Ipogonadismo ipogonadotropo
Buona sera,
Scrivo per richiedere un consulto.
Ho 48 anni, e soffro di deficit erettile la cui diagnosi è “DE a genesi ormonale legata alla presenza di ipogonadismo ipogonadotropo”
La diagnosi è stata fatta dopo aver eseguito esami ematici sotto elencati, eco-color doppler dinamico del pene, RMN encefalo e della sella tugica con m.d.c. con esito negativo
Di seguito il referto dell’eco-color doppler:
Esame eseguito dopo iniezione intracavernosa di Prostaglandina E1 (PGE1) 10 mcg conseguendo una rigidità massima pari al 70%. In tali condizioni non si osserva recurvatum penieno.
Tessuto cavernoso ad ecostruttura omogenea bilateralmene.
Tonaca albuginea dorsale regolare con spessore pari a: 1,6mm in sede distale 1,8mm in sede media e prossimale.
Setto intercavernoso lineare lungo tutto il suo decorso (spessore max pari a 1,1mm).
Arterie cavernose visibili e a decorso regolare ma con pareti iper riflettenti. Si segnala la presenza arteria intersettale al III MP e di shunt dorso-cavernoso prossimale, bilateralmente.
A circa 5 minuti dalla iniezione si rileva:
Art. cavernosa sinistra con PSV di 50 cm/sec ed EDV negativo; onda regolare.
Art. destra sinistra con PSV di 56 cm/sec ed EDV negativo; onda regolare.
A circa 15 minuti dalla iniezione si rileva:
Art. cavernosa sinistra con PSV di 78 cm/sec ed EDV di 4 cm/sec; onda regolare.
Art. destra sinistra con PSV di 71 cm/sec ed EDV di 1 cm/sec; onda regolare.
Shunt dorso-cavernoso prossimale con flusso di 92 cm/sec a destra e 76 cm/sec a sinistra.
Si evidenzia vena dorsale profonda del pene di calibro pari a 2,8mm con un flusso che si interrompe completamente all’esecuzione della manovra di Kegel.
Gli esami ematici principali eseguiti sono stati:
ORMONE FOLLICOLO STIMOLANTE FSH 2,5 mU/mL (1,4-18,1)
LUTEOTROPINA (LH) 1,3 mU/mL (1,7-8,6)
TESTOSTERONE 2,39 ng/mL (2,80-8,00)
PROLATTINA I PUNTO 6,9 ng/mL (2,1-17,7)
PROLATTINA II PUNTO 5,8 ng/mL
AG.PROSTATICO SPECIFICO (PSA) 0,68 ng/mL (0,00-4,00)
TIROXINA LIBERA (FT4) 1,00 ng/dL (0,70-1,70)
TIREOTROPINA (TSH) 2,38 uU/mL (0,25-5,00)
INSULINA 7,1 mUI/L (5,0-25,0)
GLUCOSIO 105 mg/dL (60-100) poi rifatto e nella norma
Successivamente a terapia di 6 fiale (1 per settimana) di Gonasi, gli esami erano i seguenti:
TESTOSTERONE TOTALE 9,24 ng/mL (2,80-8,00)
LUTEOTROPINA (LH) 0,2 mU/mL (1,3-85)
SHGB 18 nmol/L (13-71)
ALBUMINA 43,3 g/L (35,0-52,0)
GLICEMIA 77 mg/dL (74-110)
A questo punto, l’andrologo, mi ha prescritto l’assunzione di testosterone col farmaco NEBID 1000mg, ma vorrei avere un parere in quanto anche dopo la somministrazione di Gonasi i livelli di testosterone erano tornati ottimi, ma il mio problema non si è modificato.
In aggiunta alla difficoltà di raggiungere e soprattutto mantenere l’erezione, c’è anche una riduzione sensibilissima (una goccia..) di liquido seminale durante l’eiaculazione; anche per questo disturbo è stata indicata come causa la mancanza di Testosterone.
