Fimosi o semplice infezione?
Gentile Dottore,
approfitto della sua disponibilità per sottoporle un problema che mi affligge molto in questi giorni.
Da diversi mesi, dopo la comparsa di una candidosi ormai curata nelle zone dell'inguine, sono sopraggiunte delle crosticine o meglio uno strato ruvido biancastro (non comunque visibile se non ad una forte illuminazione e non omogeneo) nella zona del prepuzio e del frenulo.
Il medico di famiglia mi consigliò, alcuni mesi or sono, di intraprendere la stessa cura della candidosi appena passata a base di pevaryl o pevisone latte.
Dopo un periodo in cui mi sembrava (probabilmente mi sbaglio) di aver eliminato le croste mi accorgo 2 settimane fa di averle ancora e ricomincio la stessa cura, che ancora oggi non mi da ancora risultati.
Temo possa trattarsi di FIMOSI dato che il pene eretto ha difficoltà a liberarsi del prepuzio se non mediante una preventiva idratazione e comunque lo stesso prepuzio, una volta sceso alla base del glande vi si "incastra" fino alla fine dell'erezione.
Allo stesso tempo dubito possa trattarsi di questa malattia per la presenza di un cattivo odore proveniente dalla zona interessata, che non dipende certo dalla cattiva igiene e che farebbe pensare piuttosto ad un'origine batterica delle croste.
Non escludo comunque la presenza di una lieve fimosi congenita, complicata dalla perdita di elasticità del prepuzio e del frenulo.
Vorrei conoscere il suo parere sulla causa del mio problema.
Approfitto anche per domandarle se la fimosi congenita può aggravarsi o contrariamente dalla fimosi cronica, alla mia età (ho 24 anni) si stabilizza.
Ringraziamenti anticipati.
approfitto della sua disponibilità per sottoporle un problema che mi affligge molto in questi giorni.
Da diversi mesi, dopo la comparsa di una candidosi ormai curata nelle zone dell'inguine, sono sopraggiunte delle crosticine o meglio uno strato ruvido biancastro (non comunque visibile se non ad una forte illuminazione e non omogeneo) nella zona del prepuzio e del frenulo.
Il medico di famiglia mi consigliò, alcuni mesi or sono, di intraprendere la stessa cura della candidosi appena passata a base di pevaryl o pevisone latte.
Dopo un periodo in cui mi sembrava (probabilmente mi sbaglio) di aver eliminato le croste mi accorgo 2 settimane fa di averle ancora e ricomincio la stessa cura, che ancora oggi non mi da ancora risultati.
Temo possa trattarsi di FIMOSI dato che il pene eretto ha difficoltà a liberarsi del prepuzio se non mediante una preventiva idratazione e comunque lo stesso prepuzio, una volta sceso alla base del glande vi si "incastra" fino alla fine dell'erezione.
Allo stesso tempo dubito possa trattarsi di questa malattia per la presenza di un cattivo odore proveniente dalla zona interessata, che non dipende certo dalla cattiva igiene e che farebbe pensare piuttosto ad un'origine batterica delle croste.
Non escludo comunque la presenza di una lieve fimosi congenita, complicata dalla perdita di elasticità del prepuzio e del frenulo.
Vorrei conoscere il suo parere sulla causa del mio problema.
Approfitto anche per domandarle se la fimosi congenita può aggravarsi o contrariamente dalla fimosi cronica, alla mia età (ho 24 anni) si stabilizza.
Ringraziamenti anticipati.
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Gentile Utente,
in effetti tutti i segni e i sintomi clinici che Lei così bene descrive potrebbero trovare un comune denominatore nella condizione iniziale di fimosi. Di certo, questa condizione patologica predispone ad infiammazioni locali (balanopostiti) che, come un cane che si morde la coda, possono in ultima analisi aggravare la fimosi stessa. Appare logica conseguenza che la fimosi, proprio per i ripetuti possibili fenomeni flogistici, può peggiorare a qualsiasi età, anche avanzatissime.
Quindi, il mio consiglio:
1) visita specialistica Dermatologica
2) visita specialistica Chirurgica, con valutazione delle indicazioni ad eventuale intervento di circoncisione.
Vorrei solo sottolineare che, in condizioni normali, la cute del prepuzio deve scivolare facilmente e senza forzature minime, fino a scoprire la testa del pene (glande), sia a riposo che in erezione. Non deve essere necessario tirare, spingere, muovere, lubrificare o altro.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
in effetti tutti i segni e i sintomi clinici che Lei così bene descrive potrebbero trovare un comune denominatore nella condizione iniziale di fimosi. Di certo, questa condizione patologica predispone ad infiammazioni locali (balanopostiti) che, come un cane che si morde la coda, possono in ultima analisi aggravare la fimosi stessa. Appare logica conseguenza che la fimosi, proprio per i ripetuti possibili fenomeni flogistici, può peggiorare a qualsiasi età, anche avanzatissime.
Quindi, il mio consiglio:
1) visita specialistica Dermatologica
2) visita specialistica Chirurgica, con valutazione delle indicazioni ad eventuale intervento di circoncisione.
Vorrei solo sottolineare che, in condizioni normali, la cute del prepuzio deve scivolare facilmente e senza forzature minime, fino a scoprire la testa del pene (glande), sia a riposo che in erezione. Non deve essere necessario tirare, spingere, muovere, lubrificare o altro.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 16/01/2006.
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