La visita si era conclusa con la prescrizione del cialis per 1 mese dicendomi che il mio deficit

Buongiorno gentili dottori, sono un ragazzo di 23 anni, che ormai da un anno e 1\2 soffre di problemi di erezione, sono in cura da un andrologo che mi ha prescritto il cialis 5mg a giorni alterni, quando utilizzo anche una sola pillola va tutto bene (mi è capitato di avere un rapporto il primo giorno di questa cura e devo dire che la mia prestazione è stata più che ottimale a detta della mia patner), ma se provando a saltare 1gg, l'effetto del cialis che mediamente termina dopo 24h la situazione ritorna tutta come prima con il problema sopra detto.
Il punto è che sono solito a praticare autoerotismoi molto spesso anche più volte a giorno, già da quando avevo 16 anni, e ho un sonno molto sregolato, infatti con l'ingresso in università e cambiando le mie abitudine tengo a andare a letto quasi alle 3\4 e anche se mi metto a letto per dire all 1 di notte comunque fino alle 3 almeno non chiudo occhio, da quando è iniziato questo poco dopo anche i problemi di erezione sono arrivati qua non so se dire se è una coicidenza o c'e un legame.
Inoltre ho sempre dei fastidi al testicolo sinistro che a volte sono solo fastidi ma altre volte diventano leggermente dolorosi (un dolore leggero leggero ovvimente nulla di che.
L'andrologo come prima cosa mi ha controllato lo stato del pene con un esame, penso fosse un eco? controllando lo stato interno ma non ha trovato niente,con la seconda visita ha riscontrato un varicocele bilaterale, e non si è preoccupato molto di quel leggero dolore ai testicoli dicendomi che morfologicamente non c'e niente che non vada (e questo devo dire che è stato un solievo)
La visita si era conclusa con la prescrizione del cialis per 1 mese dicendomi che il mio deficit era solo psicologico e che per lui io non ho nessun motivo fisico per non avere un erezione.
Ah mi ha fatto fare anche un test ormonale per controllare i livelli, ma erano tutti nella norma.

Chiedo a voi qualche consiglio secondo quanto scritto gentilissimi dottori! vi ringrazio
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

rinviandola alle risposte già ottenute da altri nostri colleghi nel precedente post da lei inviato:

https://www.medicitalia.it/consulti/andrologia/450007-i-risultati-ma-il-mio-medico.html ,

le posso ora consigliare, oltre naturalmente a risentire anche il suo andrologo di riferimento, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/5167-10-consigli-per-mantenere-la-tua-erezione.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
aggiungi qualche riflessione a quelle già ricevute dal Dr. Beretta.

Se l'andrologo le ha detto che le cause sono "solo" psicologiche, non significa che lei non abbia nulla, ma che le cause siano altre e soprattutto altrove.

La terapia non può essere " organo/ focalizzata", ma deve tenere presente la complessità della sfera sessuale e psichica del paziente/coppia.

Le pillole dell'amore andrebbero integrate - soprattutto alla sua giovane eta - all'interno di un protocollo più ampio.
Un approccio rivolto esclusivamente al sintomo, risulta orfano di un percorso più completo, capace di regalare emozioni e sensazioni....preziose sulla sua intimità e sessualità

Il vissuto sgradevole e doloroso relativo al deficit erettivo, alla vulnerabilità erettiva, la paura anticipatoria di rivivere un fallimento sessuale, contribuiscono a creare quelli che noi clinici chiamiamo “fattori di mantenimento della disfunzione”, ben differenti dai fattori che hanno contribuito all’insorgenza della problematica sessuale.

Le allego qualche lettura ed un canale salute.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
vi ringrazio per le risposte e leggero ogni singolo articolo da voi linkato, riguardo alla disfunzione erettile come sintomo di una patologia più grande inizialmente l'andrologo mi aveva chiesto il mio tasso glicemico pensando che potessi avere un caso di diabete giovanile, ma sapendo gia il collegamento tra le due l'avevo già fatto in quanto c'e familiarità per il diabete (nel mio caso il padre di mia madre ne soffre).
Altre analisi poi specifiche poi non erano state fatte.

Avrei due domande, è normale che il cialis 5mg duri dai 2\3 gg?

la seconda se esiste un modo per superare l'ansia da prestazione nata da questo problema?

vi ringrazio ancora
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

sui "tempi" che ha il farmaco, da lei indicato, non è molto lontano dal vero; al secondo quesito la rimando invece agli articoli che già le abbiamo consigliato.

Ancora un cordiale saluto.
[#5]
Utente
Utente
buongiorno cari dottori, mi sono fermato un po a leggere i vostri articoli, da quel che ho capito è che soffro di un deficit erettivo parziale, ma non è nemmeno troppo vero, cioè a volte quando inizio un rapporto c'e rigidità poi a volte quando inizio il rapporto vaginale viene a mangare la rigidità, ho eiaculo subito o ancora prima ancora che lo stesso rapporto vaginale inizi vado subito a perdere la rigidità, quindi in che categoria potrebbe essere definito il mio problema?

Per quanto riguarda la "diagnosi" mi sento come se fossi a un punto cieco, sto assumendo il cialis, e ho notato che non prendendo costantemente la cura l'erezione non rimane ed è difficile anche mantenerla, per non parlare che la qualità del rapporto stesso scende parecchio per causa mia ovviamente, il problema è che non sento di aver trovato una causa, dopo che sono stato in curo da un andrologo non ho trovato nessun causa per il mio problema, e cito testuali parole dell'andrologo:
"a mio avviso lei non ha nessun motivo fisiologico per cui non può mantenere un erezione" il che mi ha portato a pensare che forse il problema risiede nello stress (università tesi ecc) ma parlando sinceramente tutto questo stress non me lo sento, sono molto tranquillo a riguardo e quindi per questo motivo mi sento a un punto morto.

Per il resto il mio stile di vità è quello di un ragazzo di 23 anni, sport 3 volte a settimana, frequenti masturbazioni (che sto cerncando di diminuire), una nutrizione non sempre equilibrata ma cmq ricca di frutta, leggermente in sovrappeso ( peso 86\87kg alto 1.79) e forse la cosa piu significativa è che soffro spesso di mal di testa, nell'ultimo anno emmezzo è stato un mal di testa lieve e continuo, solo da febbraio è sparito, (mesi fa il neurologo mi diagnostico cefalea tensiva) non so se questo puo essere correlato a un deficit.
Vi ringrazio per il vostro tempo e gli articoli linkati.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Se l'andrologo scrive:
"a mio avviso lei non ha nessun motivo fisiologico per cui non può mantenere un erezione" il che mi ha portato a pensare che forse il problema risiede nello stress (università tesi ecc..)


Manca del tutto la disamina psichica e relazionale correlata al suo disagio sessuologico, non fattibile online.

Si rivolga ad un mio collega per un'anamnesi psico/sessuale

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