Consultando il medico di base effettuo gli esami ormonali e prenoto per uno specialista urologo
Salve, vorrei porre in esame la mia situazione, al fine di ottenere un parere ed una diagnosi.
Cercherò di ricostruire i sintomi e la storia più brevemente possibile:
- Da Dic. 2014 avverto leggero calo della libido, ma l'attività sessuale non è compromessa
- Gen. 2015 inizio una dieta iperproteica per palestra, con intensità di allenamento medio e notando calo di libido nei giorni di allenamento. Da nov. a feb. aumento di circa 4 kg il peso corporeo.
- A Febbraio inizio a frequentarmi con una ragazza e noto una difficoltà nell'erezione e nel concentrarmi, anche se i rapporti son soddisfacenti e duraturi (anche 4 ore) poichè fatico ad arrivare all'orgasmo.
- Dal 02/03 prendo 30 g di integratore proteico alla soia subito dopo palestra, due volte la settimana
- 11/03 Rapporto in tarda nottata in cui ero molto stanco e svogliato, riesco comunque a concludere il rapporto, ma l'erezione da qualche settimana era sempre meno forte.
Può essere che in questo rapporto abbia subito qualche trauma/piegatura a causa della non piena rigidità del pene, più precisamente piegatura verso indietro.
- 12/03 La mattina seguente senso nettamente un senso di "non controllo" del pene, di distacco o rottura, e sento la parte sinistra dell'asta dolente e vuota, a partire da metà asta fino all'altezza della fine dello scroto, come se non ci fosse afflusso di sangue nei corpi cavernosi. Noto inoltre che la minzione è più frequente.
Mi fermo con gli allenamenti e l'integratore proteico.
- 13/03 Mi reco al pronto soccorso per farmi controllare e l'urologo, non notando ematomi o altro, mi dice che non ho nulla di urgente e di trattare il trauma con Clarema e antiinfiammatori.
Effettuo anche gli esami del sangue e delle urine, ma è tutto nella norma.
Consultando il medico di base effettuo gli esami ormonali e prenoto per uno specialista urologo.
Esito esami: TSH, LH, FSH, PSA, PSA free, Tampone uretrale, testosterone tot. (9,67ng/ml limite 10), Prolattina HPRL (52,63 ng/ml limite 20)
- 24/03 L'urologo/andrologo mi visita, non nota nulla esternamente e appena sente parlare di sentore di calo della libido lo correla alla prolattina alta e relativamente ai forti dolori e bruciori che continuo ad avere mi dice di prendere antidolorifici.
L'urologo mi manda dall'endocrinologo che mi prescrive il test sequenziale (con flebo) della prolattina sospettando un problema all'ipofisi ed una ecografia scrotale.
- 02/04 Prolattina min. 0, 20, 40 risultano: 40, 41, 42 (mcg/L limite 15)
- 07/04 L'endocr. mi prescrive una rmn ipofisaria con mdc.
- 11/04 Effettuo l'eco scrotale che non rivela nulla di anomalo, se non un varicocele sx di 2 grado che sapevo di avere.
- 24/04 Ripeto test singolo prolattina: 54,64 ng/ml
Oggi, a quasi due mesi dall'episodio, non ho controllo sull'erezione peniena, i dolori si stanno smorzando e le erezioni notturne sono molto deboli. Ho notato una tendenza dell'asta ad orientarsi verso sx nel corso delle settimane.
Può, solo la prolattina causare questi problemi?
Cercherò di ricostruire i sintomi e la storia più brevemente possibile:
- Da Dic. 2014 avverto leggero calo della libido, ma l'attività sessuale non è compromessa
- Gen. 2015 inizio una dieta iperproteica per palestra, con intensità di allenamento medio e notando calo di libido nei giorni di allenamento. Da nov. a feb. aumento di circa 4 kg il peso corporeo.
- A Febbraio inizio a frequentarmi con una ragazza e noto una difficoltà nell'erezione e nel concentrarmi, anche se i rapporti son soddisfacenti e duraturi (anche 4 ore) poichè fatico ad arrivare all'orgasmo.
- Dal 02/03 prendo 30 g di integratore proteico alla soia subito dopo palestra, due volte la settimana
- 11/03 Rapporto in tarda nottata in cui ero molto stanco e svogliato, riesco comunque a concludere il rapporto, ma l'erezione da qualche settimana era sempre meno forte.
Può essere che in questo rapporto abbia subito qualche trauma/piegatura a causa della non piena rigidità del pene, più precisamente piegatura verso indietro.
- 12/03 La mattina seguente senso nettamente un senso di "non controllo" del pene, di distacco o rottura, e sento la parte sinistra dell'asta dolente e vuota, a partire da metà asta fino all'altezza della fine dello scroto, come se non ci fosse afflusso di sangue nei corpi cavernosi. Noto inoltre che la minzione è più frequente.
Mi fermo con gli allenamenti e l'integratore proteico.
