione di enterococco faecalis, per cui l'andrologo mi aveva prescritto un antibiotico.

Da allora fino a circa una settimana fa tutto era tornato alla normalità. Proprio una settimana, infatti, ho ricevuto una masturbazione fatta di manovre e pressioni ai testicoli involontariamente violente. In quella stessa occasione lo sperma è uscito del tutto bianco; ma il giorno dopo e così anche ieri, dopo la masturbazione (l'ultima volutamente delicata), ho praticamente visto solo il colore del sangue (a differenza del primo episodio di emospermia in cui le traccie di sangue erano minime). Io voglio ripetere che la masturbazione di una settimana fa è stata, purtroppo, ECCEZIONALE ("un errore") e molto forte, e, se vogliamo, "accanita", e il dolore "post-trauma" è sopraggiunto dal giorno dopo e tutt'ora persiste molto lievemente in tutta la zona dei testicoli. Aggiungo che mi pare che ieri il colore del sangue fosse leggermente più scuro (sul marrone).

Sono confuso e anche spaventato. Sangue nelle urine non c'e' MAI stato (nè ora, nè prima). Febbre e diarrea ASSENTI in questi recenti casi di emospermia, a differenza dell'episodio originale. Non so se tutto ciò può essere ricondotto al trauma subito e devo solo "aspettare" che passi l'infiammazione o se si tratta di un ritorno del batterio che ha infiammato (infettato?) di nuovo l'organo o la prostata o le vescicole seminali, oppure se si tratta di tutt'altra cosa più grave.
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Dr. Carmine Di Palma Urologo, Andrologo 144 3
Gentile utente, le infezioni genitali possono ricorrere con un'elevata frequenza. La masturbazione prolungata, poi, puó essere la causa di una congestione prostatica. Il mio consiglio è quello di ricontattare il collega urologo per un nuovo consulto. Cordialità.

Dr. Carmine Di Palma
Specialista in Urologia e Andrologia
www.carminedipalma.it
carminedipalma@libero.it

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Utente
Utente
Gent.le Dr Di Palma, la ringrazio della risposta.

Ma quindi una masturbazione prolungata e violenta può esaltare una infezione in corso o causare una infezione dal nulla?

Avendo io mai sofferto prima di tre mesi fa di alcuna infezione alla prostata, è possibile che quello stesso batterio sia sopravvissuto alla cura antibiotica e che possa quindi provocare fastidi di tanto in tanto?

Leggendo su internet mi pare di capire che non c'e' garanzia che una cura antibiotica possa sconfiggere il batterio definitivamente e il rischio è di entrare nel tunnel della prostatite cronica da dove non si esce.

Vorrei sapere inoltre come posso alleviare questa eventuale condizione di congestione della prostata che mi causa un lieve ma costante fastidio diffuso nella zona genitale. Mi pare di avvertire che gli antinfiammatori non facciano effetto. E di certo, prenotando oggi, prima che riesca a farmi visitare passerà qualche giorno.

E' possibile avere attività sessuale, sangue a parte, nel frattempo o ciò non farebbe altro che peggiorare la situazione?
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Dr. Carmine Di Palma Urologo, Andrologo 144 3
Gentile utente, l'infezione prostatica non è venuta dal nulla ma l'eziologia più probabile è l'alterazione dell'alvo in senso diarroico. La masturbazione prolungata puó portare a congestione e non ad infezione. Purtroppo non sempre la terapia antibiotica riesce a debellare l'infezione. I rapporti sessuali regolari evitando il coito interrotto fanno assolutamente bene alla salute prostatica. Spero di aver risposto a tutte le sue domande. Saluti.
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Utente
Utente
Gent.le Dr. Di Palma, la ringrazio per aver risposto a tutte le domande.

Ho solo un ultimo dubbio che proprio non riesco a risolvere, nonostante le mie ricerche. Può la congestione prostatica DA SOLA giustificare questa situazione di dolore diffuso e costante ormai da giorni e sangue nello sperma, oppure questi sintomi indicano quasi verosimilmente una infezione in corso (con o senza congestione prostatica)?
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Dr. Carmine Di Palma Urologo, Andrologo 144 3
Gentile utente, per rispondere a questa domanda occorre assolutamente una visita. È necessario a mio avviso ripetere anche gli esami colturali per escludere una recidiva/persistenza di infezione.
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Utente
Utente
Gentili Dott.,

dalle analisi dello sperma è risultata ancora presenza di colonie di enterococco faecalis >10^5 /ml .

Insomma, l'antibiotico preso non è servito a niente. Adesso rischio di entrare nel girone degli antibiotici dove più ne prendi più il batterio si rafforza. Però, se non fai niente, quello si annida nella prostata e buonanotte al secchio.

Come se ne esce?

Intanto il fastidio permane da più settimane. Antibiotici non ne sto prendendo, in attesa della prossima visita specialistica fra due altre settimane (purtroppo le attese sono queste). Aspetto o devo fare qualcosa nel frattempo?
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Dr. Carmine Di Palma Urologo, Andrologo 144 3
Se c'è l'infezione va trattata. Per evitare l'antibiotico resistenza il farmaco va utilizzato alla giusta dose e per il giusto tempo. A mio avviso è una terapia che puó istaurare anche il suo medico di famiglia. Saluti.
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Utente
Utente
Salve,

faccio un riassunto brevissimo così vi evito la fatica (se volete) di leggere tutta la storia riportata sopra: per la seconda volta mi è stato trovato l'enterococco faecalis in grande concentrazione nello sperma.

Avendo fallito il primo antibiotico, a questo giro mi è stato prescritto un bombardamento di amplifal in due cicli da 10 giorni ciascuno, a distanza di 20 giorni l'uno dall'altro.

Le mie domande sono:

1. non è un po troppo? Quali sono i possibili effetti collaterali?

2. Che rischi ci sono di fallire anche questa volta e se ciò succede poi che si fa? Si va avanti ad antibiotici per sempre?
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Dr. Carmine Di Palma Urologo, Andrologo 144 3
Gentile utente,

le terapie per le infezioni dell'apparato genitale sono sempre piuttosto lunghe per la scarsa penetrabilità dell'antibiotico. Segua i consigli del collega specialista e vedrà che risolverà il problema.
Cordialità.
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Utente
Utente
Gent.ssimi Dottori,

per cortesia, ditemi come sta andando.

Ho finito i primi 10 giorni di amplital come prescritto, dovrò ripetere un secondo ciclo di 10 giorni fra 20 giorni. Nel frattempo sto continuando con l'antinfiammatorio.

Non ho assolutamente sangue nello sperma. Vorrei sapere però sapere se è normale, dopo i primi 10 giorni di antibiotici e nonostante ormai 15 giorni di antiinfiammatorio, avvertire ancora un continuo, seppure flebile, "fastidio di sottofondo" nella regione dei testicoli e basso schiena (chiari sintomi da prostatite in corso).

Grazie
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