Grazie per l'attenzione
in effetti con la somministrazione esogena dell'LH avrebbe dovuto esserci un incremento sia del testosterone che dell'LH.
Una volta incrementati i livelli di testosterone il ritorno dell'appetito sessuale non è immediato, ma è necessario un certo periodo di "carburazione" che può richiedere qualche mese, ecco perché il collega andrologo ha pensato di prescriverle il testosterone inettivo. Non dia molto peso alla ridotta quantità di liquido seminale a meno che non sta programmando con la sua partner una gravidanza.
Cordiali saluti
Gino Scalese
Innanzitutto la ringrazio per l’immediata risposta.
Volevo solamente precisare una cosa in quanto credo di non averla spiegata nella mia lettera.
Quando scrivo che pur con i livelli di testosterone ottimali avuti dopo la cura con Gonasi non ho notato cambiamenti al mio problema, mi riferisco alla qualità dell’erezione, e non al desiderio sessuale che ho sempre avuto sia prima che dopo la cura.
Per quanto riguarda l’LH praticamente a zero dopo la cura, il mio andrologo mi aveva spiegato che era normale, in quanto conseguenza della cura stessa. Ho inteso quindi che non doveva incrementarsi.
Relativamente poi alla ridotta quantità di liquido seminale, pur non avendo in programma gravidanze future, lo sto vivendo come un grosso problema, e vorrei capire se è conseguenza della mancanza di testosterone, e quindi potenzialmente recuperabile, o se non ho più speranza.
L’ultima cosa che vorrei chiederele, e che chiederò al mio andrologo, è se il tutto non possa essere collegato a qualche problema alla prostata, pur con esami del PSA nella norma.
Grazie per l'attenzione.
La medicina è varia ed ogni medico può avere pareri difformi.Accanto alla valutazione delle analisi bisognerebbe considerare la storia del paziente ed i suoi caratteri fisici-clinici
personalmente prima di far iniziare una terapia con gonasi averei approfondito la valutazione ormonale e clinica perchè una diagnosi di ipogonadismo ipogonadotropo a 45 anni è un po'impegnativa e dovrebbe poi prevedere una terapia indefinita
E' chiaro che il suo specialista avrà avuto i suoi buoni motivi per consigliale la terapia. Gliene parli al prossimo incontro
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Ringrazio entrambi i medici che hanno avuto la cortesia di rispondermi, anche se adesso ho ancora più dubbi di prima relativamente al fatto di intraprendere la terapia con NEBID che mi è stata prescritta.
Probabilmente mi rivolgerò ad altro specialista evidenziando anche le vostre risposte.
Grazie per l'attenzione
Confermo che ho prenotato per rivolgermi ad altro andrologo per ulteriore consulto.
Volevo chiedere, riguardo la riduzione della quantità di liquido seminale, un vostro parere.
Da febbraio dello scorso anno, per sospetto morbo di crohn, sono in cura con Mesalazina; 1600mg/die da Febbraio a Ottobre 2014, e 1200mg/die da Ottobre ad oggi.
In internet ho letto che questo principio attivo potrebbe causare infertilità e diminuzione di produzione spermatica, comunque reversibile alla sospensione.
E' realmente così? Nel bugiardino del medicinale non ho trovato, tra gli effetti collaterali, nessuna notizia al riguardo.
Grazie per l'attenzione
Questo non significa che la terapia vada sospesa arbitrariamente in caso di necessità di tentativo di concepimento, ma va sempre ascoltato il gastroenterologo per comprendere gli effetti correlati ad una eventuale sospensione.
Come anticipato mi sono rivolto ad altro andrologo e, dopo esami ematici di vario tipo che hanno evidenziato:
LH 2 UI/L
FSH 2,7 UI/L
estradiolo 29pg/ml
Testosterone 2,5 ng/ml
SHGB 24 nmol/L
Nel frattempo, in attesa di ulteriori accertamenti, mi è stato prescritto Levitra 10mg da assumere al bisogno.