- 13/03 Mi reco al pronto soccorso per farmi controllare e l'urologo, non notando ematomi o altro, mi dice che non ho nulla di urgente e di trattare il trauma con Clarema e antiinfiammatori.
Effettuo anche gli esami del sangue e delle urine, ma è tutto nella norma.
Consultando il medico di base effettuo gli esami ormonali e prenoto per uno specialista urologo.
Esito esami: TSH, LH, FSH, PSA, PSA free, Tampone uretrale, testosterone tot. (9,67ng/ml limite 10), Prolattina HPRL (52,63 ng/ml limite 20)
- 24/03 L'urologo/andrologo mi visita, non nota nulla esternamente e appena sente parlare di sentore di calo della libido lo correla alla prolattina alta e relativamente ai forti dolori e bruciori che continuo ad avere mi dice di prendere antidolorifici.
L'urologo mi manda dall'endocrinologo che mi prescrive il test sequenziale (con flebo) della prolattina sospettando un problema all'ipofisi ed una ecografia scrotale.
- 02/04 Prolattina min. 0, 20, 40 risultano: 40, 41, 42 (mcg/L limite 15)
- 07/04 L'endocr. mi prescrive una rmn ipofisaria con mdc.
- 11/04 Effettuo l'eco scrotale che non rivela nulla di anomalo, se non un varicocele sx di 2 grado che sapevo di avere.
- 24/04 Ripeto test singolo prolattina: 54,64 ng/ml
Oggi, a quasi due mesi dall'episodio, non ho controllo sull'erezione peniena, i dolori si stanno smorzando e le erezioni notturne sono molto deboli. Ho notato una tendenza dell'asta ad orientarsi verso sx nel corso delle settimane.
Può, solo la prolattina causare questi problemi?
[#1]
Gentile lettore,
il calo del desiderio sicuramente.
Detto questo poi, se desidera avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html
Un cordiale saluto.
il calo del desiderio sicuramente.
Detto questo poi, se desidera avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Grazie per la celere risposta.
La aggiorno in merito all'esito della rm sellare con mdc:
"L'ipofisi è nei limiti per forma e dimensioni, presenta solo nelle acquisizioni dinamiche durante la somministrazione rapida di mdc, areola relativamente ipointensa nei settori di destra di 4 mm compatibile con il dato clinico.
Penduncolo ipofisario in asse. Nei limiti gli spazi liquorali sovrasellari.
Esame eseguito con mdc: Omniscan, 8 ml."
Pare quindi confermato un microadenoma ipofisario.
Come è meglio gestire questo problema riguardo cura e tempistiche?
Inoltre non trovo ancora una correlazione tra squilibrio ormonale (prl) e dolori genitali descritti nel primo consulto, tutt'ora presenti. Quali altre indagini sarebbe bene considerare?
La aggiorno in merito all'esito della rm sellare con mdc:
"L'ipofisi è nei limiti per forma e dimensioni, presenta solo nelle acquisizioni dinamiche durante la somministrazione rapida di mdc, areola relativamente ipointensa nei settori di destra di 4 mm compatibile con il dato clinico.
Penduncolo ipofisario in asse. Nei limiti gli spazi liquorali sovrasellari.
Esame eseguito con mdc: Omniscan, 8 ml."
Pare quindi confermato un microadenoma ipofisario.
Come è meglio gestire questo problema riguardo cura e tempistiche?
Inoltre non trovo ancora una correlazione tra squilibrio ormonale (prl) e dolori genitali descritti nel primo consulto, tutt'ora presenti. Quali altre indagini sarebbe bene considerare?
[#4]
Utente
Aggiorno la situazione.
Dal 26/05 sto assumendo dostinex 0,5mg, mezza compressa due volte a settimana per abbassare la prolattina.
Dopo 15 giorni circa, avendo visto che la risposta erettiva variava molto poco rispetto a prima, mi è stata prescritta dall'andrologo una eco peniena dinamica.
Esito: Iniezione 7,5mcg Alprostadil
Non sono state rilevate placche riferibili a ipp, l'erezione è stata completa e non si sono evidenziate curvature in erezione.
DX: PSV 76cm/s, EDV -14 cm/s, RI 1,15, acc.t. 87ms
SX: PSV 55vm/s, EDV -6 cm/s, RI 1,09, acc.t. 80ms
Lo stato vascolare del pene mi è stato detto che risulta quindi ottimale.
Ad oggi, i dolori si sono nettamente attenuati da quando ho subito il trauma l'11/03, successivamente al quale ho subito avvertito il senso di distacco e non controllo del pene associato ai forti dolori costanti in tutta la parte sinistra dell'asta, compresa la zona fino alla fine dello scroto, simili a quelli di una ferita aperta.
Il 30/06 ho effettuato il dosaggio di prolattina si è abbassata: 2,23ng/ml (5-20 rif.)
La situazione a livello erettivo non è assolutamente migliorata invece, non ottengo un'erezione soddisfacente ne con la masturbazione ne con il partner. Intendo dire che non basta per la penetrazione.