Quello che volevo chiedere è, dato che ho avanzato una scatola di Cialis 5mg che prendevo giornalmente, se posso, al bisogno, assumerne 2 capsule (2x5mg) in modo da avere una dose da 10mg che è quella consigliata come terapia di base "al bisogno".
Grazie per l'attenzione
sembra che il sospetto dell'ipogonadismo sia superato tenuto conto dei valori normali delle sue gonadotropine.
circa l'utilizzo del Cialis o farmaci analoghi io consiglio al paziente di assumerne quanto lui ritiene adeguato, cercando di non superare le dosi canoniche anche se non ci sono sostanziali rischi nell'assumere due compresse assieme come non è generalmente rischioso, in un soggetto che stia sostanzialmente bene, assumere due compresse di aspirina o di antibiotico...
comunque sempre dopo averne parlato con il medico che dovrebbe conoscerla a fondo
cari saluti
Torno a scrivervi per aggiornare la mia situazione.
Dopo ulteriori accertamenti fatti a Luglio (test con GNRH 3 boli) è stata confermata la diagnosi di Ipogonadismo ipotalamico normosmico.
Da Agosto assumo Tostrex gel, fino ad Ottobre per 40mg/die alzato poi a 60mg/die con prossimo controllo a Marzo.
Purtroppo però non vedo nessun miglioramento sia nelle erezioni (rapporti possibili solo con assunzione di Levitra o Cialis), sia nella scarsissima quantità di liquido eiaculato.
Soprattutto riguardo il secondo problema, cosa si può fare affinché la quantità di liquido possa tornare normale?
Preciso che non siamo in cerca (e mai più lo saremo) di una gravidanza con mia moglie, ma è un problema che sento tantissimo.
Grazie per l'attenzione.
a volte la terapia sostitutiva con testosterone non è sufficiente a ripristinare eventuali alterazioni strutturali delle ghiandole che producono liquido seminale createsi nel tempo da carenza dello stesso. E' necessario attendere almeno 6 mesi 1 aa prima di trarre delle conclusioni sulla reversibilità delle ipotetiche modifiche strutturali delle ghiandole (prostata, vescichette seminali ecc.)
Egregi dottori,
Torno a scrivervi per aggiornare la mia situazione purtroppo sempre in peggioramento.
A marzo, dopo 6 mesi di assunzione di Tostrex gel (da Agosto ad Ottobre per 40mg/die alzato poi a 60mg/die) ho fatto la visita di controllo. Prima della visita, come da indicazioni, ho fatto il prelievo del Testosterone Totale due ore dopo la somministrazione di Tostrex e il valore era di 30,1 ng/mL. (val di riferimento del laboratorio 1,75-8,00). Il medico mi ha detto che probabilmente ero proprio nel picco di assorbimento.
L'ho eseguito nuovamente di mia iniziativa dopo oltre un mese dalla cessazione di Tostrex, e il valore è stato di 2,41 ng/mL.(val di riferimento del laboratorio 1,75-8,00)
Ho riferito che la situazione è progressivamente peggiorata; senza l'assunzione di cialis, pur con stimolazioni, non riesco ad avere erezioni e quindi rapporti completi.
Preciso che l'appetito sessuale non mi è mai mancato ne prima, ne durante ne dopo l'assunzione di Tostrex.
A questo punto, il medico mi ha consigliato e prescritto, anche per questioni di comodità, di iniziare la cura con il Nebid.
A causa del fatto che mi è stato consigliato di fare la prima iniezione in ospedale dal medico, e dal fatto che non sono così convinto di intraprendere questa cura a causa delle possibili controindicazioni, sono passate alcune settimane.
Nel frattempo, agli inizi di Aprile, ed in maniera improvvisa (da un giorno all'altro), ho iniziato a dover andare in bagno tutte le notti, a volte (raramente) anche 2 volte.
Ho riferito al mio medico che mi ha mandato dall'urologo dove ho effettuato l'esame delle urine, urinocoltura+abg, eco addome completo, eco prostatica TR, UFM e RPM.
Dagli esami di urine e urinocoltura non è risultato nulla, così come dall'Eco addome e dalla visita alla prostata.
Dall'ECO prostatica risulta: "ghiandola presenta forma grossolanamente globosa, simmetrica, con diametri di 45x35x23 mm, per un volume teorico di 20ml. Componente centrale di circa 6ml. Si segnalano fini calcificazioni peri uretrali, probabili esiti di pregressi processi flogistici. Piccola cisti da ritenzione. La ghiandola periferica presenta ecostruttura finemente e diffusamente disomogenea in assenza di tipiche immagini riferibili a patologia o focolaio in atto. Non dilatazioni dei plessi venosi periprostatici, bilateralmente. Vescicole seminali normodilatate, simmetriche".
Dall'UFM è risultato: qmax 15ml/s, V388 ml, RPM 180 ml.
Sia da questo esame che dall'eco addome, mi hanno detto che, dopo aver urinato, rimane ancora una quantità in vescica.
A questo punto l'urologo mi ha prescritto 6 mesi di cura con Omnic 1cp/die e SABA 1cp/die.
Ora io sono molto confuso anche perché l'urologo mi ha informato che con l'assunzione di Omnic vedrò diminuire, o non vedrò proprio, l'eiaculato durante il rapporto.
Come avevo scritto in passato, ho visto diminuire drasticamente il liquido negli ultimi 12/18 mesi ed ultimamente è diventato davvero poco (anche una sola goccia) e di una consistenza strana (tipo granulosa). Questo per me è un problema quasi pari alla difficoltà di erezione.
Da ultimo, da Gennaio, dopo Colonscopia negativa, mi hanno sospeso la Mesalazina.
Sperando in un vostro parere e consiglio, cordialmente saluto.
non abbia timore di eseguire la terapia con Nebid come prescrittole, in quanto il profilo di sicurezza e tollerabilità del farmaco è altissimo. Questa terapia potrà rassenerarla dal punto di vista sessuale.
Se sta assumendo l'Omnic la riduzionew d aqunatità del liquido seminale emesso durante l'orgasmo è correalabile al farmaco in questione. Esso è un fenomeno che diventa reversibile al momento della sospensione del farmaco.
Vi scrivo per avere nuovamente un vostro parere.
A maggio, come prescritto, ho iniziato la cura con Nebid. Sono ormai prossimo alla quarta iniezione (1 ogni 12 settimane) e non vedo miglioramenti, addirittura la situazione è peggiorata.
Ormai per poter avere un rapporto devo assumere una pastiglia (sono passato da Cialis a Spedra), e spesso capita che non faccia neppure effetto.
Sono veramente disperato, in quanto speravo proprio che col Nebid avrei avuto almeno dei miglioramenti.
Ho inoltre iniziato, su consiglio del medico, delle sedute di psicoterapia, ma evidentemente, come ho sempre pensato, il problema non è neppure li.
E' possibile che a 50 anni debba rassegnarmi a questa situazione?
Preciso che il problema del dover andare in bagno di notte è rientrato senza nessuna cura.
Sperando in un vostro parere e consiglio, cordialmente saluto.
giudicare un caso clinico sul web è molto difficile
ci sono dei controsensi
il nebid testosterone sicuramente bloccherà la produzione di spermatozoi e se l'interessato volesse dei figli si troverebbe in difficoltà
il testosterone.nebid, stimola la prostata ed allora che senso ha dare una terapia con alfalitico, omnic, che, oltrettutto potrebbe determinare eiaculazione retrograda...ed il desiderio di fertilità???
ma proprio era necessari auna terapia ?
segua i consigli di chi la conosce la visita e vde gli accertamentiùeviti di avere conferme sul web altrimenti le vengono a mancare i punti di riferimento sicuri
cari saluti
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