A livello di libido percepisco il miglioramento, ma non avendo erezione, il beneficio lascia il tempo che trova.
Anche le erezioni notturne sono molto deboli, o addirittura assenti.
Ho notato un miglioramento se stimolo l'erezione con le gambe accavallate, ma basta solo che le apra nuovamente, che mi alzi in piedi e l'erezione cade subito.
La parte sinistra del pene la sento anche meno sensibile, sensazione che arriva fino al glande.
Inoltre il pene ha una mobilità che prima del trauma non aveva, la parte sinistra non sembra "ancorata" per niente a livello della base, proprio la zona dove avevo dolori più intensi.
Volevo chiedere, arrivati a questo punto, che strada va intrapresa per cercare di capire la causa del problema?
Grazie in anticipo per la disponibilità
Dal 26/05 sto assumendo dostinex 0,5mg, mezza compressa due volte a settimana per abbassare la prolattina.
Dopo 15 giorni circa, avendo visto che la risposta erettiva variava molto poco rispetto a prima, mi è stata prescritta dall'andrologo una eco peniena dinamica.
Esito: Iniezione 7,5mcg Alprostadil
Non sono state rilevate placche riferibili a ipp, l'erezione è stata completa e non si sono evidenziate curvature in erezione.
DX: PSV 76cm/s, EDV -14 cm/s, RI 1,15, acc.t. 87ms
SX: PSV 55vm/s, EDV -6 cm/s, RI 1,09, acc.t. 80ms
Lo stato vascolare del pene mi è stato detto che risulta quindi ottimale.
Ad oggi, i dolori si sono nettamente attenuati da quando ho subito il trauma l'11/03, successivamente al quale ho subito avvertito il senso di distacco e non controllo del pene associato ai forti dolori costanti in tutta la parte sinistra dell'asta, compresa la zona fino alla fine dello scroto, simili a quelli di una ferita aperta.
Il 30/06 ho effettuato il dosaggio di prolattina si è abbassata: 2,23ng/ml (5-20 rif.)
La situazione a livello erettivo non è assolutamente migliorata invece, non ottengo un'erezione soddisfacente ne con la masturbazione ne con il partner. Intendo dire che non basta per la penetrazione.
A livello di libido percepisco il miglioramento, ma non avendo erezione, il beneficio lascia il tempo che trova.
Anche le erezioni notturne sono molto deboli, o addirittura assenti.
Ho notato un miglioramento se stimolo l'erezione con le gambe accavallate, ma basta solo che le apra nuovamente, che mi alzi in piedi e l'erezione cade subito.
La parte sinistra del pene la sento anche meno sensibile, sensazione che arriva fino al glande.
Inoltre il pene ha una mobilità che prima del trauma non aveva, la parte sinistra non sembra "ancorata" per niente a livello della base, proprio la zona dove avevo dolori più intensi.
Volevo chiedere, arrivati a questo punto, che strada va intrapresa per cercare di capire la causa del problema?
Grazie in anticipo per la disponibilità
[#5]
caro lettore,
la sua situazione clinica appare un po' comp'lessa e di non semplice definizione sul web, senza poterla conoscere, valutare e visitare
la iperprolattinemaia va trattata e gli effetti positivi dovrebbero, piano piano, evidenziarsi.
la funzione erettile potrebbe essere "disturbata" da qualche malfunzionamento vascolare, anche di tipo venoso non sempre evidenziabile con l'ecodoppler che valuta prevalentemente il distretto arterioso. Le problematiche psico-emotive che si possono essere determinate in questo periodo di accertamenti, dubbi, paure hanno il loro ruolo.
Potrebbe essere interessante una valutazione con il rigiscan che ci potrebbe dare informazioni sulle sue erezioni nel sonno che sono indipendenti dal
l suo stato psicologico-emotivo
Senta il suo andrologo
cari saluti
la sua situazione clinica appare un po' comp'lessa e di non semplice definizione sul web, senza poterla conoscere, valutare e visitare
la iperprolattinemaia va trattata e gli effetti positivi dovrebbero, piano piano, evidenziarsi.
la funzione erettile potrebbe essere "disturbata" da qualche malfunzionamento vascolare, anche di tipo venoso non sempre evidenziabile con l'ecodoppler che valuta prevalentemente il distretto arterioso. Le problematiche psico-emotive che si possono essere determinate in questo periodo di accertamenti, dubbi, paure hanno il loro ruolo.
Potrebbe essere interessante una valutazione con il rigiscan che ci potrebbe dare informazioni sulle sue erezioni nel sonno che sono indipendenti dal
l suo stato psicologico-emotivo
Senta il suo andrologo
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Gentile lettore,
oltre alle corrette indicazioni, già ricevute dal collega Pozza, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste "tematiche erettive", le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni, già ricevute dal collega Pozza, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste "tematiche erettive", le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 06/05/2015.
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